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Quesito

Buongiorno Padre, 
stamane, recitando le Lodi Mattutine, mi sono imbattuto per l’ennesima volta in questa parte del Salmo 149, “Festa degli amici di Dio”, che mi lascia ogni volta una sorta di perplessità addosso:
“Esultino i fedeli nella gloria, * sorgano lieti dai loro giacigli.
Le lodi di Dio sulla loro bocca * e la spada a due tagli nelle loro mani,
per compiere la vendetta tra i popoli * e punire le genti;
per stringere in catene i loro capi, * i loro nobili in ceppi di ferro;
per eseguire su di essi * il giudizio già scritto:
questa è la gloria * per tutti i suoi fedeli.”
Immagino e spero che si tratti di un qualcosa di metaforico che nasconde significati più profondi. Gentilmente, potrebbe spiegarmi il significato di tali parole molto dure?
Un caro saluto e sia lode a Gesù Cristo.


Risposta del sacerdote

Carissimo,
1. di questo salmo non viene indicato l’autore. Pertanto non è di Davide.
La Bibbia di Gerusalemme dice che è di epoca ellenistica, vale a dire risalente al dominio dei greci, corrispondente al tempo dei Maccabei.
All’incirca si tratta di un salmo del II secolo a.C.

2. Marco Sales lo farebbe risalire a qualche secolo più indietro, ai tempi di Esdra e di Neemia, ma sempre dopo il ritorno dall’esilio in Babilonia. Saremmo pertanto nel V secolo a.C.

3. Marco Sales dice ancora a proposito di questo salmo: “Israele lieto di vedere risorta Gerusalemme con il tempio, e restaurato almeno parzialmente lo stato teocratico, prorompe in canti di gioia e di riconoscenza, ma si trova ancora circondato da nemici che si oppongono con tutte le loro forze ad ogni restaurazione teocratica e perciò deve ancora combattere energicamente e affretta col più vivo desiderio il suo completo trionfo su tutti i nemici”.

4. Questo desiderio si è realizzato con la venuta del Messia. “Egli solo ha vinto e continua vincere tutti i popoli della terra, sottomettendoli l’un dopo l’altro al suo giogo. È predetto infatti che il re Messia avrebbe sottomesso al Dio di Israele tutti i popoli, i quali insieme ad Israele non avrebbero formato che un solo popolo, e cioè il popolo o regno di Dio. I trionfi riportati dagli israeliti sui popoli pagani sono figura o tipo dei trionfi riportati da Gesù Cristo”.
Questo salmo dunque va a letto in senso spirituale (tu lo chiami metaforico) in riferimento a Cristo.

5. Venendo adesso al versetto che pare più incomprensibile ecco che cosa scrive Marco Sales: “Israele ha nel mondo la grande missione di assoggettare a Dio tutti i popoli, e il salmista lo esorta a compierla il più presto possibile e a lanciarsi alla conquista dei pagani con la lode di Dio sulle labbra e mano la spada a due tagli”.
“Nella spada a due tagli che è l’arma dell’esercito fedele si può vedere la preghiera dei santi che implora giustizia contro i persecutori e contro i popoli contrari o nemici di Dio”.

6. “La conquista dei pagani alla vera religione viene presentata sotto l’immagine di una vittoria o di un trionfo, come soleva celebrarsi nei tempi antichi con re stretti in catene e nobili legati tra i ceppi, e come si può vedere sui bassorilievi assiri e sui monumenti egizi.
Il giudizio, o la sentenza, è già scritta da Dio nei decreti della sua giustizia, e più in particolare nei libri della legge e dei profeti.
È gloria del popolo di Israele l’essere stato eletto da Dio quale ministro della sua giustizia, e in generale quale strumento per la conversione dei pagani”.

7. I re stretti in catene e i nobili legati tra i ceppi stanno ad indicare che i pagani, inizialmente persecutori dei cristiani, non potranno più agire così perché si convertiranno.

Ti benedico, ti auguro un sereno proseguimento delle feste natalizie e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo