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Quesito

Carissimo Padre Angelo
sono di nuovo qui a disturbarla. Se la sua pazienza è finita mi perdoni.
Sto leggendo (per la 3 volta e credo ultima) tutta la Bibbia. Una pagina alla sera, sono al libro di Giosuè.
Ebbene quello che mi fa pensare e ricorrere al Suo aiuto è questo atteggiamento guerriero che appare nel libro, sembra la guerra santa degli islamici.
Si parla tranquillamente di sterminio! sterminare tutti, bimbi compresi. C’è da indignarsi e inorridire se poi si legge che gli ordini di sterminio sono dati da Dio in Persona.
Questa cosa non mi va giù! Il Dio in cui io credo è un Dio d’amore, un Dio che ci ama talmente da venire giu Lui sulla terra. Soffrire e  morire inchiodato sulla croce per i nostri peccati, un Dio talmente pieno d’amore che Dice che la Sua misericordia è un burrone incolmabile senza fine.
Come si può allora coniugare il tutto? E’ vero il Dio ebraico? (non credo), ma se non è vero  quello che è scritto sul libro di Giosuè non è ispirato da Dio? o almeno ne è stato travisato il messaggio?
Mi aiuti Lei Padre, questo è veramente un argomento molto delicato a cui non so dare una linea logica.
La ricordo nelle mie preghiere.
Mauro


Risposta del sacerdote

Caro Mauro,
1. non puoi leggere l’Antico Testamento con la mentalità del Nuovo, come se la rivelazione non fosse stata progressiva.

2. Il tema delle guerre e degli eccidi va letto alla luce di Gn 9,6 dove viene stabilita la legge del taglione, che è propria dell’Antico Testamento ed è tipica di una società non ancora organizzata come la società nomade e dove la giustizia veniva fatta dai singoli.
Era impensabile a quei tempi una società di diritto come è la nostra!
In Gn 9,6 Dio dice: “Chi sparge il sangue dell’uomo dall’uomo il suo sangue sarà sparso, perché ad immagine di Dio Egli ha fatto l’uomo”.
La Bibbia di Gerusalemme commenta: “Ogni sangue appartiene a Dio, ma eminentemente il sangue dell’uomo fatto a sua immagine. Dio lo vendicherà e delega a quest’effetto l’uomo stesso”.

3. Le guerre nell’Antico Testamento sono interpretate come un castigo inflitto da Dio a determinate popolazioni a causa di gravi perversioni.
La Bibbia di Gerusalemme dice che il cannibalismo era praticato da alcuni popoli antichi (cfr. nota a Sap 12,5).
Leggiamo infatti in Sap 12,3-7: “Tu odiavi gli antichi abitanti della tua terra santa, perché compivano delitti ripugnanti, pratiche di magia e riti sacrileghi. Questi spietati uccisori dei loro figli, divoratori di viscere in banchetti di carne umana, iniziati in orgiastici riti, genitori carnefici di vite indifese, tu li hai voluti distruggere per mano nei nostri antenati, perché ricevesse una degna colonia di figli di Dio la regione da te stimata più di ogni altra” (Sap 12,3-7).
Allora lo sterminio che Dio comanda rientra in “una specie di taglione divino” (Cfr. nota della Bibbia di Gerusalemme a Sap 11,4-14).
E in realtà il testo sacro dice: “Perché capissero che con quelle stesse cose per cui uno pecca, con esse è poi castigato” (“per quae peccavit, per haec et torquetur”, Sap 11,16).
Il tema del contrappasso è ripreso diverse volte nella sacra Scrittura, dove ad esempio si afferma: “Quanti vissero ingiustamente con stoltezza tu li hai tormentati con i loro stessi abomini” (Sap 12,23 e anche 16,1 e 18,4).

Mi auguro che adesso sia tutto più chiaro e che tu possa continuare a leggere per molte altre volte tutta la Bibbia da cima a fondo.
Ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo