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Quesito
Salve,
vorrei una vostra opinione sulla “lettera di Barnaba”.
Sto facendo delle ricerche sul Nuovo testamento per capire di più la sacra scrittura.
Grazie
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. la lettera di Barnaba non è stata scritta dall’omonimo compagno nella predicazione di San Paolo, ma da un altro autore, il quale peraltro in nessun passo rivela il proprio nome di Barnaba e non rivendica affatto un’origine apostolica.
In genere la si fa risalire all’anno 130 circa dell’attuale era perché sembra che vi sia un accenno alla costruzione del tempio dedicato a Giove da parte dell’imperatore Adriano sul posto dell’antico tempio in Gerusalemme.
2. La lettera di Barnaba non appartiene al canone dei libri ispirati, e pertanto alla sacra scrittura, anche se qualcuno come Clemente alessandrino e Origene l’abbiano affermato.
Per San Girolamo si tratta chiaramente di un libro apocrifo.
Più che una lettera o epistola, di cui ha il nome, è di fatto una trattazione teologica sul significato dell’Antico Testamento.
3. Barnaba sostiene che gli ebrei si sono ingannati nell’interpretazione dell’Antico Testamento perché si sarebbero fermati ad una lettura materiale del testo, mentre tutte le indicazioni e le leggi che Dio aveva dato avevano essenzialmente un significato allegorico e spirituale.
Pertanto Dio non avrebbe mai chiesto sacrifici cruenti di animali, ma l’offerta del nostro cuore sotto forma di pentimento.
Dio non avrebbe chiesto la circoncisione della carne, ma quella della nostra intenzione, in modo che la nostra anima potesse dirigersi sempre verso la verità.
Dio non avrebbe richiesto che gli uomini si astenessero dalla carne degli animali impuri, ma che si rinunciasse ai peccati che questi animali simboleggiavano.
Dicevano: il maiale faceva parte degli animali proibiti, perché ci sono certi uomini che gli somigliano.
E ancora: l’aquila, il falco, l’avvoltoio e il corvo sono vietati perché rappresentano coloro che si procurano il proprio pane quotidiano con il furto e con ogni sorta di iniquità piuttosto che guadagnarselo onestamente col sudore della fronte.
4. Dicevano che gli ebrei nella loro interpretazione della legge sarebbero stati ingannati da un angelo malvagio (9,4)e che il culto ebraico somigliava all’idolatria pagana (16,2).
5. Proprio i contenuti dottrinali della lettera di Barnaba mostrano che non può essere di Barnaba apostolo perché questa lettera ripudia l’Antico Testamento e manifesta antipatia verso tutto ciò che è ebraico.
Gli insegnamenti di San Paolo, al contrario, e Barnaba era compagno la predicazione, non costituiscono un ripudio dell’Antico Testamento ma una preparazione al Nuovo.
Quello che è stato comandato e che è avvenuto nell’Antico Testamento è pedagogo a Cristo.
San Paolo afferma: “Così la Legge è stata per noi un pedagogo, fino a Cristo” (Gal 3,24).
Con l’augurio che tu possa penetrare sempre più in Cristo attraverso la comprensione delle Scritture, ti assicuro la mia preghiera e ti benedico.
Padre Angelo