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Quesito

Sto leggendo un libro scritta da un sacerdote americano “Campioni del Rosario”, è un libro che parla del santo Rosario nella storia e fa tantissimi riferimenti ai santi domenicani, pensavo che fosse una devozione antica ma non sospettato che tanto i domenicani avessero avuto la missione di diffondere e convertire con questa corda tante anime.
Ho letto nel libro che nei testi antichi dei domenicani si parla di – non so bene come dirlo – funzione intercessoria di questa corona.
Ora bene cosa sia l’intercessione non mi è chiaro, mi può spiegare in modo che sappia usare bene questa preghiera?
Di solito prego per la pace, come richiesto a Fatima, poiché non vorrei mai la guerra e la carestia, ho origini Venezuelane e so bene quanto sia brutto un regime che manda alla fame il proprio popolo… 
A volte prego per i defunti, non specificando il nome. A volte affinché sia abbreviato il loro purgatorio, … nella fiducia di avvicinarlo al cielo.
Pur tuttavia non mi sono mai reso pienamente cosciente di cosa significa intercessorio. Mi può aiutare?
La ringrazio
Suo Stefano Achille


Risposta del sacerdote

Caro Stefano Achille,
1. in una delle tante risposte ho avuto occasione di citare il bel libro sul Rosario cui ti riferisci.
L’autore è Donald H.Calloway, e il titolo del libro è il seguente, Campioni del Rosario.
È uno scritto molto bello.
Con dovizia di documentazione storica presenta la preghiera del Santo Rosario in maniera entusiasmante.
Come tu hai potuto notare, l’Ordine domenicano fa la parte del leone. Sotto certi aspetti sembra un’apologia dell’Ordine di San Domenico. Stupisce ancor di più perché chi la scritta non è del nostro Ordine.

2. Riprendendolo in mano per darti una risposta la mia attenzione è caduta su questi tre paragrafi.
Il primo si trova nell’introduzione e trascrive una bella affermazione di San Luigi Grignion de Monfort nel suo “Il segreto ammirabile del Santo Rosario”.
Eccola: “Caro lettore, per tua esperienza, se pratichi e predichi questa devozione del Rosario, imparerai più che da ogni altro libro che tratta dell’argomento e sperimenterai felicemente l’effetto delle promesse che la Santa Vergine ha fatto a San Domenico, al beato Alano de la Roche e a quelli che fanno fiorire questa devozione che è così gradita, che istruisce i popoli intorno alle virtù di suo Figlio e sue, che porta all’orazione mentale, all’imitazione di Gesù Cristo, alla frequenza dei sacramenti, alla pratica solida delle virtù e di ogni genere di opere buone, al guadagno di tante belle indulgenze”.
È in perfetta corrispondenza con quanto ha detto San Vincenzo de Paoli: “Dopo la Messa, la devozione al Rosario ha fatto scendere nelle anime più grazie che tutte le altre devozioni, e con le sue Ave Maria compie più miracoli di ogni altra preghiera”.

3. Donald H. Calloway, prendendo lo spunto da ciò che San Paolo scriveva agli Efesini: “Prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello spirito, che è la parola di Dio” (6,17), dice: “Il Rosario è l’arma dello spirito, forgiata nel nuovo testamento, e aspetta di essere utilizzata dal soldato di Cristo di oggi.
Il padre irlandese Gabriel Harty, il Grande promotore del Rosario che ha brandita la spada fin oltre la soglia dei novant’anni, ha rilasciato la commovente dichiarazione che segue: “Quando un domenicano riceve il suo abito, viene anche assegnata una grande corona del Rosario da appuntare alla propria cintura. È come un ufficiale dell’esercito cui sia stata assegnata l’arma d’ordinanza, un po’ come quando a David fu data la spada con la quale aveva ucciso Golia e disse: “non ce n’è una migliore” (1 Sam 21,10). Si presume che ogni buon predicatore del Rosario non lo utilizzi solo per le sue preghiere private, con ma come strumento del suo lavoro missionario e arma di salvezza. Come lei non ce n’è un’altra” (op. cit., pp. 260-261).

4. La terza espressione fa riferimento a quanto scrive l’autore sulla straordinaria potenza di questa preghiera affermando che ha un’origine più celeste che terrena.
Dopo aver detto che secondo San Luigi Grignion de Monfort i demoni temono infinitamente il Rosario e che San Bernardo dice che “il saluto angelico da loro la caccia e fa fremere tutto l’inferno (p. 274), scrive: “Il Santo Rosario farà di te un soldato adeguatamente equipaggiato, un cavaliere munito di spada per il campo di battaglia della vita. Un Rosario al giorno leva il diavolo d’attorno” (p. 275).

5. Vengo ora alla tua domanda che chiede che cosa significhi l’espressione riguardante la funzione o il potere intercessorio del Rosario.
Ebbene, a questo proposito faccio riferimento a che cosa si debba fare quando si proferiscono le preghiere del Padre nostro dell’Ave Maria e del Gloria al Padre.
Si è invitati a fare tre cose.
La prima consiste nella ricostruzione della scena del mistero, nel convincimento che Cristo ci vuole rendere contemporanei di quel mirabile evento della sua vita.
La seconda cosa consiste nel ringraziare per il beneficio compiuto da Cristo a nostro favore. 
La terza consiste nel chiedere grazie al Signore basandosi sui meriti infiniti procuratici da Cristo da quell’evento e che egli mette misericordiosamente nelle nostre mani perché siano il prezzo con cui accompagniamo la nostra preghiera.

6. Ecco, proprio nella terza cosa è racchiuso il potere di intercessione del Rosario perché fa leva davanti all’Eterno Padre poggiandosi niente meno che sui meriti di Cristo e che Cristo stesso viene a mettere nelle nostre mani perché siano il nostro prezzo con il quale accompagniamo le nostre richieste.

7. Allora puoi domandare la pace e la cessazione della carestia che colpisce con la fame diverse popolazioni, come quelle delle tue origini.
Puoi pregare per i defunti perché sia abbreviato il loro Purgatorio.
Puoi pregare per una persona o per un’altra, in espiazione dei peccati, per le famiglie, per la conversione dei peccatori, per i sacerdoti, per i consacrati, per le vocazioni, per i giovani, per i bambini…
Come si vede il potere intercessorio del Rosario è quanto mai grande perché è accompagnato dai meriti di Cristo. Anzi, da quei meriti che Cristo stesso viene a mettere nelle nostre mani per accompagnare misericordiosamente la nostra preghiera e renderla efficace.

Con l’augurio che tu possa accompagnare la tua vita con questa bella preghiera sia di giorno che di notte, ti benedico e ti ricordo al Signore. 
Padre Angelo