Questo articolo è disponibile anche in:
Italiano
Quesito
Buongiorno,
molte volte io mi sento giù di morale ma non so chi pregare,
se dire tanti Padre nostro o dire tante Ave Maria, se pregare più Gesù
o la Madonna.
Mi scuso per la domanda banale ma ho un po’ di confusione.
Aspetto cortesemente una vostra risposta.
Grazie
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. quando preghi in ogni caso ti rivolgi al Signore.
Anche se la tua preghiera fosse immediatamente rivolta alla Madonna oppure a un Santo, la preghiera termina a Dio perché affidi a lui la tua preghiera attraverso la mediazione della Madonna o attraverso la mediazione dei Santi.
2. La Liturgia della Chiesa ci è maestra anche in questo. Perché se noti nella recita delle litanie, e in modo particolare nelle litanie dei santi, si inizia dicendo: “Signore pietà, Cristo pietà, Signore pietà, Padre celeste Dio, abbi pietà di noi; Figlio redentore del mondo Dio, abbi pietà di noi…
Quando poi si arriva Santa Maria e a tutti i Santi, si dice prega per noi.
Prega chi? Evidentemente prega Dio.
3. La tua domanda però mi offre l’occasione per ricordare che la Sacra Scrittura molte volte raccomanda di pregare gli Angeli e le anime Sante, a differenza di quanto si sente dire dagli evangelici e da molti protestanti.
Ebbene, proprio la Sacra Scrittura ricorda che Giacobbe chiese all’angelo col quale aveva lottato di essere benedetto. Anzi gli disse che non lo avrebbe lasciato finché non lo avrebbe benedetto: “Non ti lascerò, se non mi avrai benedetto!” (Gn 32,27).
Ugualmente Giacobbe si appella all’angelo che lo ha liberato perché benedica altri: “L’angelo che mi ha liberato da ogni male, benedica questi ragazzi!” (Gn 48,16).
4. Vediamo inoltre che nella Sacra Scrittura Dio loda alcuni santi come ad esempio in Sir 44,1-2 e ss: “Facciamo ora l’elogio di uomini illustri, dei padri nostri nelle loro generazioni. Il Signore li ha resi molto gloriosi: la sua grandezza è da sempre…”. Viene fatto poi l’elogio di Enoc, di Noè, di Abramo, di Isacco, di Giacobbe, di Mosé, di Aronne…
Se Dio nella Sacra Scrittura rende lode ai santi, perché non possiamo farlo noi?
Sarebbe strano poi che mentre si onorano uomini illustri da un punto di vista umano perché sono stati scienziati, politici, artisti… non si potessero onorare i Santi che sono capolavori di Dio.
5. Anche Gesù allude alla intercessione dei santi a nostro favore quando a proposito di chi si converte Gesù dice: “Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione” (Lc 15,7).
Ebbene, se si rallegrano in cielo vuol dire che hanno preso parte con la loro intercessione alla loro conversione.
6. È vero che Dio non ha bisogno di conoscere le nostre preghiere le nostre necessità attraverso la mediazione dei santi. Del resto non è questa la loro funzione.
Ma è pur vero che appellarsi all’intercessione dei santi è un segno di riconoscimento della nostra indegnità. E per questo ricorriamo all’aiuto degli amici di Dio.
Questo sentimento di indegnità l’ha suscitato Dio stesso negli amici di Giobbe proprio perché avevano peccato: “Prendete dunque sette giovenchi e sette montoni e andate dal mio servo Giobbe e offriteli in olocausto per voi. Il mio servo Giobbe pregherà per voi e io, per riguardo a lui, non punirò la vostra stoltezza, perché non avete detto di me cose rette come il mio servo Giobbe” (Gb 42,7-8).
7. È molto significativo anche quanto si legge nel Vangelo di Luca a proposito del centurione che interloquisce con Gesù attraverso la mediazione dei suoi servitori.
Ecco il testo: “Quando ebbe terminato di rivolgere tutte le sue parole al popolo che stava in ascolto, Gesù entrò in Cafarnao. Il servo di un centurione era ammalato e stava per morire. Il centurione l’aveva molto caro. Perciò, avendo udito parlare di Gesù, gli mandò alcuni anziani dei Giudei a pregarlo di venire e di salvare il suo servo. Costoro, giunti da Gesù, lo supplicavano con insistenza: «Egli merita che tu gli conceda quello che chiede – dicevano -, perché ama il nostro popolo ed è stato lui a costruirci la sinagoga». Gesù si incamminò con loro” (Lc 7,1-6).
Quando poi il Signore è in cammino verso la casa del centurione, questi manda alcuni amici a dire: “Signore, non disturbarti! Io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto; per questo io stesso non mi sono ritenuto degno di venire da te; ma di’ una parola e il mio servo sarà guarito” (Lc 7,6-7).
Gesù loda la fede del centurione.
8. Non c’è alcun dubbio che Cristo sia l’unico mediatore tra Dio e gli uomini e che egli dal cielo continui la sua continua intercessione a nostro favore.
E tuttavia, proprio San Paolo, dopo aver detto che “uno solo è il mediatore fra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù” (1 Tm 2,5) insiste nel chiedere preghiere ai fratelli perché lo soccorrano presso Dio, tanto che scrive ai Romani: “Perciò, fratelli, per il Signore nostro Gesù Cristo e l’amore dello Spirito, vi raccomando: lottate con me nelle preghiere che rivolgete a Dio” (Rm 15,30).
Ti benedico e ti ricordo nella preghiera,
padre Angelo