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Quesito

Caro Padre Angelo,
sono una ragazza di 25 anni e vi scrivo per chiedervi un consiglio.
Da un mese sono fidanzata con un ragazzo della mia stessa età, cui ero compagna di classe ai tempi del liceo.
Il punto è che ho appreso da poco che è ateo. In passato ci è capitato di parlare di religione, tanto che si è espresso dicendo che, secondo lui, non esiste nulla dopo la morte.
Io invece ho detto la mia essendo credente… e mi sforzo anche ad essere praticante: quando è arrivato il momento in cui lui mi ha chiesto alcune cose riguardo la sessualità, mi sono limitata a dirgli che non voglio avere rapporti prima di essere sposata. Potete immaginare la sua reazione: aveva tanti punti interrogativi e mi domandava che problema c’è e perché aspettare per delle "cose piacevoli" che potremo fare noi due. 
Sono passati molti giorni da allora e ritorna sullo stesso argomento. Ho pensato di lasciarlo, sebbene gli voglia molto bene al punto di pregare per lui tutti i giorni.
Ho colto dei segni dal Signore, ovvero di continuare a camminare con Lui e a perseverare nel fare del bene.
Ancora dobbiamo metterci d’accordo quando vederci e solo allora dovrò trovare la forza di dirgli che non siamo fatti per stare assieme. Avevo anche pensato se potevo regalargli una medaglia miracolosa (che ho fatto benedire), spero che la accetti comunque. 
Sono portata a credere che il Signore, oltre a volermi mettere alla prova, desidera che mi prenda cura dell’anima di questo ragazzo. 
Vi posso chiedere di pregare per la conversione di …?


Risposta del sacerdote

Carissima,
1. come hai potuto notare, con un ateo è difficile parlare di bene o di male.
Gli manca l’obiettivo ultimo: quello della santificazione.
È in ordine a questo che si comprende ciò che porta a Dio e ciò che porta da un’altra parte.

2. La santificazione è quell’obiettivo che aiuta a comprendere anche da un punto di vista puramente razionale che é sbagliato a concedersi sessualmente a chi non ha ancora pattuito con consenso coniugale di essere marito o moglie.

3. Perché “svendere” la verginità ad uno che è privo di valori morali e che sotto quest’aspetto è inaffidabile?
Conserva pertanto la tua verginità come segno della tua purezza e della tua fedeltà e come dono preziosissimo da consegnare al tuo sposo per il giorno delle nozze.

4. Se questo ragazzo un giorno diventasse tuo sposo, sarebbe orgoglioso di te nel giorno delle nozze.
Potrà dire: ho le prove che su questa sposa posso contare.

5. Tieni presente questo: quando manca la prospettiva di Dio e della vita eterna, come ricorda San Paolo, conviene mangiare, bere e darsi al divertimento! (1 Cor 15,32).
Questo è il motivo delle prime divergenze che possono nascere con chi è ateo.
Senza dire che non di rado si diventa atei a causa di una vita morale che ha impedito alla mente di rimanere pura e di scorgere la presenza di Dio.

6. Mi dici che hai colto dei segni che con questo ragazzo puoi fare un buon cammino.
Me lo auguro.
Non si può disperare che questo ragazzo cambi e che si converta.

7. Ma tu sii sempre ferma nel non concederti e nel non commettere atti impuri.
Solo nel matrimonio questi atti, compiuti secondo Dio, hanno il loro pieno significato.
Prima sono una bugia e non aiutano ad acquisire quelle virtù (autodominio e fedeltà) che sono così preziose non solo per dei fidanzati ma anche e soprattutto per la vita degli sposi.

8. Se questo ragazzo ti ama e ha buone intenzioni, ai tuoi dinieghi di commettere delle impurità si adatterà e comincerà ad imparare a resistere alla concupiscenza. Comincerà a stimarti, ad aver più fiducia in te, a contare su di te.

9. Il pensiero di dargli una medaglietta miracolosa perché la porti con sé è bello. Se l’accetta, potrebbe essere molto fruttuoso, come è dimostrato dalla storia di molti.

10. Prima però ti consiglierei di iniziare a pregare con lui.
Portalo davanti ad un altare o ad un’immagine di Maria.
Digli che la Madonna è “la madre del bell’amore e del timore (cioè del rispetto vicendevole), della conoscenza e della santa speranza” (Sir 24,18).
Digli che è bello in ogni caso affidarsi alla “madre del bell’amore e del timore, della conoscenza e della santa speranza”.
Se ti ama, anche lui desidera che il vostro amore diventi bello, pieno di rispetto e di conoscenza di tutto ciò che giova al vostro amore.
Pertanto dì insieme con lui davanti all’altare o all’immagine di Maria un “Ave Maria”, per continuare poi a dirne più di una, fino a sentire che la preghiera del Santo Rosario non solo vi unisce maggiormente a Dio, ma vi incatena tra di voi con un amore santo e indissolubile.

Molto volentieri pregherò per lui perché al più presto possa aprire il suo cuore al Signore e scoprire che il Signore gli vuole togliere solo ciò e tutto ciò che gli impedisce di essere colmato di ogni bene e di ogni felicità.
Insieme con lui ricorderò anche te e ambedue vi benedico.
Padre Angelo