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Quesito

Salve padre Angelo,
sono un ragazzo adolescente che giornalmente frequenta il vostro sito, prima di tutto vorrei complimentarmi con lei per la sua competenza e nella sua bravura nell’esporre correttamente quello che sa.
Le scrivo perché ho sviluppato delle mie opinioni e vorrei chiederle se si possono definire corrette e se fossero sbagliate di correggerle.
In una sua risposta a un visitatore Lei ha detto che in realtà quello che chiamiamo male è in realtà bene corrotto, perché è imperfetto, si può quindi dire che il male (bene corrotto) nasca dall’imperfezione? Se sì, sarebbe sufficiente per dire che Dio non ha creato il male (visto che molti dicono che Dio ha creato Lucifero e di conseguenza ha creato indirettamente il male), ma secondo me sposta solo la domanda, allora Dio ha creato l’imperfezione?
 Se non ha creato il male allora ha creato l’imperfezione che ha corrotto il bene, qui la mia teoria: sebbene il Signore nella sua mente sapeva del bene e del male ha inizialmente creato tutto perfetto senza corruzione.
Ma Lucifero quando si è ribellato secondo me invece di scegliere le vie della perfezione che sono infinite perché sono le vie di Dio che è infinito le ha rifiutate tutte creando in quel momento l’imperfezione che ha portato al bene corrotto, visto che se inizialmente era tutto perfetto non poteva esistere la perfezione.
Quindi secondo me inizialmente gli angeli avevano il libero arbitrio di poter scegliere tra le tante vie perfette di Dio perché se Dio li avesse creati liberi di poter scegliere tra bene e male prima della ribellione allora il male sarebbe già esistito prima del rifiuto degli angeli ribelli.


Risposta del sacerdote

Carissimo,
Ho riportato solo la prima tra le molte domande che mi hai fatto.
Ti rispondo con varie e-mail. Adesso prendo in considerazione solo la prima cercando di aiutarti a fare chiarezza.

1. Quando dici che il male non esiste in se stesso, ma esiste come corruzione del bene, dici una cosa vera.
Pertanto quando, ad esempio, parliamo di una mela marcia, ci riferiamo ad una realtà esistente e cioè ad una mela che non ha tutto quello che dovrebbe avere per essere una mela buona, una vera mela.

2. Da questa prima affermazione tu ne concludi un’altra e cioè che il male è un’imperfezione.
Sotto un certo aspetto possiamo dire che è così.
Tuttavia, il concetto di imperfezione è abbastanza vario e può sottintendere diverse cose non hanno il medesimo significato.
Esaminiamo allora i vari significati di imperfezione.

3. Il suo primo significato è relativo a quello di perfezione assoluta, qual è la perfezione di Dio.
Allora sotto questo aspetto tutte le creature sono imperfette.
Con questo però non si dice che in esse manchi qualcosa che dovrebbero possedere.
Hanno una loro perfezione, la perfezione di una creatura e pertanto hanno una perfezione limitata.
In se stesse sono perfette. Ma relativamente alla perfezione somma, che è Dio, sono imperfette.

4. In secondo luogo si può parlare di imperfezione rispetto a ciò che le creature ancora non sono. Sono imperfette nel senso che sono in divenire.
Anche questo non è ancora un male.
Pertanto, ad esempio, in uno studente all’inizio dei suoi corsi la mancanza di conoscenza di una determinata realtà non è ancora un male.
La sua conoscenza è imperfetta, ma in lui in quel momento non è ancora un male.

5. In terzo luogo parliamo di imperfezione relativamente ad una realtà che potrebbe essere più perfetta, ma possiede già una sua perfezione.
Stando ancora all’esempio degli studenti, alcuni possiedono una buona perfezione tanto da meritare 30 trentesimi, altri invece prendono 30 e lode.
Chi ha preso 30 ha raggiunto la perfezione. Ma chi ha preso 30 e lode ha raggiunto una perfezione ancora più splendida, che nasce non soltanto dal possesso della conoscenza, ma anche dal modo di presentarla e da altre qualità.
Anche sotto il profilo morale le nostre azioni possono essere buone, come ad esempio quando diamo l’elemosina.
Ma se, a parità di condizioni, diamo un’elemosina più grande questa azione è ancor più perfetta.
Nel primo caso parliamo di imperfezione rispetto ad un bene più grande al quale tuttavia non si era tenuti.

6. In quarto luogo parliamo di imperfezione come sinonimo di male o di cattivo.
È il senso di imperfezione che tu hai preso in considerazione.
Ma qui il termine imperfezione è eufemistico perché sarebbe più appropriato parlare di insufficienza, trattandosi di una perfezione che si dovrebbe possedere.
Riferendoci ancora all’esempio dello studente, possiamo dire che la conoscenza della materia che ha riportato all’esame era imperfetta perché vi erano alcune lacune, magari ulteriormente aggravate perché mescolate con errori, oppure di conoscenze del tutto insufficienti per poter superare l’esame.

7. Trasferendo tutte queste distinzioni al caso degli angeli, possiamo dire che gli angeli sono stati creati perfetti nel loro stato. Essi avevano tutto quello che dovevano possedere per essere angeli.
Erano imperfetti solo in riferimento alla perfezione somma, quella divina.
Inoltre la libertà di cui Dio li ha dotati per poterlo amare liberamente era in se stessa un bene, una grande perfezione.
Ma alcuni di essi hanno usato male di questo bene.

8. Il fatto che avessero la possibilità di usarne male non era un male, nel medesimo modo in cui non possiamo dire che l’acqua sia un male perché uno se ne serve è per annegare una persona piuttosto che per abbeverarla o lavarla.
Allo stesso modo non si può dire che è un coltello da cucina sia un male perché se ne può usare per fare del male.
Il male non è il coltello allo stesso modo in cui il male non è la libertà umana.
Il male sta altrove e cioè nel pervertimento di quel bene, pervertimento che nelle azioni umane è già attuato all’interno del cuore.

9. Queste stesse azioni umane, infine, in se stesse sotto il profilo materiale possono essere perfette quando sono compiute appuntino. Sotto questo aspetto anche un furto può essere perfetto!
Tuttavia si tratta solo di una perfezione a livello ontologico, nel senso che l’azione è stata eseguita perfettamente secondo il piano prestabilito.
Sono invece cattive sotto il profilo morale quando ad esse manca quella perfezione che serve a rendere una persona più perfetta, più santa e più giusta.
Anzi, sono cattive perché hanno pervertito la persona che le ha compiute.

Augurandoti la perfezione morale in tutte le tue azioni, ti assicuro la mia preghiera e ti benedico.
Padre Angelo