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Sacerdote (1231-1314)
Il Beato Giacomo Salomoni, di nobilissima famiglia veneziana, rimase assai presto orfano di padre. La madre divenne monaca e Giacomo, a 17 anni, distribuito ai poveri un cospicuo patrimonio, si fece, domenicano. Ebbe il culto della Regola, che per sessantasei anni osservò con inviolabile fedeltà.
Anima contemplativa e assetata di silenzio, ottenne, nel 1269, di passare al convento di Forlì, per vivervi sconosciuto e lontano dalla sua patria. Non ebbe il dono dell’eloquenza, ma sua cattedra fu il confessionale, dove svolse un fruttuosissimo apostolato per il quale aveva ricevuto da Dio doni veramente straordinari. Leggeva nelle anime, e per ognuna di loro le sue parole erano balsamo e vita.
Una sola preoccupazione resse a sua esistenza: ritrarre al vivo i lineamenti del Santo Padre Domenico.
Dal 1269 è a Forlì, dove rimane fino alla morte (31 maggio 1314).
Fu chiamato “padre dei poveri”, per la squisita delicatezza con la quale li accoglieva ed aiutava; “padre della patria” ed “apostolo di Forlì”.
Il suo culto venne approvato per Forlì (1526), per Venezia (1617) e per tutto l’Ordine da Gregorio XV il 22 settembre 1621, con la concessione della Messa e dell’Ufficio.
La splendida chiesa dei santi Giovanni e Paolo di Venezia, testimone della sua donazione giovanile al Signore, ne conserva gelosamente il corpo dal 1939.