Questo articolo è disponibile anche in: Italiano

Quesito

Caro padre,
potrebbe spiegarmi i versetti 15-16 del cap. 3 dell’Apocalisse? Cosa intende “tu non sei né freddo né caldo……. Cosi, perché sei tiepido….. io ti vomiterò dalla mia bocca.
In che modo si è tiepidi? 
Grazie padre, che Dio la benedica. 


Risposta del sacerdote

Carissima,
1. ecco la spiegazione che ne dà il biblista Marco Sales, domenicano e maestro del sacro palazzo e cioè teologo della casa pontificia:
Essere freddo nell’ordine spirituale equivale a essere nello stato di colpa grave.
Essere caldo significa ardere di amore di Dio ed essere pieno di fervore.
Essere tiepido equivale a vivere nel languore e nella pigrizia spirituale, per cui da una parte si vuole vivere santamente e fuggire il peccato, ma dall’altra si teme la fatica della virtù e si manca di risoluzione e di generosità nel combattere i vizi. Questo stato, congiunto con una falsa tranquillità di coscienza e con l’ingratitudine verso Dio e l’abuso delle sue grazie è sommamente pericoloso, e l’anima che ne è vittima cade facilmente in un mortale letargo, da cui non si lascia scuotere né da promesse né da minacce.
A tale stato è talvolta preferibile lo stato di freddezza, non già nel senso che lo stato di freddezza non sia assolutamente peggiore, ma nel senso che talvolta l’anima risorge con minor difficoltà dallo stato di freddezza che non da quello di tiepidezza, per cui talora è più facile convertire un gran peccatore che scuotere un’anima tiepida dal suo torpore.
Tale stato provoca non solo lo sdegno, ma anche il disgusto di Dio, il quale perciò si dispone a rigettare interamente da sé l’anima tiepida”.

2. Un altro biblista, Alfred Wikenhauser, dice che Cristo rimprovera la Chiesa di Laodicea come tiepida perché è “vittima dello spirito mondano e dell’indifferenza. 
Essa non è caduta in gravi colpe, non ha ripudiato Cristo (quindi non è fredda), ma pure le manca quello spirito di gioiosa donazione, l’entusiasmo e la fedele adesione, che la renderebbero calda.
Perciò provoca Cristo a nausea, e questi minaccia di vomitarla, come si fa con l’acqua tiepida, e cioè di abbandonarla.
La condizione della comunità è pericolosa perché essa non si rende conto della povertà in cui versa, ma, sazia e contenta di se stessa, si illude che tutto vada bene.
Il suo stato di depressione religiosa è conseguenza di due circostanze: da una parte della mancanza di gravi tribolazioni e persecuzioni, che sempre hanno il potere di riscuotere gli animi, e poi anche di notevole benessere materiale” (L’Apocalisse di Giovanni, pp. 71-72).

Con l’augurio che il Signore ti trovi sempre ardente nella fede e nella carità, ti auguro ogni bene, ti benedico e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo