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Quesito
Cari Amici domenicani,
sono una ragazza che da ormai da tempo vive all’estero. Sono una ragazza cattolica. Da 2 anni ormai mi frequento con un ragazzo pachistano, divorziato e con due bambine. Lui e’ musulmano, più per tradizione che di fatto. Crede in Dio solo, ma non e’ di quei fanatici che crede solo in Maometto e che crede che coloro che credono in un’altra religione e’ un peccatore. Mi sono innamorata di lui perché’ e davvero una persona buona, umile e la sua mente è così aperta che mi ha insegnato anche a me ad apprezzare le altre culture e tradizioni nella loro bellezza e particolarità. Perché’ siamo innamorati, ovviamente abbiamo iniziato a parlare di matrimonio. Io vorrei sposarmi in Chiesa, perché’ voglio partecipare al sacramento dell’Eucaristia. E’ una cosa per me importante e non vorrei privarmene se mi sposo con un non cristiano. Ho letto da qualche parte che posso sposarmi in Chiesa con un non cristiano se lui accetta di battezzare eventuali figli nella Chiesa Cattolica. Ne ho parlato con lui e lui e’ d’accordo, se questo mi fa felice. Ho letto poi su un sito che la Chiesa accetta il matrimonio civile se avviene tra due persone di diversa religione.
Mi può dire se questo e’ giusto e se con il rito civile posso prendere la comunione? Potrebbe dirmi se e’ vero che due persone di religione diversa possono sposarsi in Chiesa? E’ sbagliato sposarsi con una persona di diversa religione e divorziata civilmente da un’altra persona perché’ la precedente moglie aveva un altro uomo e non aveva nessuna intenzione di vivere con lui?
Aspetto un consiglio spirituale. Grazie mille.
Risposta del sacerdote
Carissima,
1. sono contento che la persona che in questo momento frequenti in vista del matrimonio accetti che i figli vengano battezzati,
Tuttavia saprai che secondo il diritto islamico se il padre è islamico, di fatto e di diritto i figli sono islamici.
Saprai che i figli dei musulmani sono musulmani per nascita.
Se cristiani lo si diventa col battesimo, islamici si è di nascita, di razza.
È pertanto necessario che lui sappia che se vengono battezzati sono a pieno diritto cristiani e non musulmani.
2. La Chiesa permette le nozze religiose (e pertanto in Chiesa) tra un cattolico ed un appartenente ad altra religione.
Di per sé, il fatto che uno dei due non sia cristiano costituisce un impedimento al matrimonio. La Chiesa tuttavia dispensa se vi è giusta causa.
Lo permette con la condizione che la parte cattolica abbia libertà di seguire la propria fede e che i figli vengano battezzati ed educati come cristiani.
3. La Chiesa riconosce come valido il matrimonio civile tra due non battezzati, perché il matrimonio è di diritto naturale, istituito da Dio creatore.
4. La Chiesa non riconosce come valido il matrimonio tra due battezzati contratto solo sotto forma civile, perché il battesimo innesta in Cristo e il cristiano è chiamato ad attingere linfa vitale anche per il suo matrimonio da Cristo sposo.
5. La Chiesa chiede per un cristiano che sposa un non cristiano la forma canonica e cioè le nozze in Chiesa.
6. Rimane tuttavia un ultimo punto: la persona che frequenti è già sposata. E il matrimonio di sua natura è indissolubile.
Qui possono sorgere delle difficoltà e bisognerà esaminare in quale maniera il suo matrimonio davanti a Dio possa considerarsi nullo.
Sebbene questa questione te l’abbia presentata per ultima, è tuttavia previa a tutto il resto.
Ti auguro con tutto il cuore di rimanere sempre con la volontà di non anteporre nulla alla possibilità che tu possa fare la Santa Comunione.
È il bene più grande che abbiamo quaggiù ed è caparra e anticipazione del bene eterno.
Ti assicuro la mia preghiera, ti saluto e ti benedico.
Padre Angelo