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Quesito

Come si fa a riparare al peccato dell’aborto.
Mi sono confessata ma mi sento sempre colpevole.
Cosa posso fare?
Grazie!


Risposta del sacerdote

Carissima,
1. purtroppo non si riuscirà mai ad eliminare il senso di colpa che segue l’aborto.
Dall’esperienza acquisita in confessione posso dire che questo senso di colpa accompagna per tutta la vita. È una cosa tristissima.
Tuttavia questo senso di colpa non deve mettere in discussione il perdono ricevuto da Dio mediante la confessione sacramentale.

2. Giovanni Paolo II per rimediare a quanto si è fatto suggerisce quattro cose.
La prima è la confessione.
Scrive nell’enciclica Evangelium vitae: “Un pensiero speciale vorrei riservare a voi, donne che avete fatto ricorso all’aborto.
La Chiesa sa quanti condizionamenti possono aver influito sulla vostra decisione, e non dubita che in molti casi s’è trattato d’una decisione sofferta, forse drammatica.
Probabilmente la ferita nel vostro animo non si è ancor rimarginata. In realtà, quanto è avvenuto è stato e rimane profondamente ingiusto.
Non lasciatevi prendere, però, dallo scoraggiamento e non abbandonate la speranza. Sappiate comprendere, piuttosto, ciò che si è verificato e interpretatelo nella sua verità. Se ancora non l’avete fatto, apritevi con umiltà e fiducia al pentimento: il Padre di ogni misericordia vi aspetta per offrirvi il suo perdono e la sua pace nel sacramento della Riconciliazione.
Allo stesso Padre e alla sua misericordia potete affidare con speranza il vostro bambino” (EV 99).
Nella prima traduzione italiana di quest’ultima frase si leggeva: “Vi accorgerete che nulla è perduto e potrete chiedere perdono anche al vostro bambino, che ora vive nel Signore”. Così sull’Osservatore Romano e anche su alcune riviste come la Traccia e la Civiltà Cattolica.

3. La seconda è: “Aiutate dal consiglio e dalla vicinanza di persone amiche e competenti, potrete essere con la vostra sofferta testimonianza tra i più eloquenti difensori del diritto di tutti alla vita” (EV 99).
Per coloro che hanno intenzione di abortire niente è più eloquente che la testimonianza diretta della sofferenza permanente delle donne che hanno abortito.
Una simile testimonianza dovrebbe essere sufficiente per dissuadere tutti.

4. La terza è l’impegno per la vita in tutte le sue forme: “Attraverso il vostro impegno per la vita, coronato eventualmente dalla nascita di nuove creature ed esercitato con l’accoglienza e l’attenzione verso chi è più bisognoso di vicinanza, sarete artefici di un nuovo modo di guardare alla vita dell’uomo” (EV 99).

5. La quarta consiste nell’essere le prime persone che si impegnano in una grande preghiera per la vita.
Giovanni Paolo II la chiede a tutti.
Ma le persone coinvolte nell’aborto dovrebbero sentirla come un bisogno personale.
Scrive: “Con questa certezza nel cuore, e mosso da accorata sollecitudine per le sorti di ogni uomo e donna, ripeto oggi a tutti quanto ho detto alle famiglie impegnate nei loro difficili compiti fra le insidie che le minacciano: è urgente una grande preghiera per la vita, che attraversi il mondo intero.
Con iniziative straordinarie e nella preghiera abituale, da ogni comunità cristiana, da ogni gruppo o associazione, da ogni famiglia e dal cuore di ogni credente, si elevi una supplica appassionata a Dio, Creatore e amante della vita.
Gesù stesso ci ha mostrato col suo esempio che preghiera e digiuno sono le armi principali e più efficaci contro le forze del male (cf. Mt 4,1-11) e ha insegnato ai suoi discepoli che alcuni demoni non si scacciano se non in questo modo (cf. Mc 9,29)” (EV 100).
Puoi dunque impegnarti a recitare il Santo Rosario quotidianamente o anche la coroncina della divina Misericordia perché coloro che sono tentati dall’aborto si fermino prima del tempo.

6. Conclude Giovanni Paolo II: “Ritroviamo, dunque, l’umiltà e il coraggio di pregare e digiunare, per ottenere che la forza che viene dall’Alto faccia crollare i muri di inganni e di menzogne, che nascondono agli occhi di tanti nostri fratelli e sorelle la natura perversa di comportamenti e di leggi ostili alla vita, e apra i loro cuori a propositi e intenti ispirati alla civiltà della vita e dell’amore” (EV 100).

Ti sono vicino con la mia preghiera e con la preghiera di tanti altri che pregano per chi è tentato di abortire e per chi ha abortito.
Ti benedico, insieme al tuo bambino.
Padre Angelo