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Quesito

sono S., ho 28 anni e dall’estate scorsa sto facendo un percorso di conversione che mi porterà alla Cresima ad ottobre, cerco di comportarmi il più possibile da buon Cristiano, faccio volontariato la maggior parte del mio tempo perché mi sento realizzato nel farlo anche se mi manca il lavoro, ho iniziato a fare il rosario con tanta devozione ogni giorno e anche nei giorni più impegnativi non ne ho mai saltato uno e ciò mi ha fatto capire attraverso la meditazione dei misteri tante cose da cui ho ripreso anche ad andare a messa.
Dopo un periodo di pace, mi sento ultimamente molto turbato per via di un certo modo di impostare la mia vita intima e affettiva dovuto specialmente al mio passato, che le scritture considerano sbagliate perché impure, purtroppo se da un lato vedo che va tutto bene, su questa questione entro in un certo conflitto, non so come gestire la situazione, perché mi rendo conto che i tempi sono molto cambiati, e non riesco a gestire i miei impulsi nel senso che cerco il meno possibile di peccare, ma quando non cedo vengo preso da pensieri che mi rendono la vita un inferno e un continuo combattimento da cui rimango esausto, perfino nei sogni.
Ciò nonostante non ne viene meno la mia Fede e le mie opere di bene, nel mio piccolo cerco di fare il massimo, ma mi sento comunque molto debole e sporco perché anche se resisto alle tentazioni ci pensa il mio subconscio nei sogni a turbarmi sempre di più e vedo in me uno spirito contaminato, in questa mia fase di tribolazione, secondo Lei come dovrei gestire la situazione?


Risposta del sacerdote

Carissimo S.,
1. il Signore ha detto: “Chi opera la verità viene alla luce” (Gv 3,21).
Da quanto emerge dalla tua mail, vi sono nella tua vita due elementi che ti mettono tra coloro che “operano la verità” e conseguentemente “vengono alla luce”.
Questi due elementi sono il volontariato e la preghiera col Santo Rosario.

2. Fai il volontariato.
E questo volontariato, sebbene di per sé non sia ancora apostolato, viene sempre benedetto dal Signore.
Verrà il momento – ne son certo –  in cui sarai benedetto anche con un lavoro stabile che ti permetta di costruire una famiglia, secondo il disegno di Dio.

3. Ma una prima benedizione, che io annetto al volontariato, è la preghiera quotidiana del Santo Rosario che porta nella tua vita la presenza di Gesù e l’unione attuale con le sue azioni salvifiche. Sicché, proprio attraverso questa preghiera, ti incontri quotidianamente con Gesù vivo e operante nella tua vita.
Soprattutto ti incontri con Gesù che, senza che tu te ne accorga, via via ti purifica, ti santifica e ti unisce sempre più a Sé e al Padre suo.

4. Tutto questo comporta nella tua vita come risvolto benefico qualcosa di simile a quello che succede quando in una stanza entra la luce: si vede ciò che è in ordine e ciò che è in disordine, ciò che è pulito e splendido e ciò che invece merita una spolverata o anche una spazzolata.
Nel medesimo modo anche tu, a motivo del tuo modo buono e onesto di comportarti, vieni alla luce.
Quello che prima poteva essere una consuetudine nella tua vita sessuale ed affettiva alla quale non davi peso, adesso invece ti compare come qualcosa che ha bisogno di essere purificato e regolato secondo Dio.

5. Mi dici che volontariato e preghiera ti hanno portato alla Messa.
Ma adesso ti stanno portando anche ad un’altra tappa, importante ed essenziale per la vita cristiana: la confessione sacramentale.
La confessione sacramentale comunica una grazia e una forza speciale. Questo sacramento è stato istituito principalmente la sera del giorno della risurrezione del Signore quando incontrandosi con gli apostoli Gesù ha detto: “Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati” (Gv 20,22-23).
È un sacramento dunque intimamente legato alla risurrezione.
Quando i credenti si confessano Gesù  comunica loro la potenza della sua risurrezione, la forza di poter cambiare.
Inoltre confessandosi essi ricevono una forza particolare che li preserva dal peccato, li libera dalle tentazioni e conferisce più forza nel superarle.
Quando la confessione diventa periodica e frequente, e ci si confessa anche quando non vi sono peccati gravi, allora questa grazia la si sperimenta in maniera permanente.

6. Mi dici che ti senti perseguitato anche nei sogni e che avverti di possedere “uno spirito contaminato”.
È vero. Le impurità fanno sentire inquinati, sporchi, contaminati.
Possiamo commettere tanti peccati, ma uno dei peccati che ci insegue maggiormente è proprio quello dell’impurità perché, una volta caduti, diventa difficile rialzarsi.
Scrive a questo proposito San Tommaso: “Il demonio gode soprattutto dei peccati di lussuria, perché provocano la più forte aderenza e perché l’uomo difficilmente riesce poi a venirne fuori (“Diabolus dicitur maxime gaudere de peccato luxuriae, quia est maximae adhaerentiae, et difficile ab eo homo potest eripi”) poiché, a dire del Filosofo, "l’appetito dei piaceri è insanabile" (3 Etica a Nicomaco, 12,7)” (Somma teologica, I-II, 73, 5, ad 2).

7. Ti esorto pertanto a incamminarti in questa nuova strada, quella della confessione periodica e frequente. Non abbandonarla mai.
Tieni come criterio la confessione settimanale, possibilmente col medesimo confessore, in un orario che sia comodo per te e per lui.
Ti accorgerai che verrà meno da se stessa quella vita da inferno di cui mi parli e che ti porta ad un continuo combattimento così da rimanere esausto.

Per questo ti assicuro la mia preghiera e ti benedico.
Padre Angelo