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Quesito
Cari Amici domenicani,
Sono un ragazzo che si dibatte fra tanti dubbi e pensieri, una madre credente che ha cercato di darmi degli insegnamenti ma che io nella vita ho tranquillamente messo da parte per seguire le mie inclinazioni; ma ora sono sposato e padre di 3 bellissime bambine, e qualcosa sta cambiando in me perché sento il peso del vuoto interiore.
Io e mia moglie ci siamo sposati con rito civile, non avendo le possibilità economiche per organizzare una cerimonia religiosa. Mia moglie voleva fare le cose in grande, data l’importanza della cosa e, diciamolo, per non essere da meno di tante sue amiche che si erano sposate con matrimoni sfarzosi e pomposi…quindi non voleva saperne di qualcosa di più modesto.
Ma questa scelta è ora per me fonte di tristezza, perché sento questa unione incompleta e soprattutto lontana dalla benevolenza del Signore.
Tanto più che le bambine sono state battezzate, ma anche stavolta perché secondo mia moglie “tutti i bambini si battezzano”..e non, secondo me, con la chiara cognizione di cosa il battesimo significhi.
Non c’è felicità in me per questa unione, e per la situazione delle mie figlie…battezzate per “moda” e non per convinzione, figlie che spesso devono sentire le bestemmie della madre, le sue urla e subire le sue nevrosi.
Vorrei iniziare a pregare, a riavvicinarmi al Signore, a chiedergli perdono per questa situazione che presumo sia un sacrilegio ai suoi occhi, ma anche volendo riprendere un cammino spirituale, a me è negata la comunione…
Come posso convincere mia moglie? Le voglio bene, è la madre delle nostre figlie, vorrei vederla più felice e serena, e soprattutto vorrei poter condividere con lei la mia ricerca di Dio, perché insieme dobbiamo onorare l’impegno preso per le bambine….io voglio che Dio torni in questa casa, ascolti le nostre preghiere, protegga i figli, ci aiuti e ci sostenga nelle difficoltà…io da solo come posso fare?
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. sono contento che Dio stia bussando in maniera sempre più forte nella tua vita.
Mi scrivi: “io voglio che Dio torni in questa casa, ascolti le nostre preghiere, protegga i figli, ci aiuti e ci sostenga nelle difficoltà”.
Ti posso dire che non potresti sentirne il bisogno se non perchè Lui ha messo questo desiderio dentro di te. Vuole essere la ricchezza interiore del tuo cuore, del cuore di tua moglie e soprattutto delle tue bambine.
L’appello di Cristo “lasciate che i bambini vengano a me” si va facendo sempre più pressante.
È vero che sono state battezzate, ma adesso vanno evangelizzate.
2. Ti scontri però con alcune difficoltà: la lontananza da Dio da parte di tua moglie e il matrimonio civile.
Per il matrimonio le cose possono essere abbastanza semplici se tua moglie collabora: senza particolari cerimonie, voi potreste chiedere al vescovo, per mezzo del vostro parroco, una sanatio in radice e rendere valido e sacramentale il vostro matrimonio civile.
In questo modo potresti riaccostarti ai sacramenti di cui hai bisogno tu e ne ha bisogno anche la tua famiglia.
Che grazia ne riceverebbe tutta la tua famiglia quando tu potrai offrire la tua Comunione anche per la conversione della moglie e perché il Signore custodisca e mantenga nella sua grazia le tue figlie.
3. Mentre perdura questa situazione ti consiglio di intensificare la tua comunione con Dio attraverso la preghiera e in particolare col S. Rosario.
Sii certo, il Signore ascolta in ogni modo le tue preghiere. Come il pubblicano, benché peccatore, fu ascoltato da Dio quando ha pregato nel tempio, così sempre ascolta anche te, soprattutto se la tua preghiera è mossa dal desiderio della conversione e del ritorno perfetto a Lui.
Ti chiedo in modo particolare di rendere partecipi della tua preghiera anche le bambine: la loro preghiera è più efficace della nostra, perché esce da un cuore innocente.
4. Per quanto riguarda tua moglie: ricordati che le parole, per quanto necessarie, da sole non bastano per riavvicinare il suo cuore Dio.
S. Teresina del Bambin Gesù diceva: “Ah, preghiera e sacrificio formano tutta la mia forza, sono le armi invincibili che Gesù mi ha date, toccano le anime ben più che i discorsi, ne ho fatto esperienza spesso” (Storia di un’anima, 315).
5. Confido molto nell’evoluzione positiva della tua famiglia perché la preparazione per i sacramenti della prima Comunione, della Confessione e della Cresima sarà un’occasione di grazia. Il Signore passerà di nuovo. E tu, per quelle occasioni sarai certamente già pronto per la Confessione e la Comunione.
Ti assicuro la mia preghiera e la mia benedizione.
Padre Angelo