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Quesito
Caro Padre Angelo,
ormai è un pò di tempo che sono vittima del vizio solitario.
Mi rendo conto di sbagliare e di perdere tempo.
Ultimamente mi sto dando un freno.
Che cosa posso fare?
Risposta del sacerdote
Carissimo,
Mi dici che ti stai dando un freno.
Io ti direi: rimuovi del tutto questo disordine dalla tua vita.
Il tuo corpo non merita di essere trattato così. In quel momento non è più Tempio santo di Dio. E lo senti in maniera molto acuta.
Il freno migliore che ti puoi dare è a livello di pensieri. Tutto parte dalla testa.
Un documento del Pontificio Consiglio per la famiglia, intitolato Sessualità umana: verità e significato, al n. 19 scrive: “La castità è energia spirituale che libera l’amore dall’egoismo e dall’aggressività”.
Merita di essere evidenziata l’affermazione per cui si dice che la castità è una energia spirituale.
Dicendo spirituale si sottolinea che non si identifica semplicemente con la pace dei sensi, ma è il risultato di un atteggiamento mentale e affettivo, mai acquisito definitivamente.
La castità dunque la si forma partendo dalla testa: da ciò che si pensa, da ciò che si fantastica, da ciò che si apprende, da ciò che si desidera. La pace dei sensi è un’altra cosa e può verificarsi per i più svariati motivi, che possono avere nulla a che fare con la virtù.
L’affermazione “energia spirituale” è certamente nuova. Ma già S. Tommaso aveva detto qualcosa di simile quando aveva asserito che “la castità ha la sua sede nell’anima, pur avendo nel corpo la sua materia”.
Non meraviglia, poi, che la castità venga definita energia, o fortezza. S. Agostino e S. Tommaso dicono che “questa virtù ha per compagna la fortezza, la quale è decisa a sopportare tutti i mali piuttosto che acconsentire al male”.
Poiché la sessualità tocca il nucleo più intimo della persona, si può ben dire che la fortezza acquisita in questo settore si estende come per cerchi concentrici anche nel resto: non è possibile essere casti e nello stesso tempo intemperanti nei cibi, nelle bevande. Non è possibile essere casti ed essere continuamente immersi nel turpiloquio. Non è possibile essere casti e nello stesso tempo incapaci di dominare se stessi.
Il Catechismo della Chiesa cattolica dice con bella espressione che “c’è un legame tra la purezza del cuore, del corpo e della fede” (CCC 2518).
Un autore spirituale la detto che questo peccato è “egoismo allo stato puro”.
C’è del vero in questa affermazione.
Ti seguo con la preghiera e ti benedico.
Padre Angelo