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Quesito
Buonasera Padre, sono un ragazzo di 15 anni, e da poco ho commesso un peccato gravissimo agli occhi del Signore; ho ricevuto l’eucaristia senza battesimo (in generale sono un ragazzo che ha fede e che prega).
Cosa posso fare per rimediare, spero in una sua risposta.
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. sono contento che tu sia un ragazzo che crede e che prega.
Poiché Gesù ha detto: “Nessuno viene a me se il Padre non lo attira” (Gv 6,44), ciò significa che il Signore ti sta traendo a Sé.
Di questo c’è solo da ringraziarlo.
2. Tuttavia, quanto hai fatto è un peccato, del quale puoi e devi chiedere perdono al Signore.
Certo, non puoi ancora confessarti.
Ma se in te c’è il proposito di continuare il tuo itinerario di fede e di essere battezzato, puoi confidare che il Signore ti perdoni.
E se contemporaneamente sei pentito di tutti gli altri peccati, puoi essere abbracciato fin d’ora dalla grazia di Dio e far diventare meritorie per la vita eterna tutte le tue buone azioni.
3. Il battesimo che riceverai incrementerà in maniera sovrabbondante la grazia che già possiedi e in più ti darà la grazia cosiddetta sacramentale, propria di chi riceve il battesimo.
4. Mi chiedi che cosa puoi fare per rimediare a quanto hai compiuto.
Come primo rimedio, se hai intenzione di ricevere il battesimo, esprimi il proposito di muovere i primi passi per poterlo ricevere.
5. In secondo luogo ti consiglio di recitare il Santo Rosario. Penso che tu lo conosca.
Non è necessario essere battezzati per pregare con il Santo Rosario.
Un grande convertito ha detto che prima di essere battezzato l’unica preghiera che diceva era quella del Rosario.
Sarebbe bello se tu ti impegnassi a recitarlo spesso.
Concretamente, come rimedio al peccato che hai fatto, potresti impegnarti a dirlo ogni giorno per una settimana.
Come vedi, non è molto.
Ma sono persuaso che il Signore ti benedirà e che la Madonna ti sarà molto propizia davanti a Dio.
Di Lei, nell’ordine della grazia, sei già fin d’ora figlio carissimo.
6. Qualora ne avessi bisogno, ti indico come va recitato il Rosario.
All’inizio di ogni decina devi menzionare un mistero, e cioè un evento della vita del Signore, come è fissato per questa preghiera.
Mentre poi proferisci le preghiere del Pater, delle Ave Maria e del Gloria al Padre, farai tre cose.
La prima: ti unirai all’evento della vita del Signore che hai menzionato, riproducendone la scena nella tua mente, sapendo che il Signore in quel momento non intende solo farti ricordare quanto ha compiuto, ma che in quel momento lo compie per te e per le tue necessità.
La seconda: ringrazia il Signore per quanto ha compiuto per te. Questo ringraziamento è molto importante perché è come se in quel momento tu aprissi gli occhi su un dono immenso che viene messo nelle tue mani. Gli eventi della vita del Signore, infatti, hanno un merito infinito.
La terza: supplica Dio Padre di accordarti le grazie che gli domandi presentandogli i meriti infiniti degli eventi del Signore.
Ti auguro un sereno e Santo Natale.
Ti assicuro un ricordo tutto particolare nella preghiera e nella celebrazione della Santa Messa e ti benedico.
Padre Angelo