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Salve p. Angelo,
mi chiamo Francesco e ho 29 anni, sono uno studente in giurisprudenza, da un pò di tempo ho scoperto il vostro sito che trovo davvero utile e ben fatto oltre a chiarire costantemente i nostri dubbi in materia di fede. Come si evidenzia dall’oggetto di questa e-mail, le volevo appunto chiedere se esistono i folletti? Cosa ne pensa la Chiesa al riguardo? Mi scuso per la domanda un pò bizzarra e surreale se vogliamo, ma questa domanda mi sorge in quanto molte persone che conoscono, credono alla presenza di questi “spiriti” di bassa statura dall’aspetto sgradevole e con il cappello rosso in testa che infestano le case abbandonate, pronti a fare dispetti di ogni genere e molto altro, per quanto mi riguarda mi vien da sorridere a tutto questo, siamo nel 2019 e ancora mi tocca sentire certi discorsi, la mia domanda è solo semplice curiosità e se vi è qualche “fondamento” in tutto questo.. mi scuso ancora per la domanda un pò particolare e le auguro una buona serata.
Francesco
Caro Francesco,
1. chi per primo ha parlato di folletti è stato Allan Kardec, pseudonimo di Leone Ippolito Denizart Rivail (1804-1869).
Kardec elaborò una classificazione degli spiriti.
Secondo il suo pensiero gli spiriti apparterebbero a diverse categorie, e non sarebbero uguali né in potenza, né in intelligenza, né in sapere né in moralità.
Esisterebbero infatti degli spiriti superiori, denominati anche angeli o spiriti puri: sono tali a motivo delle loro cognizioni, della prossimità a Dio, della purezza di sentimenti e di amore al bene.
Vi sarebbero poi degli spiriti cattivi, soggetti alle passioni umane e che si compiacciono del male.
Infine vi sarebbero spiriti che non sono né del tutto buono né del tutto cattivi: intriganti e arruffoni piuttosto che tristi, sembrano impastati di malizia e di contraddizioni. Sono gli spiriti leggeri o folletti.
2. Palesemente questa sua elaborazione astrae dall’insegnamento di Cristo, l’unico competente in questa materia che ha come oggetto quegli esseri che non sono di questo mondo visibile, ma di quello invisibile e spirituale.
3. Non si può concordare con Kardec neanche per quello che dice a proposito degli angeli che sarebbero spiriti puri, in contrasto con gli spiriti cattivi, soggetti alle passioni umane e che si compiacciono del male.
Gli Angeli non sono spiriti puri, ma puri spiriti.
La dizione spiriti puri connota la moralità.
Mentre la dizione puri spiriti connota la loro natura ontologica (sul tipo di essere).
4. La Divina Rivelazione non parla di folletti, ma di spirito del male, e cioè dei demoni, dei diavoli.
I quali possono apparire nelle sedute spiritiche attraverso immagini, come avvenne per la pitonessa di Endor, che Saul andò a consultare di nascosto.
Per Sant’Agostino lo spirito evocato che comparve in fondo alla caverna non era Samuele, ma il demonio.
5. Non dobbiamo dimenticare che il demonio ha un certo potere sulla materia, sempre entro la permissione divina.
Pertanto può apparire, può emanare profumi, splendori, voci…
Dio lo permette perché l’uomo si eserciti nell’umiltà e nelle altre virtù e non confonda il progresso della vita spirituale con questi fenomeni.
6. I cosiddetti folletti sono dunque un grande abbaglio di Kardec.
Perché si tratta solo e sempre dei demoni, sebbene in alcuni casi potrebbe trattarsi – sempre per permissione divina – anche di anime dannate.
7. Non dobbiamo dimenticare quello che dice lo Spirito Santo e cioè che “Satana si maschera da angelo di luce” (2 Cor 11,14).
E si maschera anche sotto la forma di quelle realtà che Kardec con tanta ingenuità chiama folletti.
Ti auguro ogni bene, ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo