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Quesito

Caro Padre Angelo,
È la prima volta che le scrivo e vorrei condividere con lei le mie difficoltà, le quali mi fanno tanto soffrire perché sento che queste debolezze non mi fanno essere vicino a Dio quanto realmente desidero.
Sono stato tantissimi anni lontano da Dio e il peccato di lussuria mi ha, in questo periodo, lacerato l’anima, creando in me una forte dipendenza.
Da un po’ di anni ho ritrovato la Fede, seguo almeno una volta a settimana la Santa Messa, offro servizio liturgico, e mi sono consacrato alla Madonna diventando confratello, mi accosto sempre alla Comunione e mi confesso almeno una volta al mese.
Tutto questo ha portato degli enormi miglioramenti circa la mia debolezza sopra citata……ma a volte ricado nel peccato di commettere atti impuri. 
Me ne pento sistematicamente soprattutto perché mi allontana dalla possibilità di ricevere Dio nella Comunione. E per questo mi confesso.
Ho provato anche, quando la tentazione è forte, con la mortificazione della carne con autoflagellazione……ma a quanto pare non riesco a ricevere effetti positivi.
Aiutatemi Padre…….desidero tanto liberarmi da questa mia debolezza e prego tanto Dio affinché me ne liberi!
Un saluto grande e un abbraccio fraterno.
Mario.


Risposta del sacerdote

Caro Mario, 
1. i consigli che ti do sono essenzialmente due.
Il primo è questo: ti consiglio di intensificare la confessione sacramentale.
La confessione, anche se si tratta solo di peccati veniali, comunica sempre un aumento di grazia e pertanto di energia spirituale.
Tutti abbiamo bisogno costantemente di energia spirituale.

2. Il santo Papa Giovanni XXIII quando scrive nel Giornale dell’anima la confessione generale che ha fatto in prossimità dei suoi ottant’anni di vita inizia così: “Durante tutta la mia vita fui sempre fedele alla mia confessione settimanale” (n. 946).
Nel prosieguo della confessione è ben manifesto che durante la sua vita non ha mai commesso un peccato mortale e che ha conservato intatta la veste bianca che gli è stata consegnata nel giorno del battesimo.

3. Al termine della confessione generale scrive: “La santa confessione ben preparata, ripetuta ogni settimana, il venerdì o il sabato, resta sempre una base solida per il cammino della santificazione; rimane visione riparatrice e incoraggiante all’abitudine di tenersi preparato a ben morire in ogni ora e in ogni momento della giornata. Questa mia tranquillità, e questo sentirmi pronto a partire e a presentarmi al signore ad ogni suo cenno, mi pare siano un tale segno di fiducia e di amore, da meritarmi da parte di Gesù, di cui sono chiamato Vicario in terra, il tratto estremo della sua misericordia” (n. 951).

4. Chiedi pertanto al confessore che ti ascolti possibilmente ogni settimana.
Da parte tua nella confessione sii sollecito.
Se sei stringato ed essenziale, il sacerdote lo trovi sempre disponibile.

5. La seconda cosa che ti consiglio è quella di introdurre in maniera più esplicita e più forte nella tua vita l’amore per Gesù Cristo.
È solo l’amore per Nostro Signore che dà la forza per superare qualsiasi tentazione per quanto forte.
È sufficiente che ci si ricordi che non merita affatto che Gesù Cristo venga flagellato e crocifisso di nuovo per colpa nostra per ricevere forza e superare ogni insidia.
L’amore per Gesù Cristo, per quanto debole, dà maggiore forza che qualsiasi disciplina o digiuno che possiamo fare di nostra iniziativa.
Non dare per scontato l’amore per Gesù Cristo.
Riesprimilo in continuazione per correggere i pensieri distorti e i sentimenti non ordinati.
Ripeti spesso, soprattutto nell’ora della prova, le parole di San Pietro: “Signore tu lo sai che io ti amo” (Gv 21,16).

6. Avrei una terza cosa da aggiungere, ma forse è già sottintesa quando hai detto che ti sei consacrato Maria e che sei diventato nostro confratello.
È il Santo Rosario, che è stato definito da un Romano pontefice come una mistica fionda.
Come Davide con la fionda superò il gigante Golia, così anche noi con il Rosario o anche con più Rosari al giorno diventiamo capaci di sconfiggere tanti giganti.
Non manchi mai ogni giorno questo tempo particolarmente benedetto qual è quello dedicato alla preghiera del Santo Rosario. È il tempo che ti dà forza per allontanare il nemico.

Ti benedico, ti auguro ogni bene e ti ricordo nella preghiera,
Padre Angelo