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Quesito

Caro p. Angelo,
sono una ragazza che vuole obbedire a Dio in tutto, con il mio fidanzato vivo le meraviglie della purezza e per questo posso dire che ci amiamo…. Solo su un punto mi trovo confusa:
alcuni dicono che, soprattutto nell’adolescenza gli uomini hanno bisogno di "sfogarsi"…. ad alcuni succede naturalmente la mattina per cui non c’è colpa, mentre altri devono masturbarsi perchè è un bisogno fisiologico, devono svuotarsi in qualche modo, perchè c’è questa produzione biologica in loro…. scusi l’argomento penoso, ma vorrei capire perché su questa questione mi si trova impreparata e il mio ragazzo ha dei dubbi, anche se per ora credo non sia mai caduto in quella tentazione che obbiettivamente è degradante….
Grazie per l’aiuto che ci da attraverso la verità.
Maria


Risposta del sacerdote

Cara Maria,
1. sono contento che tu e il tuo ragazzo viviate nella purezza.
La purezza è la condizione per poter mantenere integro il proprio amore. Soprattutto per crescere nella stima e nella fiducia vicendevole.

2. Sono contento che tu voglia obbedire a Dio in tutto.
È così che si deve fare.
È così che si deve vivere.
Il Signore fin dall’Antico Testamento ha promesso molti beni per quelli che si fidano di Lui e delle sue leggi.
Le sue leggi intendono tutelare esclusivamente il nostro bene.

3. L’Autore ispirato nei Salmi ci ricorda che è tutto nel nostro interesse fidarsi della Legge del Signore.
Senti alcune espressioni: “Quanto amo la tua legge, Signore; tutto il giorno la vado meditando. Il tuo precetto mi fa più saggio dei miei nemici, perché sempre mi accompagna. Sono più saggio di tutti i miei maestri, perché medito i tuoi insegnamenti” (Sal 119,97-99)
E anche: “Di ogni cosa perfetta ho visto il limite, ma la tua legge non ha confini” (Sal 119,96).

4. Anche l’Autore ispirato ha avuto le sue tentazioni, ma le ha vinte. Lo afferma quando dice: “Gli empi mi insidiano per rovinarmi, ma io medito i tuoi insegnamenti (Sal 119,95).
Quelli che ti dicono di cedere nella purezza, sebbene forse inconsapevolmente, di fatto ti vogliono rovinare.
Tu continua a fidarti dei Suoi insegnamenti: “sono più preziosi dell’oro, di molto oro fino, più dolci del miele e di un favo stillante” (Sal 119,11).

5. Adesso vengo a quanto ti è stato detto.
Ma ti dico subito che si tratta di una grande banalità, di un pregiudizio. Per qualcuno si tratta forse anche di una menzogna.
Ti riporto per esteso quanto ha scritto un autore su questo preciso punto:
“Per dimostrare che la masturbazione non è un’esigenza della natura, quasi un comportamento ineluttabile, ma una fase che si può superare, è importante sfatare un pregiudizio assai frequente, che cioè, specialmente negli individui di sesso maschile, esista un bisogno sessuale incoercibile. In altre parole, spesso si sostiene che il maschio deve esercitare una certa attività genitale (di tipo masturbatorio o rapporti con una ragazza) perché nel suo corpo si formerebbe una quantità di sperma superiore a quello normale che deve essere espulsa, altrimenti provocherebbe fastidio.
Si tratta di un vero pregiudizio che per il bene di tutti e per lo sviluppo equilibrato dell’individuo (e di tante ragazze che ci credono!) deve essere sfatato.
Ci viene in aiuto la struttura neurologica della sessualità.
Le gonadi non agiscono in forma autonoma ma sotto la direzione dell’ipofisi mediante l’intervento degli ormoni. È per questo che è stato detto che il primo organo sessuale è il cervello. Per cui se l’andamento fisiologico viene lasciato libero di percorrere il suo iter normale regolato dall’ipofisi, tutto funziona secondo natura. Ciò significa che non è necessario attuare interventi estrinseci. Tutto viene armonizzato dalla natura la quale, nella sua razionalità, agisce in maniera normale e regolare. Il “bisogno”, processo che esige un forzato intervento esterno per sostituire o integrare ciò che la natura non ha realizzato, non esiste. Per evitare “fastidi” la stessa natura ha provveduto al mantenimento degli equilibri mediante il fenomeno della polluzione.
Praticamente lo sperma non si forma in quantità eccessiva; sarebbe irrazionale e tradirebbe il carattere razionale della sessualità. La medicina insegna che la sovrabbondanza di sperma prodotto non è il risultato di un inevitabile processo fisiologico ma la conseguenza di una serie di stimoli. Le gonadi da parte loro producono lo sperma in una quantità minima costante.
Secondo le nostre ultime conoscenze, se vogliamo assimilare le gonadi maschili a delle ghiandole, dovremmo assimilarle a quei tipi di ghiandole che, come le salivari, le gastriche, le lacrimali,… funzionano costantemente a un regime minimo e che sotto adeguato stimolo specifico innalzano bruscamente il ritmo funzionale con vere e proprie crisi secretive… A questo punto si comprende come l’osservazione scientifica abbia rovesciato i termini dell’erroneo pregiudizio: non vi è infatti un “accumulo” che crea il bisogno”, ma è lo stimolo sessuale che crea l’accumulo.
Lo stesso discorso vale per l’eccitazione: è un fenomeno che non dipende dalla volontà. Ma la volontà può porre le premesse perché il fenomeno si produca ricercando le immagini psichiche o sensoriali capaci di suscitare il riflesso o provocandolo con una stimolazione meccanica della cute dei genitali.
Questo intervento equilibratore o meno della volontà, sta proprio a indicare che la continenza è possibile: non esistono impulsi che l’uomo non possa controllare e contenere. Tutto ciò però richiede una maturità umana che non giunge spontaneamente, ma si acquista con fatica solo in un certo spazio di tempo. Perché se la volontà è stata abituata a cedere sempre di fronte a qualcosa che piace, è logico che continuerà a cedere anche in questo settore. Non si può pretendere che un individuo dica sempre di sì e poi in questo caso sia capace a dire di no.
La volontà deve essere esercitata a un controllo e a una capacità di rinuncia anche a qualcosa in sé indifferente dal punto di vista etico; servirà come allenamento. Quando viene il momento di dire no, la volontà è già allenata e non è colta di sorpresa.
La sessualità esige la continenza non per essere oppressa, distrutta, sacrificata, ma per essere meglio compresa e vissuta nella totalità della sua ricchezza e nella gioiosità dei suoi contenuti” (V. MATTIOLI, La difficile sessualità, pp. 77-104).

5. In ogni caso sarebbe davvero brutto cercare un approccio sessuale con un’altra persona per soddisfare un bisogno fisiologico. In quel momento l’altra persona viene profanata, viene ridotta ad oggetto.
Dio non può aver messo nel cuore delle persone esigenze così indegne e così “obbiettivamente degradanti!”, come tu stessa giustamente hai sottolineato.

Ti esorto a continuare con gioia nella via di Dio.
E assicuro per te e per il tuo ragazzo il mio ricordo nella preghiera.
Vi benedico.
Padre Angelo