Questo articolo è disponibile anche in: Italiano

Quesito

Caro padre Angelo,
come lei sa, negli ultimi tempi vivo in modo più intenso la nostra fede. Questo, se da un lato ha determinato un netto salto di qualità nella mia vita, dall’altro si accompagna ad un persistente disagio che vorrei sottoporre al suo giudizio.
1. Pregare per me è ora una necessità essenziale: il rosario, purtroppo non quotidiano (3-4 v a sett) che recito in chiesa, è un appuntamento rassicurante. Quando devo tralasciarlo provo un senso di vuoto, come di nostalgia. Spesso vi porto problemi personali e professionali con esito positivo. Nonostante ciò, a volte mi sembra anomalo dedicare  questo tempo alla preghiera. L’iscrizione alla Confraternita del S. Rosario, in questo caso mi aiuta a dare una risposta concreta al dubbio: ho preso un impegno e sono lì per assolverlo.
2. Le cose si complicano riguardo alla S. Messa. Ho spesso il desiderio di parteciparvi anche in un giorno feriale (1-2 v a settimana) . Mi sento attratta ad andare in Chiesa, ci vado con gioia, ma durante la Messa mi chiedo con angoscia perché sono lì, se non sia una mancanza verso i miei impegni familiari. Mi sento indegna a ricevere la Comunione, anche se non consapevole di peccati gravi. E’ così forte quest’insicurezza che sarei tentata di uscire.
3. Vorrei la confessione più frequente, ma nel mio paese non è possibile al di là di periodi specifici come Natale, Pasqua.. Così saltuariamente (circa ogni 2-3 mesi), vado al più vicino convento domenicano (a circa 40 km), dove trovo il confessore che mi ha seguita negli ultimi tempi. Immaginare il percorso e il luogo mi dà una grande gioia, ma organizzare questo piccolo pellegrinaggio mi provoca un forte senso di colpa. I miei familiari accettano serenamente la mia uscita, ma dato che non ne comprenderebbero la reale motivazione, uso lo shopping come alibi, tornando con un pensiero per ognuno. Per tutto il viaggio mi domando perchè  lo faccio, se non ci sia qualcosa di male. Ho confidato al sacerdote la mia “bugia” e non la ritiene preoccupante. 
4. Alla sera mi piace pregare con mio marito ed i bambini. Inizialmente hanno accolto con gioia la cosa, ma ora sembrano stanchi. La loro distrazione mi provoca un senso di frustrazione, come di sconfitta a tavolino. Non volendo essere troppo invadente, a volte non insisto, ma la giornata mi sembra mancare di una parte importante.
5. Questo è il quadro: sono come divisa a metà tra l’attrazione e questo strano senso di colpa.
S. Francesco di Sales diceva che dobbiamo fiorire dove Dio ci ha messi.. è possibile che questo desiderio di spiritualità sia sbagliato, in quanto non adatto alla mia situazione?
E’ opportuno ridimensionare il tutto? Vorrei una risposta oggettiva da lei, che vede le cose con lucidità, perchè questa persistente insicurezza sta diventando per me molto pesante.
La ringrazio per il prezioso servizio che svolge


Risposta del sacerdote

Carissima,
1. il quadro della situazione in cui vivi mi pare buono, anche se tu avverti qualche stanchezza o problema.
Comincio dalla confessione sacramentale: fai bene a tenerci alla confessione frequente anche se non ci sono peccati gravi. È il tuo incontro personale col Cristo redentore. In ogni confessione il Signore ti dà un aumento di grazia, ti fortifica e rimedia a tanti tuoi errori.
Anche se ti costa un certo disagio, bisogna dire che questo disagio è sempre ben ricompensato.
Il Signore vede che lo fai per impreziosirti dei meriti della sua Redenzione e per questo, ne son certo, ti benedice e con te benedice la tua famiglia.

2. È inevitabile che i ragazzi alla sera si sentano stanchi quando si tratta di pregare. Ma vai avanti ugualmente. Il Signore è con voi in quel momento: “Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro” (Mt 18,20).
La vostra famiglia perderebbe un’occasione preziosa se non ci fosse quel momento.
Per interessare i ragazzi prova a mettere qualche intenzione nella preghiera che fate. Puoi dire: “Questa sera preghiamo per quella tal persona, per quella situazione, per il lavoro di papà, per il lavoro della mamma…”.

3. L’appuntamento quotidiano col Rosario, mi dici, è rassicurante.
Sì. È proprio così.
Quanta sicurezza dona quella preghiera proprio a motivo della presenza materna di Maria che porta con sé Cristo, che è Salvatore nostro non solo dal peccato ma anche da tanti pericoli, da tante ansietà.
Quando dici il Rosario in casa è come se attuassi un’azione di bonifica.
Se il demonio avesse cercato di infiltrarsi in qualsiasi modo, con quella preghiera ne viene allontanato.
Ricordo quanto rispose don Bosco al ministro dell’istruzione che era andato all’oratorio per vedere se era il caso di aiutarlo con qualche finanziamento.
Quel ministro fece molto elogi a don Bosco su tutto. Gli disse però di togliere quella preghiera noiosa e monotona. Alludeva al Rosario.
Don Bosco gli rispose che se non ci fosse stata quella preghiera non avrebbe potuto fare tutti quegli elogi, perché senza quella preghiera le cose non sarebbero andate così bene.

4. Lo stesso discorso vale per la Santa Messa infrasettimanale. Ti viene lo scrupolo di essere lì mentre ci sono gli impegni famigliari…
Ebbene sei lì proprio per gli impegni famigliari. Non c’è miglior cosa che mettere i meriti del sacrificio di Cristo a profitto della tua famiglia e dei problemi di ciascuno di voi. Quello che il Signore ti dà durante la Santa Comunione, quello che ti dà per tuo marito e per i tuoi figli non è paragonabile a nessun altro bene di questo mondo.
Pertanto se vedi che la tua presenza non è strettamente urgente in casa, vai a Messa anche durante la settimana.
Per i tuoi figli è una testimonianza meravigliosa.

5. Mi pare di poter dire con san Francesco di Sales che stai proprio fiorendo là dove il Signore ti ha posto. Tu non te ne accorgi, ma stai spargendo il buon profumo di Cristo nella tua famiglia e non solo nella tua (2 Cor 2,15).
Vai avanti dunque così. Non ridimensionare nulla anche se nelle tue pratiche o attività non vedi la perfezione.

Ti affido a Maria in questo giorno della festa del suo Santo Nome.
Insieme con te affido anche tutta la tua bella famiglia e Vi benedico.
Padre Angelo