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La risposta viene messa in corsivo subito dopo ogni singola domanda

Gent.le Padre Angelo,
1. Oggi ormai tutti i siti hanno banner pubblicitari con foto un po’ provocanti, quando non oltre il limite del pudore, in maniera che uno va a controllare la posta, leggere una notizia e l’occhio vede necessariamente anche il resto.
Non si può dire che si tratti di pornografia (a volte sì) ma sarebbe meglio evitare del tutto certi siti o è sufficiente coprire le foto con la mano?

Se si tratta di pornografia, è necessario evitare l’accesso a determinata posta. È facile rimanerne inquinati. Ricorda il discorso del Signore sull’occhio che è di scandalo…
Come vedi, il mio server è in Davide e sotto questo aspetto sono del tutto protetto dalla pornografia.
In certe situazioni non bisogna mettervisi.

2. L’ira può essere peccato grave? Secondo il Compendio della Summa sembra di sì ma non ne ho capito bene il senso.
Provo ad anticipare: capita che parta l’arrabbiatura perché c’è sempre qualcuno che ci fa fare tardi, ci esaspera di continuo, ecc…, ma appena ce ne accorgiamo del sentimento dobbiamo fermarlo.

Per ira s’intende il sentimento che si prova di fronte ad un male che si vuole non si sopporta e si vorrebbe eliminato.
In quanto tale non sarebbe peccato. Gesù stesso ha alzato il tono quando ha parlato duramente contro gli scribi e i farisei ipocriti. Ugualmente non è stato dolcissimo quando ha cacciato fuori i venditori dal tempio. Talvolta si è indignato…
Ma si commette peccato quando si va al di là di questo e si perde il lume della ragione.
Pertanto talvolta l’ira può essere peccato grave.
Lo è quando si passa dalla parte del torto offendendo o umiliando gravemente le persone.

3. Come sono attualmente le regole per la divulgazione delle apparizioni/rivelazioni?
Quando si possono giudicare definitivamente credibili? Può un sacerdote pronunciarsi favorevolmente e promuoverne il culto quando la Chiesa non si è ancora pronunciata in maniera definitiva per esempio dicendo “la Madonna a xxx ha detto che…”?
Alcuni sostengono che dopo l’abrogazione degli art. 1399 e 2318 del CDC sotto Paolo VI ne sia permessa la libera circolazione a patto che siano aderenti alla Rivelazione.
Ma questo giudizio non è facile da dare per un laico quindi non trovo la soluzione…

Se non vi sono condanne esplicite della Chiesa e se su certe apparizioni la Chiesa non ha ancora espresso il suo giudizio definitivo, il sacerdote può pronunciarsi a favore.
Tuttavia deve sempre dire che si tratta di fede privata e che nessuno è tenuto a credervi, se non le persone alle quali è stata fatta l’apparizione.
La stessa cosa vale anche per il laico. Si tratta di fede privata e pertanto è libero di credervi o meno.

Per fede privata s’intende dare l’adesione per propria spontanea volontà come io in questo momento posso aderire a certe informazioni che tu mi dai.
Si parla invece di fede pubblica e cattolica quando per aderire a determinate verità è necessario l’intervento divino che tocchi il cuore ed elevi la mente dell’uomo perché possa aderirvi.

4. Sto facendo un promemoria dell’esame di coscienza per la confessione ma mi trovo in difficoltà con la gravità della materia soprattutto nel V, VII, VIII.
A volte nemmeno il CCC si pronuncia perché la gravità dipende dalle circostanze. Esiste qualcosa di schematico e completo?

Nel V comandamento c’è sempre materia grave, come nel sesto.
Circa invece nel 7°, nell’8° e anche nel 4° si deve valutare caso per caso.

5. Mi scusi per il papiro ma sono temi sui quali mi hanno dato diversi pareri e non ho trovato nell’archivio domande uguali.
Non le voglio mettere fretta assolutamente. Può anche inserire le singole domande nelle sezioni apposite.
Grazie infinitamente per quest’opera di misericordia spirituale che elargisce a molti.

La ricordo nella preghiera e prometto di contenermi nello scrivere. Un lettore. 26 anni.

Ti ringrazio del ricordo nella preghiera che volentieri contraccambio.
Ti saluto e ti benedico.
Padre Angelo