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Quesito
caro padre,
mi sono sempre chiesto come mai la questione del limbo dei bambini si sia risolta solo adesso.
A partire da Agostino penso a tutte quelle persone che magari avevano perso un bambino senza battezzarlo (per i più ovvi motivi) e dovevano convivere con l’idea o i sensi di colpa che il figlio fosse all’inferno o nel migliore delle ipotesi nel limbo dei bimbi (godendo una felicità naturale).
Come ha fatto la chiesa assistita dallo spirito di verità a tardare così tanto su un problema tanto pratico quanto urgente?
Luca
Risposta del sacerdote
Caro Luca
1. il problema nasce dalle parole di Gesù: “In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio” (Gv 3,5).
E da queste parole la Chiesa ha arguito l’assoluta necessità del Battesimo e della grazia per salvarsi.
Sappiamo che la Chiesa, accanto al battesimo di acqua, ha sempre tenuto nella giusta considerazione anche il battesimo di desiderio e di sangue.
Ma, a parte questo, è assolutamente necessaria la grazia per salvarsi. In paradiso non entra nulla d’impuro (Ap 21,27: Non entrerà in essa nulla d’impuro). Ora, i bambini mortisenza battesimo, hanno il peccato originale e pertanto hanno bisogno anch’essi di essere purificati.
Allora, come vengono purificati?
Inoltre il Paradiso è un bene di ordine soprannaturale. Come vi si proporzionano i bambini se non hanno ricevuto la grazia santificante? Attraverso quali vie potrebbero riceverla?
Questi sono i problemi teologici, che anche i giganti del passato non sono riusciti a risolvere.
2. Il Catechismo della Chiesa cattolica sulla necessità del Battesimo dice così: “Il Signore stesso afferma che il Battesimo è necessario per la salvezza (Gv 3,5).
Per questo ha comandato ai suoi discepoli di annunziare il Vangelo e di battezzare tutte le nazioni (Mt 28,19-20).
Il Battesimo è necessario alla salvezza per coloro ai quali è stato annunziato il Vangelo e che hanno avuto la possibilità di chiedere questo sacramento (Mc 16,16).
La Chiesa non conosce altro mezzo all’infuori del Battesimo per assicurare l’ingresso nella beatitudine eterna; perciò si guarda dal trascurare la missione ricevuta dal Signore di far rinascere «dall’acqua e dallo Spirito» tutti coloro che possono essere battezzati. Dio ha legato la salvezza al sacramento del Battesimo, tuttavia egli non è legato ai suoi sacramenti” (CCC 1257).
3. Sulla salvezza dei bambini morti senza battesimo il medesimo Catechismo dice: “Quanto ai bambini morti senza Battesimo, la Chiesa non può che affidarli alla misericordia di Dio, come appunto fa nel rito dei funerali per loro. Infatti, la grande misericordia di Dio che vuole salvi tutti gli uomini (1Tm 2,4) e la tenerezza di Gesù verso i bambini, che gli ha fatto dire: «Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite» (Mc 10,14), ci consentono di sperare che vi sia una via di salvezza per i bambini morti senza Battesimo. Tanto più pressante è perciò l’invito della Chiesa a non impedire che i bambini vengano a Cristo mediante il dono del santo Battesimo” (CCC 1261).
La commissione teologica internazionale, da quanto ho appreso dalle agenzie, non è andata più in là.
4. Io, poi, non sarei così sicuro di asserire che la Chiesa su questo punto abbia creato sensi di colpa. Intanto perché il pensiero di sant’Agostino non ha mai fatto breccia.
In secondo luogo perché la Chiesa, sapendo che i bambini morti senza il Battesimo non possono andare all’inferno e che per entrare in paradiso è necessaria la grazia, ha ipotizzato il limbo, in analogia con il limbo dei patriarchi.
Questo verbo “ha ipotizzato” dice tutto, perché ipotizzando la Chiesa dichiarava di non essere certa. Tutto qui, caro Luca.
Ma bisogna fare attenzione alla grossolanità con cui molti, soprattutto sui giornali, toccano questo argomento: non prendono minimamente in considerazione le parole di Gesù e l’assoluta necessità della grazia per salvarsi.
5. Tu domandi anche “come ha fatto la chiesa assistita dallo spirito di verità a tardare così tanto su un problema tanto pratico quanto urgente”.
Mi auguro anzitutto che tu abbia capito la posta in gioco.
In secondo luogo la chiesa ha sentito l’urgenza di questo problema chiedendo che i Bambini venissero battezzati entro gli otto giorni. Perché solo col Battesimo è certa della loro salvezza. Diversamente li “affida alla misericordia di Dio” e “spera che vi sia una via di salvezza anche per loro”.
Ti assicuro una preghiera e ti benedico.
Padre Angelo