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Quesito
Una domanda, rev. Padre, Le volevo porgere: si può pregare per gli animali (domestici) o è una bestialità?
C’è chi prega ovvero chiede preghiere per costoro, mi domandavo se fosse cosa lecita o impropria.
La saluto e La ringrazio
Dio La benedica
Cecilia
Risposta del sacerdote
Cara Cecilia,
1. si può pregare per gli animali perché stiano bene e perché siano fecondi.
Dio li ha dati come un aiuto per gli uomini.
A questo proposito nel Rituale romano vi sono preghiere di benedizione per gli animali.
Vi sono preghiere per la loro guarigione qualora fossero malati.
2. Ecco la formula della benedizione per la loro guarigione presente nel Rituale romano: “O Dio, che dai sollievo alle fatiche degli uomini con l’aiuto di muti animali, ti preghiamo supplichevoli affinché non li faccia venire meno ai nostri usi perché senza di loro l’umanità rimane priva di nutrimento. Per Cristo nostro Signore. Amen”.
3. O anche: “Supplichiamo con fervore la tua misericordia, Signore: affinché questi animali che sono colpiti da gravi infermità, siano sanati per la virtù del tuo nome e della tua benedizione.
Sia estinto in loro ogni potere diabolico; e non siano malati ulteriormente perché tu, Signore, sei per loro difesa della vita e rimedio per la salute”.
4. Il 17 gennaio, festa di Sant’Antonio abate patrono degli animali, in diversi posti vengono benedette le stalle o comunque si portano gli animali davanti alla chiesa perché vengano benedetti dal sacerdote.
Ecco la benedizione prevista per questa circostanza: “Ricevano la tua benedizione, Signore, questi animali: per mezzo di essa venga salvato il loro corpo e siano liberati da ogni male per l’intercessione di Sant’Antonio abate. per Cristo nostro Signore. Amen”.
5. C’è anche una benedizione per le api “perché si moltiplichino, fruttifichino, siano custodite da ogni male” e perché “i frutti (in particolare la cera) che da esse provengono vengano usati per la celebrazione del Sacramento in cui viene reso presente e consumato il Corpo e il Sangue di Gesù Cristo tuo Figlio, a lode tua, del Figlio e dello Spirito Santo e della Beatissima Vergine Maria. Per Cristo nostro Signore. Amen”.
6. C’è una benedizione anche per i bachi da seta, perché “per la bellezza dei lini con cui si confezionano le tovaglie dell’altare i fedeli abbiano motivo di glorificare con tutto il cuore il Signore”.
7. D’altra parte nel cantico di Daniele che si recita delle lodi della domenica della prima settimana e di tutte le feste si fa menzione dei vari animali perché con la loro vita e con la loro presenza lodano il Creatore.
È il Signore stesso che ci invita a benedirlo per gli animali che ci ha donato:
“Benedite, mostri marini e quanto si muove nell’acqua, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli. Ecco con quali parole lo si loda:
Benedite, uccelli tutti dell’aria, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
Benedite, animali tutti, selvaggi e domestici, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli”.
8. Il Benedizionale della Conferenza episcopale italiana è più succinto e presenta una benedizione valevole per tutti gli animali.
Non accenna a guarigioni e neanche a possibili infestazioni (che pure ci possono essere) e si esprime così:
“O Dio, fonte di ogni bene, che negli animali ci hai dato un segno della tua provvidenza e un aiuto nella fatica umana (per intercessione di San N.) fa’ che sappiamo servirci saggiamente di essi riconoscendo la dignità e il limite della nostra condizione umana. Per Cristo nostro Signore”.
Oppure: “o Dio, che tutto è disposto con meravigliosa sapienza e all’uomo parte tua immagine hai conferito il dominio su tutte le creature, stendi la tua mano perché questi animali ci siano di aiuto e sollievo nelle nostre necessità, e fa che in un armonioso rapporto con la creazione, impariamo a servire e amare te sopra ogni cosa. Per Cristo nostro Signore”.
In conclusione, non è improprio pregare per gli animali. Anzi.
Ti benedico, ti auguro ogni bene e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo