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Quesito
Buon giorno padre,
ho incontrato il sito per puro ” caso” e ne sono rimasto molto colpito, leggendo svariate domande e relative risposte. Ne sono rimasto molto edificato.
Vado dritto alla domanda.
Ha senso, teologicamente parlando, dire che la Santissima Trinità, è “cambiata” dal momento che Gesù, risorto da morte ha “portato” la Sua carne gloriosa in Cielo e si è presentato così al Padre?
Ho sentito questa affermazione e desidero un chiarimento.
Grazie.
Franco
Risposta del sacerdote
Caro Franco,
1. Dio è assolutamente immutabile.
La sola possibilità di mutare sta dire che Dio potrebbe assumere una perfezione che ancora non ha.
Ma se così fosse, non sarebbe più Dio.
2. Scrive San Tommaso: “Tutto ciò che si muove, acquista qualcosa in forza del suo movimento e arriva a ciò cui prima non giungeva. Ora Dio, essendo infinito e racchiudendo in se stesso in modo perfetto e universale la pienezza di tutto l’essere, nulla può acquisire, né estendersi a cosa a cui prima non giungesse; in nessun modo quindi a lui conviene il movimento.
Ecco perché, anche tra gli antichi, alcuni, quasi costretti dalla stessa verità, affermarono l’immutabilità del primo principio” (Somma teologica, I, 9, 1).
3. San Tommaso dice anche che “è solo Dio del tutto immutabile: ogni creatura, invece, è in qualche modo mutevole” (Ib., I, 9, 2). E fa sua l’affermazione di Sant’Agostino: “Solo Dio è immutabile; tutte le cose che ha creato, essendo dal nulla, sono invece mutevoli” (De natura boni 1).
4. Infatti “a Dio, primo agente, che è atto puro, non si può attribuire l’azione per giungere al possesso di un fine; perché egli mira soltanto a comunicare la propria perfezione, che è la sua stessa bontà” (Somma teologica, I, 44, 4).
“Agire per indigenza non si addice che a un essere imperfetto, il quale è portato a porre attivamente il proprio atto e a subirlo (come un perfezionamento di se stesso).
Ma tutto ciò in Dio va escluso. Per conseguenza egli soltanto è massimamente liberale, perché non agisce per propria utilità, ma solo per la sua bontà” (Ib., ad 1).
E ancora: “Dio non ha prodotto le creature per qualche bisogno né per qualche altra causa estrinseca, ma per amore della sua bontà” (Ib., I, 32, 1, ad 3).
5. Passando all’incarnazione di Dio e anche all’assunzione definitiva di un corpo glorioso da parte di Cristo, san Tommaso scrive: “Niente può essere aggiunto alla persona divina, essendo essa infinita. Perciò San Cirillo dice nell’Epistola Sinodale del Concilio Efesino: “Non intendiamo l’unione a modo di addizione” (epistola 17).
Come anche nell’unione dell’uomo con Dio mediante la grazia d’adozione non si aggiunge qualcosa a Dio, bensì ciò che è divino viene elargito all’uomo. Non è dunque Dio ma l’uomo che si perfeziona” (Somma teologica, III, 3, 1, ad1).
6. Nel nostro caso è l’umanità di Cristo che muta e viene perfezionata perché viene glorificata.
Augurandoti ogni bene, ti benedico e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo