Questo articolo è disponibile anche in: Italiano Inglese Spagnolo
Quesito
Caro Padre Angelo,
sono L. e ho quasi 64 anni, sono molto credente in Dio e nostro Signore Gesù Cristo e mi sento bene quando entro in chiesa anche una qualsiasi dato che non ho una parrocchia fissa causa vari traslochi, ho bisogno, quando vado a messa, di fare la Comunione ma, c’è un ma, la faccio breve: a 17 anni sono rimasta incinta e ho avuto mio figlio ma i miei genitori hanno voluto farmi sposare per forza in chiesa, nonostante il mio no al padre di mio figlio che era ateo e neppure io all’epoca andavo in chiesa ,insomma una farsa per fare stare zitta la gente e così andò. Dopo 5 anni di litigi ci siamo separati perché era un rapporto libero e io ho trovato un ragazzo con molti problemi che già conoscevo dall’età di 14 anni e lui ne aveva 13, eravamo amici, a 22 anni mi sono messa con lui e dunque separata, mio ex marito si è rifatto una vita con un’altra moglie e due figli, io ho avuto una figlia bellissima da questo ragazzo quando avevamo 27 anni ed ero separata nell’ 81e poi divorziata dal 1992.
Nel 1998 io e il padre di mia figlia ci siamo sposati in comune anche se nel frattempo io ho incontrato Gesù e la fede e non potevo più sposarmi in chiesa senza annullamento del primo matrimonio cosa che non avrei potuto fare per: primo motivi economici e due perché non avevo nessun testimone dopo tutti quegli anni.
Sono comunque andata varie volte a confessarmi e ho trovato dei sacerdoti che hanno capito la mia situazione e mi hanno dato l’assoluzione mentre altre volte no.
Volevano assolutamente l’annullamento di un matrimonio invalido di per sé, senza consenso di una minorenne all’epoca, classico matrimonio riparatore.
L’ultima volta che mi sono confessata risale a due anni fa e la condizione, sine qua non, è stata di non avere nessun rapporto sessuale con mio marito col quale sto da 40 anni, premesso che non c’è una grande attività in quel senso data l’età e anche forse il senso di colpa che mi hanno fatto venire alcuni sacerdoti, da quella volta lì non ho più trovato il coraggio di confessarmi per non ricevere un altro rifiuto, ora i miei figli sono grandi e abitano da soli già da diversi anni, col primo non ho neppure un buon rapporto perché si è comportato male con me dilapidando l’eredità che gli avevo dato quando aveva 30 anni (una casa) e cercandomi solo quando aveva bisogno di soldi, suo padre non gli ha mai dato niente neanche gli alimenti, ha pensato solo alla nuova famiglia ed è ancora ateo.
A volte a Messa ho fatto la comunione senza confessarmi perché sentivo questo bisogno e ne chiedo perdono a Dio, so di aver sbagliato ma non è stata colpa mia, all’epoca non volevo sposarmi tanto meno in chiesa e ora non riesco più a confessarmi tanto mi dicono che non posso comunicarmi e vado molto meno a Messa perché ci vado solo per la piccola Ostia, il corpo e il sangue del nostro Gesù sacramentato. Per me è un gran dolore e ricordo quando a 37 anni, dopo 20 anni andai in chiesa Madonna Ausiliatrice dei Cristiani e non presi la Comunione perché non mi ero confessata, dopo la messa c’era un frate che mi confessò, gli dissi i miei peccati compresa la mia situazione e lui mi portò davanti all’altare sotto il quadro della Madonna, mi fece inginocchiare, aprì il tabernacolo e prese l’ostia consacrata e mi diede la tanto sospirata Comunione dopo avermi assolta, quello fu il più bel giorno della mia vita, poi lui fu trasferito, venne un prete e ricominciò con gli stessi discorsi dell’annullamento, sono passati troppi anni ormai, io ero infermiera ora in pensione da settembre.
È vero che Gesù ha detto a Pietro ciò che scioglierai in cielo sarà sciolto in terra e ciò che legherai sarà legato anche in terra ma forse che io non sono stata sciolta da quel vincolo matrimoniale di 46 anni fa? Prego da anni ormai da quando avevo 37 anni anche ore e ore al giorno, forse non basta per mettermi in grazia di Dio.
Mi dica lei Padre Angelo cosa posso fare.
Con affetto
L.
Risposta del sacerdote
Cara L.,
1. il primo discorso da fare è quello di darsi da fare per procurare una dichiarazione di nullità del matrimonio, che è palesemente invalido.
Dovrebbe essere semplice ottenere tale dichiarazione.
Per cui, proprio adesso che sei in pensione, potresti avere più tempo per provvedere a risolvere questo problema.
Dico subito che sotto il profilo economico non è particolarmente pesante.
2. C’è poi l’altro problema, quello del matrimonio civile che, come sai, davanti alla Chiesa è un matrimonio nullo.
Se tu ottieni la sentenza di nullità del tuo matrimonio religioso, puoi chiedere una sentenza di sanatio in radice, che all’istante rende Sacramento il tuo matrimonio civile, senza che tu debba fare pratiche per fare le nozze in Chiesa.
Come sarebbe bello se tu potessi fare tutto questo!
3. Nel frattempo puoi accedere ai sacramenti se fai il proposito di non avere rapporti sessuali, che sono propri dei coniugi.
Non si tratta di una lunga attesa perché la sentenza di nullità del matrimonio dovrebbero dartela entro un anno.
In questo caso però potresti fare la Santa Comunione solo dove non sei conosciuta come persona che è sposata solo civilmente, per evitare che la gente pensi che si può fare la Comunione anche se si è sposati solo civilmente.
Oppure puoi riceverla in separata sede come ha fatto quel frate quella volta, sebbene non in maniera del tutto regolare.
4. Intanto mi compiaccio per la tua intensa vita cristiana, soprattutto per le ore di preghiera che sono le più preziose della tua vita e, ne sono certo, anche le più consolanti.
Continua così.
Se sei pentita dei peccati e c’è il proposito di confessarli appena sarai messa in regola con la Chiesa, puoi essere già perdonata fin d’ora e vivere in grazia di Dio.
La Chiesa insegna che la contrizione perfetta, che consiste nel pentimento dei propri peccati perché hanno profanato il progetto di Dio e sono stati causa della crocifissione di nostro Signore, riporta in grazia di Dio anche prima della confessione, sebbene non senza il proposito di farla appena sarà possibile.
Per te sarà possibile solo quando avrai ottenuto la sanatio in radice.
Ci vorrà del tempo, ma intanto, ed è la cosa più importante, tu puoi confidare di essere già in grazia di Dio.
Sebbene per ora tu non possa fare la Santa Comunione, tuttavia puoi vivere la tua Comunione spirituale con il Signore Gesù e avere la certezza morale che tutte le tue opere sono meritorie per l’eternità perché vivi in grazia.
Ti assicuro volentieri la mia preghiera perché non vi sia alcun intralcio nel metterti in regola secondo le norme della Chiesa.
Ti benedico e ti auguro ogni bene.
Padre Angelo