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Quesito

Caro padre,
sul Vangelo di oggi (XXVIII domenica del tempo ordinario, anno B) ricordo che una professoressa a scuola ci disse che la traduzione “cammello” era sbagliata ma che la traduzione corretta sarebbe stata “grossa corda”.
È un dubbio che mi è rimasto nella mente e non riesco a togliermelo in quanto, in effetti, avrebbe più senso corda che cammello.
Le chiedo cortesemente Lei cosa ne pensa.
Cordiali saluti.
Luca


Risposta del sacerdote

Caro Luca,
 1. giova ricordare innanzitutto il passo evangelico: “Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio” Mc 10,24-25).

2. Inoltre cammello in greco si dice càmelos.
Grossa corda invece si dice càmilos.

3. Il testo greco, che è l’originale del Vangelo, parla di càmelos. Nelle note non si fa nessun riferimento a codici che portino la variante di càmilos.

4. Per questo il noto biblista Giuseppe Ricciotti scrive: “Sono infondate le interpretazioni che il nome greco di cammello (càmelos) sia stato scambiato con il nome somigliante di una grossa fune (càmilos) oppure che con l’appellativo cruna di un ago si designasse una ignota porticina delle mura di Gerusalemme stretta ed aguzza. Gesù parla di un vero cammello e di una vera cruna d’ago, come più tardi nel Talmud si parlerà di rabbini che a forza di sottigliezze facevano passare un elefante attraverso una cruna dado” (Vita di Gesù Cristo, pp. 532-533).

5. M.J. Lagrange dice che le parole del Maestro sono così forti da equivalere ad una reale impossibilità e osserva: “Che vi è di più grosso di un cammello e di più fine della cruna di un ago per la quale non si può far passare il filo che da chi ha buona vista? I discepoli, riguardandosi tra di loro, non osarono interrogare ma sussurrarono: “e chi allora si potrà salvare”” (L’Evangelo di Gesù Cristo, p. 393).

6. Del resto è evidente il carattere iperbolico del discorso del Signore.
Come non è possibile che un cammello passi per la cruna di un ago così non è possibile che un ricco entri nel regno dei cieli salvo un miracolo.
Per questo Gesù ha soggiunto: “Impossibile presso gli uomini, ma non presso Dio. Perché tutto è possibile a Dio” (Mc 10,18).

7. Pertanto, proprio a motivo del carattere iperbolico del discorso del Signore, non ha più senso parlare di grossa corda che di cammello.
Anche nel Corano si trovano espressioni simili, in uso presso gli antichi orientali.

Ti auguro ogni bene e ti ricordo nella preghiera e ti benedico.
Padre Angelo