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Quesito

Caro Padre Angelo,
ti ringrazio per la tua puntualità nel rispondere alle tante domande che ti pongo.
Vedi (ti sto dando del tu, spero di potermi permettere questa confidenza), in realtà alle volte si ha bisogno più di una “chiacchierata” che di altro. Confrontarsi con qualcuno è sempre una cosa utile, ma sai di questi tempi non è affatto facile.
Anche perché manca (almeno per quanto riguarda la mia esperienza) la disponibilità nei confronti degli altri e di conseguenza non sai mai con chi aprirti e di chi poterti fidare.
Sto leggendo il libro di Monsignor Ravasi “I comandamenti”. Lettura molto stimolante. Potresti aiutarmi a capire il significato del verbo fornicare?
Ti spiego: non che non sappia a cosa si riferisce ma da tre anni a questa parte periodicamente vengono a trovarmi dei testimoni di Geova, con uno di loro ho fatto amicizia e quando passa dalle mie parti viene solo per sapere come vanno le cose e come sto. Ovviamente ha sempre un “confratello” nuovo assieme che non conoscendomi ci prova ogni volta a propinarmi le solite obbiezioni e a convincermi a unirmi a loro. A oggi sono riuscito a metterne in crisi più di uno (non immagini quanto non conoscano le scritture, ma proprio nel senso che ne conoscono solo una piccola parte) a tal punto che una volta è venuto pure un loro “vescovo” il quale alla fine ha concluso la discussione con “lei è un fan del papa non è possibile dialogare”. Ha avuto il coraggio di dire che Giovanni Paolo II non l’ha mai visto portare la parola di Cristo alla gente.
Ecco con loro ho avuto da disquisire sul significato di adulterio e di fornicazione. Fornicare è un peccato, ma si riferisce al fatto che uno persona ama il sesso a tal punto di cadere nella “lussuria” o semplicemente ogni volta che ha un rapporto di intimità con la propria compagna/o?. Se per caso mi puoi aiutare a capire meglio saresti veramente gentile.

Sia lode a Gesù Cristo
Francesco

PS Ringrazio nelle mie preghiere il Signore per tutte le persone speciali come te che hanno la forza e il coraggio di servire il prossimo.


Risposta del sacerdote

Caro Francesco,
per fornicazione s’intende l’unione sessuale di comune accordo tra due persone non sposate e di sesso diverso.
La parola fornicazione deriva dal latino fornix-fornicis, che significa arco. In genere l’arco della porta delle città era il luogo dove si assembravano le prostitute.
Per adulterio invece s’intende l’atto carnale compiuto al di fuori del matrimonio tra due persone di cui almeno una è sposata.
Ma la Sacra Scrittura non condanna solo questi due disordini sessuali, ma anche tutti gli altri, per questo la formulazione catechistica, per comprenderli tutti con un’unica dizione, dice: sesto, non commettere atti impuri.
Il Catechismo Romano del Concilio di Trento spiega la formulazione catechistica “non commettere atti impuri” con queste parole: “Con la proibizione dell’adulterio Dio ha inteso vietare ogni peccato disonesto e impudico. Ciò risulta chiaramente dalla Scrittura, dove il Signore punisce altri generi di peccati impuri che non sono propriamente l’adulterio” (§ 3349), e prosegue citando le varie proibizioni dell’Antico e del Nuovo Testamento.
E conclude: “Se fra i tanti peccati il comandamento nomina esplicitamente l’adulterio è perché, oltre alla bruttura che ha in comune con tutte le altre forme di impudicizia, esso implica anche un peccato di ingiustizia nei confronti di altri, individuo e società. E anche perché il cristiano che non difende su tutti gli altri punti la purezza finirà col non spaventarsi neanche di questo delitto” (Ib.).

Ti ringrazio, caro Francesco, perché metti anche me fra tutte le persone speciali che hanno la forza e il coraggio di servire il prossimo.
Prometto di fare altrettanto per te. E intanto ti benedico.
Padre Angelo


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