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Quesito

Salve Padre,
intanto la ringrazio per il bellissimo e utilissimo sito, specialmente la parte delle domande dei fedeli con le Sue risposte che spesso vado a spulciare nei momenti di buio in cerca di luce, io ho dei parenti a Salsomaggiore e spesso sono venuto nel Santuario della Beata Vergine del Rosario di Fontanellato, forse ci siamo anche incontrati.
Vengo alla domanda: nel Vangelo di Giovanni, se non erro il versetto 14,27 Gesù dice: «io vi lascio la pace; vi dono la mia pace; non quella, però, che dà il mondo», in che senso Gesù ci dà la sua pace?
E quale è la pace che da il mondo?
Grazie.
Cordiali saluti.
Andrea


Risposta del sacerdote

Caro Andrea,
1. la pace, dice Sant’Agostino, “è la tranquillità dell’ordine” (De Civitate Dei, 1,19,3).
E poiché nell’uomo esiste un triplice ordine: con se stesso, con Dio e col prossimo si può dire che esistano tre forme di pace: la pace interiore, la pace con Dio, e la pace relativa al prossimo.

2. I discepoli del Signore godono questa pace nella vita presente e in quella futura.
Di qua però l’hanno in modo imperfetto perché non possono averla senza qualche turbamento. E questo tanto verso se stessi, quanto verso Dio e il prossimo.
Nella vita futura invece la godranno perfettamente perché regneranno senza avere nemici.

3. Ebbene il Signore promette la pace tanto per la vita presente quanto per quella futura.
Promette la pace nella vita presente perché insieme con la sovrabbondanza di grazia ci dà la possibilità di vincere il nemico e di amarci reciprocamente.

4. San Tommaso dice che custodire la pace “è quasi un testamento da rispettare lasciato a noi da Cristo perché in Sir 45,30 si legge: il Signore stabilì con lui un testamento di pace»” (Commento al Vangelo di Giovanni, 14,27).

5. Promette la pace per la vita futura perché la farà scorrere come un fiume, come ha profetato Isaia: “Perché così dice il Signore: Ecco, io farò scorrere verso di essa, come un fiume, la pace»” (Is 66,12).

6. Ed ecco i contenuti della pace che il Signore comunica.
Secondo la Bibbia di Gerusalemme augurare pace significa augurare tre beni: “integrità del corpo, felicità perfetta, liberazione portata dal Messia.
Tutto questo è dato da Gesù” (cfr. Le chiavi della Bibbia, vocabolario della Bibbia di Gerusalemme, voce: pace Gv 14,27).

7. Nella frase successiva Gesù specifica che la sua pace non è come quella del mondo.
La pace del mondo è ordinata al godimento indisturbato e pacifico dei beni temporali.
E talvolta questa pace è quasi un incoraggiamento a peccare perché “vivendo nella grande guerra dell’ignoranza, a mali tanto grandi gli uomini danno il nome di pace”(Sap 14,22).
Inoltre il mondo quando dà la pace, la dà per godere senza contrasti i beni esteriori.
Invece Cristo dà la pace per il conseguimento dei beni eterni.

8. Ancora: la pace del mondo molto spesso è ingannevole e falsa come dice il Salmo: “essi parlano di pace al loro prossimo, ma hanno la malizia nel cuore” (Sal 28,3).
Mentre la pace di Cristo è vera e non fittizia.

9. Infine la pace del mondo non è perfettamente vera perché “non c’è pace per gli empi” (Is 57,21).
Mentre la pace di Cristo dà la quiete interiore ed esteriore come dice il Salmista “Grande pace per chi ama la tua legge” (Sal 118,165).
Per questo Gesù dice: “Non come la dà il mondo io la do a voi”.

Augurandoti di avere sempre nel cuore la pace di Cristo, ti assicuro la mia preghiera e ti benedico.
Padre Angelo

p.s.: non appartengo al Convento di Fontanellato, né esercito il ministero in quel bel santuario domenicano dedicato alla Madonna del Rosario. Sicché certamente… almeno per ora… non ci siamo incontrati!