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Quesito

Caro P. Angelo, desidero sapere questo: quando si dice che l’inferno è eterno, si intende dire che ci sono due eterni, Dio e l’inferno?
Mi chiarisca questa domanda. Grazie.


Risposta del sacerdote

Carissimo, 
1. la parola eterno ha diversi significati.
Il suo primo significato è il seguente: è eterno ciò che esiste da sempre ed esiste per sempre, non ha né principio né fine.
In questo senso solo Dio è eterno, mentre gli angeli e anche l’inferno, pur durando per sempre (in eterno), hanno avuto un inizio.

2. Inoltre questa è la differenza tra essere nell’eternità ed essere nel tempo: è nell’eternità chi possiede la vita in maniera perfetta così da escludere la possibilità di ulteriore perfezionamento.
Nel tempo invece l’esistenza viene posseduta in maniera successiva, per cui si può misurare la variazione secondo un prima e un poi.
E anche sotto questo aspetto solo Dio è eterno e immutabile.
Mentre gli angeli, i demoni e le anime separate sono suscettibili di mutamento nel senso che possono accrescere la loro gloria (accidentale) o la loro pena.

3. Per questi motivi noi diciamo che Dio è l’esistenza, è l’eternità. 
Mentre le altre realtà sopramenzionate hanno la vita eterna oppure la dannazione eterna.
San Tommaso dice: “La nozione di eternità nasce dall’immutabilità, come quella di tempo deriva dal movimento.
Quindi, essendo Dio sommamente immutabile, a lui in modo assoluto compete di essere eterno. E non è soltanto eterno, ma è anche la sua stessa eternità, mentre nessun’altra cosa è la propria durata, perché non è il proprio essere. Dio invece è il suo stesso essere uniforme, e perciò come è la sua essenza, così è la sua eternità” (Somma teologica, I, 10, 2).
E: “L’eternità non è altro che Dio stesso” (Ib., ad 2).
Dunque solo Dio è eterno.

4. Tutte le altre realtà, compreso l’inferno, vengono dette eterne “nel senso che mai cessano di esistere” (Somma teologica, I, 10, 3).
Ma, come si è accennato, hanno la possibilità di un certo mutamento.
Dice  San Tommaso: “Il fuoco dell’inferno è detto eterno unicamente perché non finirà mai.
Però nelle pene dei dannati vi saranno delle trasmutazioni, secondo il detto della Scrittura: “Dall’eccessivo calore passi egli alle acque gelide delle nevi” (Gb 24,19).
Quindi nell’inferno non vi è vera eternità, ma piuttosto il tempo, secondo la frase del Salmo: “Il loro tempo si estenderà per tutti i secoli” (Sal 81,16 )” (Ib., ad 2).

Con l’augurio che tu possa entrare nel gaudio eterno di Dio, ti assicuro la mia preghiera e ti benedico. 
Padre Angelo