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Quesito
Buongiorno Padre Angelo,
Le volevo chiedere come mai nell’episodio di Gedeone contro i Madianiti Dio sceglie i 300 uomini che hanno bevuto con la mano e non leccando l’acqua in ginocchio.
Leggendo una bibbia per bambini ai miei figli mi è stata fatta questa domanda, ho risposto che mi sarei informata.
La ringrazio tanto,
Margherita
Risposta del sacerdote
Cara Margherita,
1. A beneficio dei nostri visitatori ecco il passo del libro dei Giudici al quale hai fatto riferimento:
“Il Signore disse a Gedeone: «La gente che è con te è troppo numerosa, perché io consegni Madian nelle sue mani; Israele potrebbe vantarsi dinanzi a me e dire: «La mia mano mi ha salvato».
Ora annuncia alla gente: «Chiunque ha paura e trema, torni indietro e fugga dal monte di Gàlaad»». Tornarono indietro ventiduemila uomini tra quella gente e ne rimasero diecimila.
Il Signore disse a Gedeone: «La gente è ancora troppo numerosa; falli scendere all’acqua e te li metterò alla prova. Quello del quale ti dirò: «Costui venga con te», verrà; e quello del quale ti dirò: «Costui non venga con te», non verrà».
Gedeone fece dunque scendere la gente all’acqua e il Signore gli disse: «Quanti lambiranno l’acqua con la lingua, come la lambisce il cane, li porrai da una parte; quanti, invece, per bere, si metteranno in ginocchio, li porrai dall’altra».
Il numero di quelli che lambirono l’acqua portandosela alla bocca con la mano, fu di trecento uomini; tutto il resto della gente si mise in ginocchio per bere l’acqua.
Allora il Signore disse a Gedeone: «Con questi trecento uomini che hanno lambito l’acqua, io vi salverò e consegnerò i Madianiti nelle tue mani. Tutto il resto della gente se ne vada, ognuno a casa sua»” (Gdc 7,2-7).
2. Il significato generale di questo evento è il seguente: “La vittoria contro i madianiti non deve essere attribuita alla forza militare di Israele; è una guerra santa, nella quale è Dio che dà la vittoria” (cfr. Bibbia di Gerusalemme, Gdc 7,1-9).
3. I fatti andarono così: Israele era continuamente saccheggiato dai madianiti, i quali facevano frequenti e crudeli razzie di ogni bene. Da queste continue razzie Israele non era più in grado di difendersi.
4. Purtroppo quello era un tempo in cui Israele aveva abbandonato Dio, costruendo dappertutto altari a Baal, un dio pagano.
Proprio per questo Jahwè aveva lasciato Israele in mano ai suoi aguzzini perché si pentissero e facessero ritorno a lui.
Anche il padre di Gedeone, aveva edificato un altare a Baal, sebbene non gli prestasse molto culto.
5. Gedeone era amareggiato per quel che vedeva e di notte distrusse l’altare di Baal che suo padre aveva eretto e ne costruì uno per Jahwè e subito su di esso offrì un olocausto.
Quando i compaesani vennero a sapere quello che Gedeone aveva fatto, ne furono profondamente sdegnati e volevano metterlo a morte.
Ma Joas, suo padre, benché proprietario dell’altare, protesse il figlio e disse: “«Volete difendere voi la causa di Baal e venirgli in aiuto? (…). Se è davvero un dio, difenda da sé la sua causa, per il fatto che hanno demolito il suo altare».
Perciò in quel giorno Gedeone fu chiamato Ierub-Baal, perché si disse: «Baal difenda la sua causa contro di lui, perché egli ha demolito il suo altare»” (Gdc 6,31-32).
6. L’azione audace di Gedeone, accompagnata dal fatto che rimase immune dalla vendetta di Baal mentre tutti se l’attendevano, gli conferì autorevolezza e fece ricordare agli israeliti gli antichi portenti che Dio aveva compiuto con i loro padri.
Gedeone allora prese 32.000 uomini per muoversi contro i madianiti, forti di un esercito di 135.000 uomini (cfr. Gdc 8,10).
Ma Dio disse a Gedeone che 32.000 uomini erano troppi.
Questi allora disse ai suoi che i paurosi si ritirassero.
Ne rimase un terzo, ma Dio disse a Gedeone che erano ancora troppi e che rimanessero con lui solo quelli che, scesi al torrente, invece di sdraiarsi a terra e accostare la bocca all’acqua, l’avessero presa con il cavo della mano come fanno i cani.
Ebbene, quelli che fecero così furono 300. E con 300 uomini Gedeone affrontò i madianiti.
Dio volle servirsi di un segno di nessun valore per eliminare quell’imponente esercito e per far comprendere che la vittoria non poteva attribuirsi in nessun modo alla forza umana, ma unicamente al suo intervento.
7. La battaglia si svolse così: presi i suoi 300 uomini, Gedeone li fece avvicinare di notte a tre punti dell’accampamento nemico. Ad un certo momento, a un suo segnale, ognuno tirò fuori una fiaccola che teneva nascosta sotto la brocca, e agitandola suonava la tromba.
L’inatteso clamore e le luci apparse all’improvviso tutt’intorno fecero credere ai madianiti che gli israeliti fossero entrati nel loro accampamento e furono presi da un timore panico. L’oscurità non permetteva di distinguere l’amico dal nemico, sicché si uccisero l’un l’altro, mentre i superstiti si diedero alla fuga.
Gedeone con i suoi li inseguirono e riuscirono ad afferrare prima due principi dei madianiti e poi altri due e li uccisero.
La vittoria degli israeliti quel giorno fu grande.
8. L’insegnamento che proviene da questo fatto è molto eloquente: per riportare certe vittorie è necessario sottrarsi al male (la distruzione dell’altare di Baal) che si sta compiendo, sfuggendo così agli aguzzini nelle cui mani ci si mette con il peccato.
È necessario inoltre riprendere a camminare in maniera retta dando onore a Dio (l’offerta dell’olocausto sull’altare di Jahwè).
In questa maniera ci si apre alla sua onnipotenza salvifica, più forte di tutti i nemici, capace di sbaragliarli e di umiliarli, senza colpo ferire da parte nostra.
Augurandoti di riportare sempre simili vittorie insieme con i tuoi figli, ti benedico e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo