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Gentilissimo padre Angelo,
approfitto della tua squisita disponibilità per una domanda telegrafica: Satana, menzionato nel libro di Giobbe, è il Diavolo oppure è un angelo della corte celeste, che ha il ruolo del Pubblico Ministero, per provare la fede di Giobbe; in qualche modo il difensore delle ragioni di Dio contro l’uomo.
Ti ringrazio.
Rossano
Caro Rossano,
1. come osserva la Bibbia di Gerusalemme, Satana qui è preceduto dall’articolo. Il termine non è ancora un nome proprio, e lo diventa solo nel primo libro delle Cronache: “Satana insorse contro Israele e incitò Davide a censire Israele” (1 Cr 21,1), dove secondo una teologia più evoluta viene riferito al demonio ciò che altrove viene espresso col termine di ira di Dio (cf., BJ, nota a 1 Cr 21,1.
Secondo l’etimologia ebraica Satana indica «l’avversario» oppure «l’accusatore» (Sal 109,6).
“Qui però la sua parte è piuttosto quella di una spia.
Si tratta di una figura equivoca, distinta dai figli di Dio, scettica riguardo all’uomo, tutta tesa a coglierlo in fallo, capace di scatenare su di lui ogni sorta di mali e perfino di spingerlo al male, come in 1 Cr 21,1.
Anche se non è deliberatamente ostile a Dio, mette in dubbio però la riuscita della sua opera nella creazione dell’uomo.
Al di là del Satana cinico, dall’ironia fredda e malevola, si profila l’immagine di un essere pessimista, che se la prende con l’uomo perché ha motivi per esserne invidioso.
Il testo però non approfondisce i motivi del suo atteggiamento.
Per tutti questi aspetti, si può accostare ad altri abbozzi o figurazioni dello spirito del male, in particolare del serpente di Gn 3, con cui in definitiva finirà per fondersi per incarnare la potenza diabolica (cf. Lc 10,18: “Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore”)” (nota a Gb 1,6).
2. Pertanto il minimo che si possa dire è che non è un angelo della corte celeste.
3. Anzi, il biblista padre Marco Sales scrive: “Satan, parola ebraica che significa l’avversario, caratterizza bene l’opera del principe dei demoni”.
In 1 Re 22,21-23 è presente come spirito di menzogna: “Si fece avanti uno spirito che, presentatosi al Signore, disse: «Lo ingannerò io». «Come?», gli domandò il Signore.
Rispose: «Andrò e diventerò spirito di menzogna sulla bocca di tutti i suoi profeti».
Gli disse: «Lo ingannerai; certo riuscirai: va’ e fa’ così».
Ecco, dunque, il Signore ha messo uno spirito di menzogna sulla bocca di tutti questi tuoi profeti, ma il Signore a tuo riguardo parla di sciagura»”.
Anch’egli è un angelo per natura, ma diventato nemico di Dio, cerca la rovina degli uomini. Il suo potere però dipende dalla volontà di Dio.
Egli non può fare che quel che Dio gli permette, e malgrado la sua malizia, Dio lo fa servire alla realizzazione dei suoi disegni.
I LXX tradussero l’ebraico Satan con diavolo” (nota a Gb 1,6).
4. Pertanto appare qui colui che noi intendiamo comunemente col termine di diavolo o demonio.
Di lui il Catechismo della Chiesa Cattolica dice: “La potenza di Satana però non è infinita.
Egli non è che una creatura, potente per il fatto di essere puro spirito, ma pur sempre una creatura: non può impedire l’edificazione del Regno di Dio.
Sebbene Satana agisca nel mondo per odio contro Dio e il suo Regno in Cristo Gesù, e sebbene la sua azione causi gravi danni – di natura spirituale e indirettamente anche di natura fisica – per ogni uomo e per la società, questa azione è permessa dalla divina Provvidenza, la quale guida la storia dell’uomo e del mondo con forza e dolcezza.
La permissione divina dell’attività diabolica è un grande mistero, ma «noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio» (Rm 8,28)” (CCC 395).
Con l’augurio che non faccia in te niente di tutto quello che ha fatto con Giobbe, ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo