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Quesito

Caro Padre Angelo Bellon,
ho appena letto la sua risposta del 25 novembre 2008 al quesito sull’etica sessuale (=In poche parole chiedo se una donna che subisce una violenza sessuale ha qualche diritto sull’impedire un eventuale concepimento dopo che è avvenuto lo stupro) e forse c’è stato qualche problema nel copia/incolla della risposta.
Sembrerebbe che la frase “ad 1: senz’altro. Anzi in qualche maniera è tenuta a impedire il concepimento di un bambino che sarà senza padre e sarà procreato così irresponsabilmente” giustifichi la pillola del giorno dopo in caso di stupro. Il che non sembra proprio lineare col Magistero.
Mauro


Risposta del sacerdote

Caro Mauro,
1. non c’ è stato alcun errore, anche se l’espressione può non essere intesa in maniera corretta.

2. Ho scritto: in qualche maniera è tenuta a impedire il concepimento di un bambino. Questo significa che il bambino non è ancora stato concepito.

3. Perché se fosse concepito e volesse eliminarlo, si tratterebbe senz’altro di un aborto.
La pillola del giorno dopo non viene usata per evitare il concepimento, ma per espellere l’eventuale concepito. Le cose sono ben diverse.

Ti ringrazio di cuore per avermi dato l’opportunità di tornare sull’argomento e di rendere la mia risposta non soggetta ad equivoci.

Ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo