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Quesito

Buongiorno padre Angelo!
Sono un seminarista diocesano, al terzo anno di Teologia.
Volevo chiederle un chiarimento: cosa significa e che valore ha una consacrazione potremmo dire "quotidiana", ad esempio al Preziosissimo Sangue di Gesù? Quali impegni comporta, oltre ad un rinnovo continuo delle promesse battesimali?
Purtroppo sono cose di cui spesso non si parla molto, e mi sento poco lucido e informato su questo tema.
La ringrazio molto, e mi ricordo di lei nella preghiera.
Dio la benedica nel suo servizio.


Risposta del sacerdote

Carissimo,
1. consacrarsi significa sottrarsi all’uso profano per dedicare tutta la propria vita al culto di Dio.
Il cristiano viene consacrato a tal fine mediante il battesimo. Da quel momento si impegna a vivere in modo che tutta la sua vita sia “un sacrificio vivente, santo e gradito a Dio” (Rm 12,1).
Questo non richiede che ad ogni momento si rinnovi tale consacrazione. Sarebbe impossibile. Ma che si abbia la volontà di vivere così.
E in forza di questa volontà, rinnovata spesso, si acquisisca una mentalità per la quale costantemente ci si offre a Dio in “culto spirituale” (Rm 12,1).

2. A tal fine certamente vi è la rinnovazione delle promesse battesimali, che la Chiesa chiede di fare all’inizio dell’anno e nella Veglia pasquale.
Molti però e lodevolmente rinnovano questa volontà con una preghiera recitata all’inizio della giornata: “Ti adoro, mio Dio, e ti amo con tutto il cuore. Ti ringrazio di avermi creato, fatto cristiano e conservato in questa notte. Ti offro le azioni della giornata, fà che siano tutte secondo la tua santa volontà per la maggior tua gloria. Preservami dal peccato e da ogni male. La tua grazia sia sempre con me e con tutti i miei cari. Amen”.

3. Oltre a questa consacrazione generale della propria vita sono utili ulteriori consacrazioni, che non sostituiscono la consacrazione battesimale, ma si radicano in essa e hanno lo scopo di farcela vivere secondo un taglio particolare.
È particolarmente nota ad esempio la consacrazione alla Madonna, per la quale si accoglie Maria nella propria vita secondo l’indicazione data da Gesù sulla croce e ci si affida a Lei perché passi le nostre preghiere e le nostre azioni attraverso il Suo Cuore e le offra al Signore.
Questa consacrazione viene di fatto rinnovata, anche senza pensarci nella recita del Santo Rosario, nel quale si riflette sulla vita di Gesù dal punto di vista di Maria, lo si ringrazia per l’evento meditato col cuore di Maria, si domandano grazie in virtù dei suoi meriti con la preghiera di Maria.

4. Nella fattispecie mi domandi che cosa significhi consacrarsi al preziosissimo Sangue di Nostro Signore.
Il Sangue di Cristo ci rimanda a due momenti centrali della Sacra Scrittura.
Quando Israele uscì dall’Egitto, in quella notte gli israeliti dovevano tingere le proprie abitazioni con il Sangue dell’Agnello.
In virtù del sangue di quell’animale, che però era prefigurazione del Sangue di Cristo, gli ebrei furono liberati dall’Angelo sterminatore.
Ebbene il Sangue di Cristo invocato su di noi ha un potere ancora più grande. Ci libera da ogni male.

5. L’altro momento è quello del Calvario.
Qui il Sangue di Cristo bagna la terra. Quel Sangue era stato prefigurato dal sangue di Abele, che caduto per terra gridò fino al Cielo. Dio infatti disse a Caino: “La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo” (Gn 4,10).
Ebbene noi abbiamo un Sangue più eloquente e più potente di quello di Abele. Ci può ottenere tutto: ogni remissione e ogni grazia.
Per questo nella lettera agli Ebrei si legge: “Voi vi siete invece accostati… al sangue dell’aspersione dalla voce più eloquente di quello di Abele” (Eb 12,22.24).

6. Allora consacrarsi al preziosissimo Sangue del Signore significa  offrire tutte le nostre azioni e le nostre preghiere a lode di quel Sangue divino, perché ci liberi, ci purifichi, ci santifichi e sia come per noi e per tutta la Chiesa come un fiume che irriga, che feconda e che adorna di alberi che producono continuamente frutti di ogni specie.

7. Perché questa consacrazione incida nella nostra vita si può recitare quotidianamente la seguente preghiera: Eterno Padre, io ti offro per le mani purissime di Maria il Sangue che Gesù sparse con amore nella passione e ogni giorno offre nel sacrificio eucaristico.
Unisco le preghiere, le azioni e le sofferenze mie di questo giorno secondo le intenzioni della Vittima Divina, in espiazione dei miei peccati, per la conversione dei peccatori, per le Anime del purgatorio e per i bisogni della santa Chiesa. In particolare te l’offro secondo le intenzioni del Sommo Pontefice.

8. Oppure impegnandosi a recitare spesso durante la giornata la seguente giaculatoria: Eterno Padre, io ti offro il Sangue preziosissimo di Gesù Cristo in espiazione dei miei peccati,  per i bisogni della santa Madre Chiesa e per la salvezza delle anime.
Oppure si può includere l’offerta al preziosissimo Sangue anche nella preghiera che si ripete ad ogni decade nella Coroncina della divina Misericordia: “Eterno Padre, io Ti offro il Corpo e il Sangue, l’Anima e la Divinità del Tuo dilettissimo Figlio e Nostro Signore Gesù Cristo in espiazione dei nostri peccati e di quelli del mondo intero”.

9. Come vedi, vale la pena attuare all’interno della consacrazione battesimale altre consacrazioni che ci radichino sempre più nella volontà di offrire tutta la nostra vita al Signore come Lui ha offerto tutta la sua per noi.

Ti auguro ogni bene per il cammino che stai compiendo verso il sacerdozio.
Ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo