Questo articolo è disponibile anche in: Italiano

Quesito

Caro Padre Angelo,

Una domanda forse troppo elementare: Mi può spiegare la storia di Adamo e Eva?
Matteo


Risposta del sacerdote

Caro Matteo, sulla storia di Adamo ed Eva non abbiamo altre informazioni che quelle trasmesseci dalla Sacra Scrittura.
Da essa appare che sono i nostri progenitori, che sono stati costituiti da Dio fin dall’inizio in coppia, anzi in matrimonio, che godevano fin dall’inizio dell’amicizia con Dio e cioè possedevano la grazia santificante ed erano immuni dalla sofferenza e dalla morte (potevano infatti mangiare dell’albero della vita che era al centro del paradiso terrestre).
Ma, tentati da Satana, con un atto di superbia si ribellarono a Dio, mettendosi al suo posto e volendo determinare loro ciò che è bene e ciò che è male (mangiarono infatti il frutto dell’albero della scienza del bene e del male). La mela non c’entra niente. L’hanno introdotta i nostri pittori.
Le conseguenze del peccato originale te le ho descritte nella risposta precedente.

Adesso ti trascrivo quanto riporta il Dizionario enciclopedico della Bibbia e del mondo biblico (Ed. Massimo) alla voce Adamo ed Eva.
ADAMO, in origine «uomo» o «umanità», divenne nella storia della creazione il nome proprio del primo essere umano, il progenitore della razza umana.
Etimologicamente il nome deriva dall’ebraico ‘‘adamah (terra).
Troviamo due racconti sulla creazione dell’uomo all’inizio del libro della Genesi.
Il primo (Gn 1,26-30) racconta, nel quadro della settimana della creazione, che Dio creò l’uomo e la donna nel sesto giorno e che sottomise loro tutte le cose create.
Nel secondo (Gn 2,4 ss) sono descritti, in relazione al racconto del Paradiso, la creazione e le vicissitudini prima dell’«uomo» Adamo e poi della donna Eva formata da una delle sue costole. L’uomo è formato con la polvere della terra (Gn 2,1), testualmente con l’argilla della terra arabile.
La Bibbia cita come figli d’Aamo Caino, Abele e Set. Adamo visse 930 anni (Gn 5,5); ma questa longevità, come quella di tanti altri patriarchi, è da intendersi più come segno di benedizione divina che come realtà di anni di vita.

EVA (ebr. Havva, vivente o che si sveglia alla vita), nome che il primo uomo diede alla sua compagna (Gn 3,20) dopo averla chiamata all’inizio «donna» (Gn 2,23).
Il termine ebraico per donna è ishsha, femminile di ish, uomo.
Il racconto biblico sottolinea la profonda identità e complementarità in unità tra l’uomo e la donna: Dio formò la donna da una costola del primo uomo mentre questi dormiva di un profondo sonno.
Svegliatosi, Adamo riconobbe in lei «l’osso delle sue ossa» e «la carne della sua carne», ed ebbe fine la sua solitudine.
Sedotta dal serpente, Eva mangiò il frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male ed invitò suo marito a fare altrettanto: per questa ragione, Dio cacciò entrambi dal Paradiso terrestre (Gn 3). In seguito Eva diventò la madre di Caino (Gn 4,1), di Abele (Gn 4,3), di Set (Gn 5,3), e di «figli e figlie».

Ecco, caro Matteo, in maniera abbastanza sommaria quanto sono riuscito a dirti su Adamo ed Eva.
Per altri approfondimenti, puoi leggere il lungo carteggio di domande e risposte che a suo tempo ho dato a diverse persone che ponevano domande relative alla Genesi e al peccato originale.
Ti seguo con la preghiera e ti benedico.
Padre Angelo