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Quesito
Caro Padre Angelo,
sono una madre e una moglie, così amo definirmi anche se 4 anni fa mio marito nel giro di poco più di un mese se ne è andato e ha chiesto la separazione. Veniamo da un passato di associazionismo cattolico entrambi, abbiamo persino fondato un gruppo famiglie nella nostra parrocchia; questo epilogo è stato per me e per molti un vero fulmine a ciel sereno.
In questi anni lui ha avuto diverse relazioni; attualmente sta, molto felicemente pare, da più di un anno con una donna separata che ha conosciuto mentre era con la precedente compagna ed era ancora regolarmente sposata.
Noi abbiamo un bimbo di 10 anni.
Dopo averle brevemente chiarito il quadro vengo alla mia domanda. Secondo un’ottica cristiana come si "convive" con una situazione del genere? Che vuol dire accettarla (come mi viene detto in confessione)?
Io faccio una fatica terribile a vedere mio marito con un’altra, soprattutto quando anche nostro figlio è con loro. Non so bene neppure cosa devo dire a lui: non voglio mettere in cattiva luce suo padre, ma vorrei gli fosse chiaro che quella relazione non è giusta, non è normale, come dicono e ritengono tutti. Insomma una grande confusione e tanto tanto dolore.
Spero che lei possa aiutarmi a fare un po’ di chiarezza.
Affido anche alle sue preghiere la nostra famiglia e la speranza seppur sempre più debole di una possibile riunione.
Grazie infinite.
Risposta del sacerdote
Carissima,
1. il vostro matrimonio è partito bene.
Ma, per stare al Vangelo di oggi, il demonio nel frattempo è venuto a seminare la zizzania.
Talvolta, anche nel fare il bene ci si sente troppo sicuri. Mentre il Signore ci ha detto di essere prudenti (vigilanti) come i serpenti e semplici come le colombe.
2. A questo punto da parte tua che cosa puoi fare?
La prima cosa consiste nel subire questa situazione trasformandola in un atto di amore e di espiazione offerto a Dio per te stessa, per tuo marito e per tuo figlio (forse i vari sacerdoti per accettare volevano dire questo);
3. La seconda cosa: nonostante la separazione, sei chiamata ad essere testimone della fedeltà di Dio a ciascuno di noi, anche se siamo peccatori.
Come Dio è fedele a ciascuno di noi anche se noi ci allontaniamo da Lui, così anche tu sei chiamata ad essere fedele a tuo marito anche se lui è andato con altre.
4. La terza cosa: qualora ti capitasse di parlare con tuo marito, se ne viene l’occasione devi ripetergli le parole che Giovanni Battista diceva a Erode: “Non ti è lecito stare con una donna che non è tua”.
Potresti aggiungere anche quello che Santa Maria Goretti ha detto a chi la stava tentando: è un peccato, vai all’inferno.
5. Intanto continua a pregare e anche far celebrare Messe per la riunificazione della tua famiglia.
6. Non parlare mai male di tuo marito, neanche con tuo figlio.
Se qualcuno ne parla male per consolarti, tu dirai: c’è bisogno di preghiere!
7. Tuo marito è l’uomo che ti Dio ha affidato perché tu lo custodisca e lo porti in salvo per la vita eterna.
L’affidato a te. Rimarrà sempre tuo.
Per questo non potrà mai essere di un’altra donna in maniera vera.
Ti assicuro il mio impegno nella preghiera a partire dalla Messa che tra breve celebrerò.
Ti benedico e con te benedico tuo figlio e tuo marito.
Padre Angelo