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Quesito

Caro Padre Angelo,
Prima di tutto la ringrazio per tutto il bene che fa, quanto bisogno di chiarezza e di dottrina in certi temi delicati!
La leggo da molto tempo, ma questo volta ho proprio sentito bisogno di scriverle. Sono completamente spaesata, ho bisogno di confidarmi e che qualcuno preghi per me e il mio fidanzato. Le racconto in breve la mia situazione.
Tra qualche mese mi sposo.
Dai 16 anni fino ai 23-24 anni sono stata lontana dal Signore; molto lontana, , elemosinando amore dove l’amore non c’era. Poi il mio primo vero ragazzo, un grande amore, legato sempre a questa vita sregolata: lui era molto problematico, ho dato la vita per lui, l’ho amato davvero tanto e pian piano ho iniziato a sentire il Signore. Ho avuto la grazia della conversione, bella, forte, improvvisamente la luce. Ma il mio ragazzo questo non l’ha sopportato; un pò siamo andati avanti, ma di fronte alla questione convivenza-matrimonio non ne siamo venuti fuori. Doveva andare così, mentre lo lasciavo andare sentivo gli angeli che nel dolore mi cullavano e mi sorreggevano. Il dolore esiste, ma se si fa la cosa giusta questo si trasforma in gioia.
Dopo un pò di tempo incontro l’attuale.
La mia vita ormai era cambiata, ma cadiamo subito in peccato. Ci mettiamo subito assieme. Io sto malissimo per com’è nato il rapporto e gli faccio capire come la penso. Così il rapporto va avanti per i primi mesi con delle cadute, finché finalmente dopo circa 4 mesi con la grazia del Signore riesco a prendere coraggio, a dire definitivamente basta, a decidermi nuovamente per il Signore, perchè tutto posso perdere tranne Lui.
Poi riesco a portarlo a Medjugorie: avviene ciò che sapevo che prima o poi sarebbe avvenuto, la conversione. Che gioia immensa! Vederlo arrivare là nero, tornare a casa bianco. Preghiamo ogni giorno con il rosario e anche lui inizia una costante vita sacramentale, scegliendosi pure un confessore da cui andava ogni Siamo tornati di nuovo a Medjugorie e là, in chiesa, mi chiede di sposarlo. Iniziano ad arrivare una grazia dietro l’altra, che periodo fantastico!
Arrivo al punto: ora torna il tormento del passato, torna a cercare in tutti i modi di farmi cadere.
E’ rimasto sconvolto da ciò che ha sentito al corso prematrimoniale sui metodi naturali, continua a dire che nessuno deve dirgli cosa deve fare con sua moglie. Sembra che la sua felicità sia legata al sesso e io sono terrorizzata.
Lo so che è un altro momento di prova, che non mi devo scandalizzare e che non devo soffrire ma rimanere ancorata alla verità…ma ho tanta paura che il matrimonio possa andar male!
Lui mi dice "io non amo Dio quanto te" e questo mi spaventa: io voglio portare frutto, voglio spendere i miei talenti e guadagnare anime al Signore. Ho paura di essere tarpata, ma forse il Signore mi chiede di essere santa proprio con lui…Padre Angelo, sono passata da un momento in cui tutto mi sembrava magnifico, sentivo fin troppe grazie, a questo momento in cui non so più che devo fare…
Siamo in pieni preparativi, per la casa e il matrimonio…io lo so dovrei cercare risposta nella preghiera, ma sento anche il bisogno di aprirmi e non è facile esporre questi dubbi a parenti o amici, sono tutti troppo coinvolti…
Sarò lieta se mi potrà dare una parola di conforto e se mi ricorderà nelle sue preghiere…
La saluto con tanto affetto e ringrazio il Signore per il prezioso servizio suo e di tutto lo staff.


Risposta del sacerdote

Carissima,
1. sono contento che il Signore ti abbia ritrovata e ti abbia fatta risorgere. Perché anche tu, un pò come il figliol prodigo, eri morta e ora sei tornata in vita.

2. Adesso ti dico di non anteporre nulla all’amore di Cristo.
Penso che il tuo prossimo sposo stia vivendo un momento di tentazione.
Si rifà vivo l’uomo vecchio, per dirla con San Paolo.
Questo ci ricorda che non dobbiamo mai ritenerci arrivati e che chi è in piedi deve badare di non cadere, come dice ancora San Paolo.

3. Lui dice di volerti bene, anzi di volere più bene a te che a Dio.
Ma se ti vuole bene non deve fare contraccezione.
Perché voler bene, amare, significa donare. E con la contraccezione lui si rifiuta di donarsi a te. Ti prende e ti usa come oggetto di godimento.
Tu non puoi essere trattata come oggetto di godimento.

4. Inoltre devi dirgli che vuoi un matrimonio ordinato a Dio, che abbia nell’orizzonte la santificazione vostra e dei vostri figli.
Solo così, fidandoci di Dio, sarete felici.
Dio non ci vuole togliere nulla con la sua legge, ma vuole preservarci dall’inquinare i gesti di amore. Una volta inquinati, non sono più veri gesti di amore e tutto comincia a diventare più fragile.

5. Adesso sei nei preparativi del matrimonio: mille pensieri, mille cosa da ricordare. Ma non devi dimenticare di fare la cosa più importante: di prepararti al matrimonio con la preghiera e i sacrifici offerti al Signore per te e per il tuo prossimo sposo.
Non posso non ricordarti le parole di santa Teresina del Bambin Gesù: “Ah, preghiera e sacrificio formano tutta la mia forza, sono le armi invincibili che Gesù mi ha date, toccano le anime ben più che i discorsi, ne ho fatto esperienza spesso” (Storia di un’anima, 315).
Il tuo fidanzato ha bisogno soprattutto di questo.

Assicuro la mia preghiera per te e per lui e ambedue vi benedico.
Padre Angelo