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Quesito

Buongiorno padre,
il mio dubbio è questo: cosa intende dire Gesù quando dice “i vostri padri morirono”, invece chi mangia del pane disceso dal cielo vivrà in eterno?
I nostri padri hanno preceduto la venuta di Cristo. Come potevano mangiarne?
Quelli che sono morti prima della sua venuta allora non avranno vita eterna?


Risposta del sacerdote

Carissima, 
1. queste sono le parole esatte pronunciate dal Signore: “I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia” (Gv 6,49-50).
E: “Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno” (Gv 6,59).

2. Gesù aveva moltiplicato i pani e aveva sfamato cinquemila uomini.
Era certo un bel miracolo. Ma gli ebrei ne volevano uno più grande perché Mosè aveva sfamato con la manna un popolo di seicentomila persone per quarant’anni.
Gesù replicò facendo notare anzitutto che non era stato Mosé a dare loro quel pane, ma il Padre del Cielo.

3. Inoltre ricorda che la mamma, per quanto fosse un pane prodigioso, non è stata sufficiente per salvare gli ebrei dalla morte corporale.
Mentre Gesù annuncia un pane che assicura la vita eterna.
La manna, pur discesa dal cielo, era ancora una realtà materiale, e in quanto tale corruttibile.
Il pane che Gesù promette è “Colui che discende dal cielo”, vale a dire Dio stesso.
Gesù non è dunque un pane qualunque, ma il pane che daà la vita.
Egli infatti la possiede in pienezza e può dare agli uomini una vita che non muore e non può morire, quella della grazia e della gloria.
La dona a coloro che si nutrono di Lui nell’eucaristia.

4. Quando il Signore dice che chi ha mangiato dalla mamma è morto mentre chi mangia del cibo che egli dà non muore, è necessario domandarsi di quale morte parli.
Perché muoiono corporalmente anche coloro che si nutrono dell’Eucaristia.
Allora bisogna dire che la morte sperimentata da chi mangiava la manna era una morte corporale.
Mentre la morte che non tocca coloro che mangiano degnamente del pane vivo che discende dal cielo è la morte spirituale.

5. Va precisato che tra coloro che mangiarono la manna alcuni piacquero a Dio, tra questi Mosè e molti altri. Questi dunque non morirono spiritualmente, mentre morì spiritualmente quella gran parte di cui parla San Paolo e della quale Dio non si compiacque (1 Cor 10,5). Questi morirono anche spiritualmente.

6. Mosè tuttavia non morì spiritualmente in virtù della mamma che aveva mangiato. Ma in virtù della sua fede in Dio.
Mentre il cibo donato da Gesù, che è Gesù stesso, comunica la vita della grazia e la vita della gloria.
Conserva pertanto nella vita della grazia e della gloria.
E proprio perché comunica anche la vita della gloria depone in chi se ne nutre un germe di risurrezione di vita anche per il corpo.

7. Così trova risposta la tua domanda finale: i padri venuti prima di Cristo hanno potuto avere la vita della grazia e della gloria non in virtù della manna, ma in virtù della fede in Cristo.
Mentre noi possiamo avere la vita della grazia e della gloria non soltanto in virtù della fede ma anche di questo nutrimento che, se ricevuto degnamente, comunica una forza e una difesa per cui è più difficile morire spiritualmente.

Con l’augurio che tutto questo sia lui anche per te, ti benedico e ti ricordo nella preghiera. 
Padre Angelo