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Quesito

Caro Padre Angelo, 
Ho letto l’articolo in cui lei risponde al quesito sull’esistenza degli Angeli.
Per mio conto sono molto devoto ai nostri Amici e Custodi che meritano ogni rispetto e considerazione. 
Mi chiedevo però poi, alla luce della sua risposta, come debbano essere considerati i fedeli, credenti e praticanti, talvolta religiosi e perfino sacerdoti che proprio non credono alla loro esistenza. 
Mi chiedevo infatti se, essendo l’esistenza degli Angeli un articolo di fede, presente, anche se implicitamente, nel testo stesso della nostra professione di fede, coloro che invece non credono nella loro esistenza debbano essere considerati a tutti gli effetti degli eretici. 
Che io sappia – magari mi sbaglio – non esiste alcun anatema nei confronti di chi non crede agli Angeli.  D’altronde non so neppure se per essere considerato eretico un fedele debba aderire a convincimenti che sono sotto anatema o scomunica.
In sintesi: chi non crede negli Angeli è eretico? E se è eretico è anche scomunicato? E che rapporto c’è tra eresia e anatema?
La ringrazio di cuore per l’attenzione e per il servizio che svolge.
Andrea


Risposta del sacerdote

Caro Andrea,
1. è dogma di fede l’esistenza degli angeli.
Lo dichiara il Concilio lateranense IV quando dice: “Crediamo fermamente e confessiamo apertamente che Dio è l’unico principio dell’universo creatore di tutte le cose visibili e invisibili, spirituali e materiali, che con la sua forza onnipotente fin dal principio del tempo creò dal nulla l’uno e l’altro ordine di creature: quello spirituale e quello materiale, cioè gli angeli e il mondo terrestre, e poi l’uomo quasi partecipe dell’uno e dell’altro, composto di anima e di corpo” (DS 800).
Questa medesima dottrina è ripresa pari pari dal concilio Vaticano I (DS 3002).
Ugualmente il santo Papa Paolo VI il 30 giugno 1968 nella proclamazione del Credo del popolo di Dio riafferma: “Noi crediamo in un solo Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo, creatore delle cose visibili, come questo mondo ove trascorre la nostra vita fuggevole, delle cose invisibili quali sono i puri spiriti, chiamati altresì angeli (cfr. DS 3002), e Creatore in ciascun uomo dell’anima spirituale e immortale”.

2. Il nome di Angelo designa la funzione. Angelo significa messaggero.
Quello di Spirito disegna invece la natura. Gli angeli sono puri spiriti, senza alcuna materialità.

3. L’esistenza degli angeli è attestata fin dall’inizio della creazione. Dei cherubini vengono preposti come custodi del paradiso terrestre (Gn 3,24).
Furono angeli quelli che apparvero ad Abramo (Gn 18).
Un angelo fermò Abramo quando stava per immolare il figlio Isacco (Gn 22).
Giacobbe vide angeli che salivano e scendevano nella scala che congiungeva la terra con il cielo (Gn 28,12).
Nell’Esodo Dio dice a Israele: “Ecco, io mando un angelo davanti a te per custodirti sul cammino e per farti entrare nel luogo che ho preparato. Abbi rispetto della sua presenza, da’ ascolto alla sua voce e non ribellarti a lui; egli infatti non perdonerebbe la vostra trasgressione, perché il mio nome è in lui” (Es 23,20-21).

4. Anche nel Nuovo Testamento l’esistenza degli angeli è fortemente attestata.
La Natività di Gesù è accompagnata dall’annuncio dell’angelo a Maria, dall’apparizione dell’angelo a Giuseppe nel sogno, dall’annuncio di un angelo ai pastori, dalla comparsa delle schiere celesti che cantano: gloria Dio nell’alto dei cieli…

5. Il Catechismo della Chiesa Cattolica dice che “l’esistenza degli esseri spirituali, incorporei, che la Sacra Scrittura chiama abitualmente angeli, è una verità di fede. La testimonianza della Scrittura è tanto chiara quanto l’unanimità della Tradizione” (CCC 328).
Verità di fede è la stessa cosa che dogma di fede.

6. “In quanto creature puramente spirituali, essi hanno intelligenza e volontà: sono creature personali e immortali. Superano in perfezione tutte le creature visibili. Lo testimonia il fulgore della loro gloria” (CCC 330).

7. Infine il Catechismo della Chiesa Cattolica ricorda che “dall’infanzia fino all’ora della morte la vita umana è circondata dalla protezione degli angeli e dalla loro intercessione.
Ogni fedele ha al proprio fianco un angelo come protettore e pastore, per condurlo alla vita. Fin da quaggiù, la vita cristiana partecipa nella fede alla beata comunità degli angeli e degli uomini, uniti in Dio” (CCC 336).
Questa affermazione non è dogma di fede, ma è sentenza certa in teologia.

8. Pertanto chi nega l’esistenza degli angeli dice un’eresia.
Tuttavia per essere considerato eretico, nella disciplina della Chiesa si afferma che deve essere “eretico formale”. Ciò sottintende che sia stato ripreso dall’autorità della Chiesa e nonostante questo richiamo pertinacemente continui nel suo errore.
In questo caso non diventa soltanto eretico ma anche anatema, cioè scomunicato.

Con l’augurio di essere sempre in comunione con gli angeli, in particolare con il tuo angelo custode, ti benedico e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo