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Quesito
Caro Padre Angelo,
S. Tommaso parla della Carità solo nella Summa e nelle questioni disputate?
Grazie sempre per la sua disponibilità
Fabiola
Risposta del sacerdote
Cara Fabiola,
come ti hi detto nella precedente risposta, San Tommaso dopo aver detto che la carità “produce nell’uomo quattro effetti molto desiderabili” dice che ad essi se ne aggiungono altri cinque “che vale la pena di osservare” (S. Tommaso, In duo praecepta caritatis et in decem legis praecepta expositio, nn. 1139-1154).
Ecco la sintesi.
1. La carità causa la remissione dei peccati
Lo vediamo chiaramente da quello che avviene tra noi: se uno offende una persona, ma poi la ama intimamente, elimina l’offesa arrecata con la manifestazione di affetto. Così pure Dio perdona i peccati a coloro che lo amano: “La carità copre una quantità di peccati” (1 Pt 4,8).Dice bene: copre, perché essi non sono visti da Dio per essere puniti. Ma Salomone dice che “la carità copre tutti i peccati” (Pr 10,12).Lo dimostra con chiarezza l’esempio della Maddalena: “Le son perdonati i suoi molti peccati” (Lc 7,47); e se ne porta il motivo: Perché ha molto amato.
Qualcuno potrebbe osservare: se basta la carità a cancellare i peccati, non è più necessaria la penitenza. Si deve considerare, però, che nessuno ama sinceramente se non fa sincera penitenza (nullus vere diligit qui non vere poenitet). È evidente che quanto più amiamo una persona, tanto più ci dispiace di offenderla. E anche questo è un effetto della carità.
2. La carità è sorgente di lumi nel cuore (causat cordis illuminationem)
Come infatti dice Giobbe, “siamo avvolti nelle tenebre” (Gb 37,19). Spesso non sappiamo che cosa si debba fare o desiderare. Ma la carità insegna tutto ciò che è necessario alla salvezza. Infatti sta scritto che “l’unzione v’insegnerà ogni cosa” (1 Gv 2,27).
In altri termini, dov’è amore, lì c’è lo Spirito Santo, che conosce tutto e ci conduce sulla diritta via (Sal 142,10). Per questo il Siracide dice: “Voi che temete Dio, amatelo, e i vostri cuori saranno illuminati” (Sir 2,10), sottinteso nel conoscere tutto ciò che è necessario alla salvezza.
Nel Commento al Vangelo di Giovanni S. Tommaso afferma: “Per ardorem caritatis, fit cognitio veritatis”. Lo dice in riferimento alle parole di Gesù su Giovanni Battista: “Egli era una lampada che arde e che risplende” (Gv 5,35).
3. La carità conduce l’uomo alla perfetta letizia
Nessuno possiede veramente la gioia se non vive nella carità. Chiunque infatti desidera una cosa, non è contento, non è felice, non trova pace fino a che non l’ha ottenuta. E succede, circa i beni temporali, che si desidera quanto non si ha, mentre ciò che si possiede viene trascurato e genera noia. Ma non è così nei beni spirituali; anzi, chi ama Dio lo possiede, e così l’anima che ama e che desidera s’acquieta in Lui. Infatti, “chi rimane nella carità, rimane in Dio, e Dio in lui” (1 Gv 4,16).
4. La carità produce la pace perfetta
Capita infatti a proposito dei beni temporali che vengono desiderati continuamente che, una volta avutili, l’anima di chi li ha desiderati, non si acquieta; anzi, posseduta una cosa, se ne desidera un’altra…Ma non succede così nella carità verso Dio; anzi, chi ama Dio possiede la pace perfetta: “Grande pace per chi ama la tua legge, nel suo cammino non trova inciampo” (Sal 119,165).Questo perché solo Dio può colmare il nostro desiderio, giacché, come dice l’Apostolo, “Dio è più grande del nostro cuore” (1 Gv 3,20). E S.Agostino: “Ci hai fatti per te, o Signore, e il nostro cuore non trova quiete finché non riposa in te” (Confessioni, I, 1). E ancora: “Egli sazia di beni i tuoi giorni” (Sal 102,5).
5. La carità conferisce all’uomo un’alta dignità
Tutte le creature sono sottomesse alla signoria di Dio e lo servono come l’artefatto serve l’artefice, giacché è stato lui a crearle. Ma la carità trasforma lo schiavo in un uomo libero e in un amico. Così, infatti, disse il Signore agli Apostoli: “Non vi chiamerò più servi, ma amici” (Gv 15,15).
6. Conclude poi San Tommaso: “Da quanto detto, emergono i vantaggi della carità; e giacché essa è così vantaggiosa, bisogna lavorare con impegno per acquisirla e conservarla.
Ma è necessario sapere che nessuno può avere la carità da se stesso, perché si tratta di un dono esclusivo di Dio. Dice infatti S. Giovanni che “non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi (1 Gv 4,10), perché egli non ci vuole bene come se fossimo stati noi a volergli bene per primi, mentre è il suo amore per noi a far sì che noi amiamo lui.
E bisogna anche considerare che se tutti i doni vengono dal Padre delle luci (Gc 1,17) quello della carità supera di gran lunga tutti gli altri doni.
Infatti tutti gli altri doni si possono ottenere senza la carità e senza lo Spirito Santo, ma lo Spirito Santo lo si possiede solo e necessariamente con la carità”.
Ti ringrazio di avermi dato l’occasione di presentare in sintesi quanto San Tommaso dice della carità che è il cuore e il motore della vita cristiana.
Ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo