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Quesito

Caro padre Angelo,
sono Cristiano. Già le ho scritto in passato e le riscrivo per chiederle gentilmente alcuni chiarimenti e conferme.
Innanzitutto sulla figura di Maria, leggendo le opere del Montfort che tra le ragioni che suggerisce del perché bisogna esserne devoti afferma che come Dio padre abbia pensato bene di donarci il Figlio attraverso Lei non risulterebbe errato per noi fare l’ identico percorso (il discorso si potrebbe ampliare anche agli angeli e ai santi e ciò non contravverrebbe al passo del Vangelo che dice che l’unico intercessore con il Padre è Cristo, che ho sempre creduto che questo passo si riferisse a Cristo non come persona ma come parola di Dio e suo operato quindi chiunque segue la parola di Dio e opera di conseguenza imitando Cristo può intercedere). Sull’ immacolata concezione di Maria però ho un dubbio: se Maria è stata preservata dal peccato originale perché Gesù, prendendo da Lei la sua umanità, non lo ereditasse allora come mai non ne sono stati preservati anche sant’Anna e san Gioacchino visto che da loro doveva nascere Maria?
Sull’eucaristia: se davvero nelle specie non ci fosse presenza reale di Cristo ma quest’ ultimo l’avesse istituita solo come commemorazione come credono i protestanti allora perché Cristo avrebbe insistito nel ricordarlo proprio in tale modo? Poteva limitarsi a dire "ricordate il mio sacrificio per i vostri peccati" e sarebbe bastata anche solo assistere a una via crucis.
Sul primato di Pietro: gira in rete la fandonia che la nota frase evangelica che istituisce il primato si dovrebbe interpretare come "tu sei un sasso e sulla roccia che sono io costruirò la mia Chiesa". Mi sembra difficile che in un solo periodo Gesù cominci col parlare di Pietro, passi poi a parlare di sé continuando dopo a riparlare di Pietro ("a te affiderò…"), che nella prima parte non aggiunga un avverbio (es. "tu sei solo un sasso" o "tu sei appena un sasso") e che sia tautologico nella seconda (era superfluo dire che fondava la Chiesa sul suo messaggio, qualsiasi fondatore di un’istituzione la fonda in base all’ opera che vuol portare avanti); non si capisce infine perché avrebbe dovuto comunicare tale messaggio solo a Pietro e non pure agli altri apostoli se il significato fosse stato quello.
Sul passo del Vangelo che dice di non sprecare parole nel pregare io lo sempre interpretato in questo modo: in genere la preghiera è composta in 2 parti, la lode a Dio e al suo operato e la richiesta di perdono per i peccati e di ottenimento di grazie per sé o per altri (ne è esempio classico il Padre nostro); il non sprecare parole va inteso per la seconda parte ed è più una raccomandazione che un ordine perentorio, come se dicesse "non c’è bisogno di ripetere, perché Dio non bada a quante volte gli chiedete qualcosa, ma a quanta fede mettete ogni volta che chiedete". Lei che ne dice?
Poi alcuni miei dubbi personali: è da un po’ che prego le 3 ave Maria ogni giorno, solo che non avendo capito bene in quale parte del giorno si debbano pregare le faccio al mattino poco dopo essermi alzato e la sera poco prima di andare a letto, in totale 6 e di solito l’ ultima frase la fondo con la giaculatoria della medaglia miracolosa, cioè al posto dell’originario "O Madre mia, liberami in questo giorno dal peccato mortale" dico "O immacolata Madre mia, liberami in questo giorno dal peccato mortale, prega per me che ricordo a Te". Sbaglio qualcosa?
Infine non le nascondo che è da un po’ che medito di entrare in un ordine secolare per poterne vivere la spiritualità senza dovermi consacrare (sa, un giorno vorrei anche sposarmi e metter su famiglia) solo che non so quale scegliere: sono attratto maggiormente da quello domenicano grazie a figure come san Domenico, san Tommaso e papa Benedetto XIII, ma anche ai francescani grazie a san Francesco, sant’Antonio e san Bonaventura, ai carmelitani grazie a san Giovanni della Croce e alle due sante Teresa e ai redentoristi (per la verità non so se questi ultimi abbiano un ramo secolare) grazie a Sant’Alfonso Maria de Liguori e san Gerardo Maiella. Potrebbe consigliarmi meglio Lei?
La ringrazio in anticipo per la sua risposta e la terrò presente nelle mie preghiere.


Risposta del sacerdote

Caro Cristiano,
rispondo per punti consecutivi alle tue varie domande.

1. Per Maria si trattava di diventare Madre di Dio. E proprio per questo Dio si è preparato in Lei un’abitazione purissima.
Inoltre voleva che la sua degnissima Madre diventasse anche Madre di ognuno di noi nell’ordine della grazia. E anche per questo l’ha ricolmata di una grazia superiore a quella di tutta la Chiesa.
I genitori della Madonna non erano destinati a ruoli così grandi.
Tuttavia dobbiamo tenere per certo che il Signore li ha colmati di un grado di santità molto grande perché il Signore quando chiama ad un ruolo molto grande dà sempre la grazia proporzionata per assolverlo adeguatamente.

2. Le tue osservazioni sono giuste.
Il Signore ha espresso identità tra quel pane e quel vino con il suo corpo e il suo sangue.
Non ha detto questo è simbolo o rimando a quello che ho fatto. Ma ha detto: questo è il mio corpo.
Inoltre nel capitolo sesto di San Giovanni dice che la sua carne è vero cibo e il suo sangue vera bevanda. È chiaro che la sua carne e il suo sangue non sono solo la sua parola.
Infine ha dato un comando: Fate questo in memoria di me.
E sul significato delle parole “in memoria di me” san Paolo giustamente dice che quando mangiamo di quel pane o beviamo di quel calice annunciamo la morte del Signore (cfr. 1 Cor 11, 26), e cioè la rendiamo presente.

3. Sul primato di Pietro: tradurre "tu sei un sasso e sulla roccia che sono io costruirò la mia Chiesa" è la stessa cosa che falsare il testo.
Gesù ha detto a Pietro: “d’ora innanzi ti chiamerai Cefa, che vuol dire Pietro” (Gv 1,42). San Giovanni ha voluto riportare la parola aramaica Cefa, che significa pietra, e poi l’ha tradotta in greco mascolinizzandola in Pietro.
Allora nel passo del conferimento del primato Gesù ha detto a Pietro: Tu sei Cefa (pietra) e su questa Cefa edificherò la mia Chiesa.
Pertanto la tua osservazione è giusta. Gesù sta parlando a Pietro e poi gli dice: “A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli” (Mt 16,19).
Pertanto al di là della parola Pietro e Pietra ci sono queste parole del Signore che fondano il primato.

4. Sul passo del Vangelo che dice di non sprecare parole: va ricordato che i pagani, avendo tanti dei o dee da invocare, credevano di doverli nominare tutti.
Si hanno esempi di tali preghiere nelle iscrizioni religiose assire ed egizie.
Quando il Signore chiede di non ripetere parole intende dire: non ripetete macchinalmente le stesse cose. La preghiera è soprattutto un’elevazione dell’anima a Dio. E Gesù non vieta di pregare a lungo come emerge in Lc 18,1ss: “Diceva loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai”.

5. Sull’adesione a questo o quel terz’Ordine bisogna fare i conti con tante cose, tra cui anche la possibilità di partecipare alla vita di fraternita.
Sicché sarebbe temerario da parte mia dare un’indicazione concreta.

Ti ringrazio delle preghiere che hai fatto per me, le contraccambio volentieri e ti benedico.
Padre Angelo