Questo articolo è disponibile anche in: Italiano
Quesito
Caro padre Angelo,
vorrei innanzitutto congratularmi con lei, per l’amore per il prossimo che traspare dalle sue risposte, pacate ma decise.
Le scrivo per sottoporle un problema che mi angustia molto. Io e la mia fidanzata tra poche settimane ci sposeremo, abbiamo vissuto castamente il nostro lungo fidanzamento e siamo naturalmente felici e dopo tanti anni anche un po’ impazienti di vivere anche la dimensione fisica del nostro amore.
Se non che qualche mese fa la mia fidanzata, a causa di un problema di salute non da poco, ha dovuto assumere dei farmaci piuttosto pesanti, non compatibili con la gravidanza, nel senso che in caso di concepimento le probabilità di malformazioni nel bambino sarebbero abbastanza alte. I medici le dunque sconsigliano nel modo più assoluto di rischiare un concepimento ancora per un alcuni mesi, periodo tutto sommato breve, che però comprende proprio i primi mesi del nostro matrimonio.
Ammetto che, presi da mille cose poco importanti, abbiamo tralasciato questo problema e non abbiamo ancora fatto un corso per imparare ad usare i metodi naturali. La mia fidanzata comunque, pur favorevole ad utilizzare questi metodi per vivere responsabilmente la paternità/maternità, non si fiderebbe a farlo in un caso come questo. Per questo motivo mi ha chiesto di usare il preservativo per i primi tempi (la pillola non è compatibile con i suoi problemi di salute), in attesa che cessino gli effetti nocivi del farmaco.
La contraccezione è ammessa in un caso come il nostro? Se, come immagino, la risposta è negativa, come dobbiamo comportarci per affrontare questa situazione in modo rispettoso della volontà del Signore? La castità è l’unica strada?
La ringrazio in anticipo per la sua risposta, e le prometto preghiere per la bellissima attività che fate in rete.
Francesco
Risposta del sacerdote
Caro Francesco,
1. forse la mia risposta ti giunge quando ormai ti sei sposato.
Me ne dispiace, ma solo oggi (12 ottobre) sono giunto alle email del 5 settembre.
Intanto per il tuo matrimonio ti porgo i più cordiali auguri e li accompagno con un ricordo nella preghiera.
2. Venendo al tuo problema: l’unica strada praticabile è quella del ricorso ai ritmi di fertilità e di infertilità. Combinando diversi metodi si giunge ad una certezza pressoché assoluta, superiore a quella del preservativo.
3. Ma non è soltanto una questione di sicurezza.
Il rapporto contraccettivo non è un rapporto in cui ci si dona in totalità.
È una palese falsificazione del disegno di Dio sull’amore umano e sulla sessualità, oltre che essere umiliante per te.
4. Nel caso in cui non vi fidiate dei metodi naturali, non rimane eticamente possibile altra soluzione che quella della castità, che certamente fortifica il vostro amore, aumenta l’autodominio e la stima vicendevole.
Come sarebbe bello se il vostro matrimonio fosse sempre gradito a Dio anche e soprattutto negli atti di intimità.
5. Non vale la pena di perdere la presenza personale di Dio nella vostra anima a motivo del contraccettivo.
Dio, che abita in voi, è la realtà più cara che avete e che siete chiamati a custodire insieme.
Vi abbraccio e vi benedico.
Vi ringrazio per le preghiere promesse e le contraccambio di cuore.
Padre Angelo