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Cara Yesenia,
rispondo in grassetto dopo ogni tua domanda

Caro Padre
avrei bisogno di chiederle dei chiarimenti su alcune questioni.
1. A cosa si riferiva Gesù disse: "Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto; perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto".

A tutte le necessità di ordine materiale e spirituale.

2. Per avere la grazia di un direttore spirituale come devo pregare?
Ho più volte chiesto alla Madonna di ottenermi da Dio la grazia di un direttore spirituale ma non sono ancora stata esaudita e temo che sia a causa dei miei peccati.

Non c’è una formula apposta. Bisogna pregare insistentemente.
La preghiera del S. Rosario è utile anche a questo.
Tuttavia non possiamo addebitare alla mancanza di un direttore spirituale tutti i nostri peccati perché all’interno della coscienza troviamo il Signore, che è il direttore dei direttori.

3. Quando il confessore che viola direttamente il sigillo sacramentale?
C’è violazione nel caso in cui un confessore assolva una persona che in presenza di testimoni dica di aver perso la messa domenicale?

Quando rivela pubblicamente il peccato conosciuto nella confessione segreta.
Ma se il penitente confessa pubblicamente il proprio peccato, non è più il sacerdote che svela il peccato, ma il penitente.

4. Nel caso in cui un sacerdote non si trovi un sacerdote che conosca la lingua del penitente, il sacerdote può dare l’assoluzione anche se non comprende l’accusa dei peccati?

Sì, perché in questo caso assolve il penitente per i peccati che ha al cospetto di Dio.
Inoltre il penitente non deve avere scrupoli  perché la sua parte l’ha fatta.

5. Con una confessione fatta bene sono perdonati tutti i peccati, anche quelli mortali che non sono stati detti perchè dimenticati senza colpa?

Sì, senza dubbio.

6. Una persona mi ha detto che se un divorziato viene ricoverato in ospedale può, per tutto il tempo della degenza, ricevere l’eucarestia.
E’ vero?

Se uno è solo divorziato e vive in grazia può ricevere l’eucaristia sia finché è in ospedale sia fuori dell’ospedale.
Il problema dell’accesso ai sacramenti riguarda i divorziati risposati o riaccompagnati.  Per questi non è possibile ricevere l’eucaristia né durante il tempo della degenza all’ospedale né fuori della degenza.

7. Una persona che non riesca a sentire l’amore verso la sua famiglia ed è presa da moti di invidie e gelosie se fa la comunione senza confessarsi ogni volta che litiga con la sua famiglia commette sacrilegio?

Ci sono moti che portano a litigi e a tensioni che non impediscono di fare la S. Comunione.
Certo se si tratta di mancanze gravi di carità non si può fare la S. Comunione se non commettendo un sacrilegio.

8. Nel caso in cui una persona in preda all’ira e picchi e insulti pesantemente la propria sorella fa peccato mortale?
Se per questa persona insultare la sorella diventa una cosa quasi abituale?

Picchiare e insultare pesantemente è peccato grave di carità.

9. Può essere che una persona che prima non lo faceva si ritrovi in un particolare periodo della sua vita a insultare la propria sorella  perchè non riesce più a volerle bene?

Sì, ci possono essere motivi di tensione e di incomprensione e si può anche giungere a non sentire più particolare affetto per una propria sorella.
Ma se questo non è accompagnato da fatti gravi, non si è ancora in peccato mortale.

10. Se un sacerdote dice che una persona di coscienza normale (quindi non scrupolosa) a causa di vergogna insuperabile non riuscisse a dire un peccato mortale non farebbe sacrilegio è giusto?
Quando la vergogna viene definita insuperabile?

Se per insuperabile significa che le viene un collasso o un infarto evidentemente per quel momento è scusata dall’accusa.
Ma dovrà confessare il peccato appena possibile perché l’accusa dei peccati è di diritto divino e la Chiesa non ha facoltà di dispensare in questa materia.

Sia lodato Gesù Cristo e buona Pasqua.
Yesenia

Ricambio volentieri gli auguri, anche se non possono essere più di buona Pasqua.
Ti assicuro una preghiera e ti benedico.
Padre Angelo