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Quesito

Salve padre Angelo,
avrei una domanda. Credo nella Bibbia, ma quando mi si chiede come è avvenuta la discendenza con Caino non so rispondere.
Il mio pensiero è che non bisogna a tutti i costi cercare una risposta ma affidarsi.
La ringrazio. 


Risposta del sacerdote

Carissimo,
1. il libro della Genesi non è la cronistoria delle origini del mondo.
Riferisce alcuni eventi essenziali della relazione dell’uomo con Dio, spesso sotto forma di immagine.
Altri fatti non vengono menzionati perché considerati superflui in riferimento alla storia della salvezza.
Tale è il caso della discendenza di Caino, il quale deve aver avuto una moglie.

2. Il testo sacro scrive: “Ora Caino conobbe sua moglie che concepì e partorì Enoch” (Gn 4,17).
Certo, se l’uomo ha origine da un unico ceppo (monoteismo), logica vuole che la moglie di Caino sia stata una sua sorella.

3. La Sacra Scrittura menziona solo tre figli di Adamo: Abele, Caino, Set.
Dice anche che la vita di Adamo è stata di 930 anni (cfr Gn 5,5).
È vero che questa longevità, come quella di tanti altri patriarchi, è da intendersi più come segno di benedizione divina che come preciso numero di anni.
In ogni caso però chissà quanti figli devono aver avuto!

4. A quei tempi i matrimoni tra consanguinei erano necessari e inevitabili.
Va rilevato inoltre che all’inizio non si conoscevano altre relazioni al di fuori di quelle della famiglia e l’incesto non era ancora esplicitamente proibito dalla legge divina e tantomeno da quella umana che ancora non esisteva.

5. Solo quando gli uomini si moltiplicarono si comprese che il matrimonio non unisce solo gli sposi in una sola carne, ma in qualche modo anche i figli con i loro genitori.
E si capì anche che quando due persone di ceppo diverso si sposano si arricchiscono ulteriormente perché oltre alla relazione fraterna o di sangue ne acquisiscono una nuova, al di fuori del proprio sangue. E questa nuova relazione è fonte di ricchezza sia di ordine psicologico, che morale e spirituale.

6. In seguito matrimoni incestuosi vennero proibiti tanto dalla legislazione religiosa quanto da quella civile.
E questo non solo per le tare inevitabili che spesso fluiscono da matrimoni incestuosi ma anche perché c’è qualcosa nell’affetto tra i consanguinei che inibisce sotto certi aspetti la pulsione sessuale e spinge a moltiplicare i legami di affetto fuori della famiglia.
È solo con una persona diversa sotto il profilo non solo sessuale ma anche psicologico e sentimentale che si trova il proprio perfezionamento.

7. Questo giova anche alla pace sociale perché affratella maggiormente le persone evitando che si rinchiudano in clan familiari.
Questo pericolo all’inizio dell’umanità non c’era e indubbiamente anche per questo l’incesto non veniva considerato riprovevole.

6. Ti benedico, ti ricordo nella preghiera e ti auguro ogni bene.
Padre Angelo