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Quesito

Caro Padre Angelo,
la ringrazio per la sua opera che è di un valore inestimabile a chi, come me, ha molte domande riguardo alla nostra fede.
Siccome io credo nel nostro Dio Cristiano Cattolico, le altre religioni che non sono di ispirazione divina, quale derivazione hanno? Mi ricordo che nel Vangelo i sacerdoti del tempio a riguardo di Gesù dicono di lasciarlo fare perché se non è cosa divina col tempo scomparirà.
Ebbene, l’islam non è divino eppure si è espanso così tanto da quasi avere fedeli numerosi quanti noi, e ha preso mano lì dove Gesù predicava e compiva miracoli. Riguardo l’islam, non trovo nessuna profezia o menzione nelle mie letture. È possibile che una religione così importante non sia menzionata nelle visioni o estasi dei vari Santi visto che è cosa che potrebbe creare conflitto tra noi?
Potrei parlare anche di altre religioni, ma credo che nessuna abbia come scopo finale quella di convertire tutto il mondo al loro credo, volente o nolente.
La ringrazio anticipatamente per la sua risposta.
Pregherò per lei e le chiedo una preghiera per aiutarmi a capire la volontà del Signore su di me.
Grazie!
Alberto


Risposta del sacerdote

Caro Alberto,
1. la differenza tra il cristianesimo e le altre religioni è sostanzialmente questa: mentre le altre religioni hanno come loro fondatore un uomo, in testa alla religione cristiana c’è Gesù Cristo, l’unico Dio che ha assunto una natura umana.
Nessun altro fondatore ha detto di essere Dio.
Gesù Cristo l’ha manifestato con le Scritture antecedenti che hanno parlato di lui e con le opere che ha compiuto.

2. L’affermazione da te fatta “Mi ricordo che nel Vangelo i sacerdoti del tempio a riguardo di Gesù dicono di lasciarlo fare perché se non è cosa divina col tempo scomparirà”, ha radici bibliche, ma non è esatta.
Viene riportata dagli Atti degli Apostoli e la esprime Gamaliele, grande maestro in Israele: “Ora perciò io vi dico: non occupatevi di questi uomini e lasciateli andare. Se infatti questo piano o quest’opera fosse di origine umana, verrebbe distrutta; ma, se viene da Dio, non riuscirete a distruggerli. Non vi accada di trovarvi addirittura a combattere contro Dio!” (At 5,38-39).
Ora in proposito si deve notare che sebbene riportata dalla Sacra Scrittura e messa in bocca ad un maestro autorevole non significa che sia vera in ogni caso. L’autorità civile infatti ha il compito di contrapporsi al sorgere di movimenti e ideologie che contrastano con il bene comune, come ad esempio quelle che seminano terrore e violenza. Non basta dire: se non vengono da Dio, cadranno da sole.
Mentre invece è ben vero che se un’opera viene da Dio, e cioè se è fatta da Dio come nel caso del cristianesimo, sarebbe vano contrapporsi.
Infine il Signore ha detto nei confronti di alcuni: “Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura” (Mt 13,30).
Il momento della mietitura è quello indicato dalle seguenti parole: “Così avverrà alla fine del mondo” (Mt 13,40).

3. A proposito della rivelazione di Maometto ti riporto in sintesi il pensiero di San Tommaso. Lo scrive nella Somma contro i gentili che egli aveva approntato proprio per dare uno strumento ai suoi confratelli per convertire i saraceni.
San Tommaso osserva che Maometto non ha compiuto miracoli (questo però lo riconosceva anche Maometto, il quale asseriva di non essere capace di fare miracoli e diceva anche di essere un peccatore).
Per San Tommaso invece il vero miracolo, che è compiuto per una virtù soprannaturale, è testimonianza resa da Dio.
Inoltre San Tommaso sottolinea che Gesù Cristo è stato predetto da tante profezie, che parlavano di lui tanto che tutti erano in attesa.
La venuta e la vita di Gesù con tutti i suoi eventi sono la risposta più bella a tutte le profezie.
Maometto – dice San Tommaso – non è stato il compimento di nessuna profezia.
Nella Somma contro i gentili San Tommaso dice come è impossibile che la beatitudine dell’uomo nella vita futura possa consistere in ciò che Maometto (e non solo Maometto) promette.
Aggiunge anche altre considerazioni interessanti, che tra l’altro fanno capire come San Tommaso conoscesse bene la figura di Maometto e le promesse del Corano.

4. Cristo invece ha portato la testimonianza delle opere, delle Scritture e la testimonianza di Dio.
Dice infatti: “Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché siate salvati” (Gv 5,34).
E ancora: “Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato” (Gv 5,36).
E: “Voi scrutate le Scritture, pensando di avere in esse la vita eterna: sono proprio esse che danno testimonianza di me” (Gv 5,39).
“Gesù rispose loro: «Ve l’ho detto, e non credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, queste danno testimonianza di me»” (Gv 10,25).
San Giovanni conclude:“Se accettiamo la testimonianza degli uomini, la testimonianza di Dio è superiore: e questa è la testimonianza di Dio, che egli ha dato riguardo al proprio Figlio” (1 Gv 5,19).

5. Tutto questo, evidentemente, solo dal punto di vista esterno, perché per la fede teologale è necessaria per colui che crede la mozione di Dio nella sua volontà perché lo disponga a credere.

Ben volentieri prego per l’intenzione che hai espresso.
Ti benedico, ti auguro ogni bene e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo