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Quesito
Caro padre Angelo,
ancora una volta grazie per il prezioso strumento che questa rubrica rappresenta, che il Signore le dia forza e luce a lungo per continuare il suo lavoro.
Le volevo chiedere se esiste un ordine, una gerarchia di importanza nelle preghiere quotidiane per ottimizzare il tempo libero a disposizione.
Io, per esempio, ho famiglia, lavoro e svolgo dei servizi nella parrocchia. Difficilmente ho a disposizione tempi lunghi per la preghiera ma ritagli di tempo. Così riesco a recitare preghiere da 10-15 in vari momenti della giornata e sono: le preghiere del mattino, le orazioni di S. Brigida (quelle per 12 anni), preghiere spontanee, alcuni pater/ave/gloria per diverse intenzioni, preghiere della sera.
Da poco riesco anche a recitare una corona del S. Rosario dividendo le varie decine nell’arco della giornata, non sarà forse bello spezzarlo ma almeno così riesco a far entrare questa preghiera nella mia vita.
Ecco, un fedele, che a volte può avere mezz’ora, un’ora, ecc. da dedicare alla preghiera nel quotidiano come si può regolare nel scegliere le preghiere? Esistono delle priorità? Dei suggerimenti? Del tipo: se ho un’ora libera meglio due corone del S. Rosario oppure una corona e poi liturgia delle ore / altro?
Spero di essere stato chiaro.
Volevo inoltre condividere la gioia con lei della chiamata che ho ricevuto dal parroco per esercitare il ministero dell’accolitato.
Che Dio la benedica, un caro saluto
Mario
Risposta del sacerdote
Caro Mario,
1. da un punto di vista oggettivo la Messa e la Liturgia delle Ore hanno un’indiscussa priorità.
Ma non sempre ciò che è meglio in se stesso, è il meglio per i singoli.
2. A parte ciò che è prescritto dalla Chiesa per coloro che sono nel ministero ordinato (diaconi, presbiteri, vescovi) o nella vita consacrata (religiosi e membri degli istituti secolari), quando si tratta dei singoli – per vedere ciò che è meglio – è necessario esaminare le circostanze della loro vita.
E allora può succedere che per una persona sia più indicato il Rosario che la liturgia delle ore.
La liturgia delle ore infatti richiede tempi abbastanza fissi come durata e momenti precisi nell’arco della giornata.
Soprattutto richiede l’uso del libro.
Senza dire che i Salmi richiedono una certa preparazione per poterne comprendere il significato.
3. Vi sono preghiere, tra queste il rosario, che si fissano facilmente nella memoria, si possono dire nei momenti più svariati, non richiedono la presenza del libro e sono facili da recitare.
4. Per il Rosario è lecito recitarlo anche una decina alla volta.
Se si tratta invece della Coroncina della divina misericordia, dal momento che di suo questa preghiera è già abbastanza breve, non sembra ragionevole recitarne una decina alla volta.
5. È cosa buona recitare pater/ave/gloria per diverse intenzioni. Lo si può fare sempre e prende poco tempo.
Ma se è lecito portare una testimonianza personale, se ho un minuto in più preferisco recitare una decina del Rosario perché così unisco alla mia preghiera i meriti dell’evento compiuto da Cristo che vado contemplando.
È vero che i meriti di Cristo si possono aggiungere anche semplicemente recitando un pater/ave/gloria. Ma con il Rosario si è più stimolati a farlo perché si uniscono i meriti di quel determinato evento.
6. Non scendo a indicare altre priorità, perché quando si tratta del nutrimento della propria anima è opportuno stare al criterio che si usa per il nutrimento dei corpi: de gustibus non est disputandum, non si può discutere sui gusti. Non a tutti piacciono i medesimi cibi.
Inoltre per qualcuno cibi particolarmente nutrienti possono essere controindicati per un complesso di situazioni soggettive.
7. Mi compiaccio del ministero al quale il tuo parroco ti ha ritenuto idoneo: l’accolitato.
Questo ministero, conferito dal Vescovo, tra le altre cose, dà l’incarico di essere ministro straordinario dell’Eucaristia (della S. Comunione) in forma permanente, a differenza degli altri ministri straordinari che devono rinnovare il permesso di anno in anno.
Ti porgo i cordiali auguri per il ministero che ti sarà affidato, ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo