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Quesito
Salve Padre!
1. Volevo tirare le somme di tutto il tempo che ho dedicato con il sito Amici Domenicani e condividerle con lei.
Di siti cattolici con del materiale valido, sul web, ce ne sono abbastanza.
Ma Amici Domenicani ha qualcosa di particolare, di per sè ha una struttura semplice: sfondo bianco, scritte nere (tutto posto con logica, visto che i frati del suo Ordine hanno vestiti e stemma dagli stessi colori), caratteri standard… e nonostante ciò ha autentiche parole di luce.
Penso che questo rientri nello stile di quel Dio che, facendosi carne, nacque sotto l’odore pesante di una stalla e che si fece torturare e morire su una Croce, pur di manifestare un amore immenso ed enigmatico.
2. Sono tanti i fattori che mi hanno aiutato a crescere nella fede negli ultimi anni, ma Amici Domenicani è senza ombra di dubbio un grosso e centrale pezzo di un vasto puzzle che ancora è in fase di costruzione.
In alcuni momenti delicati dove tutto poteva crollare, mi ha dato dei piccoli ma preziosissimi consigli.
Mi ricorda molto quando si guida un’automobile in autostrada. Per fare un’ampia curva di alcune centinaia di metri bisogna spostare il volante di appena qualche centimetro, o si rischia di perdere il controllo del veicolo e sbandare.
Lei mi ha aiutato a sterzare bene e molte curve sono state superate.
3. Per un cristiano trovo che sia basilare conoscere la propria Chiesa, io quel minimo di conoscenza che bisognerebbe conservare per amore di una Madre non ce l’avevo. Ero pieno di pregiudizi che, come il ghiaccio, pian piano si sono sciolti da soli leggendo le domande poste dai vari fratelli e le relative risposte dalla precisione chirurgica.
4. È per tutto questo – includendo naturalmente anche tutte le preghiere, le benedizioni, ev. sante messe, eccetera che ha dedicato a me e alla mia famiglia – che la ringrazio con tutto il cuore e con tutta l’anima.
Ho tantissime domande ancora in sospeso ma visti i tempi d’attesa capisco che dovrò fare diverse volte la fila e aspettare. Lo farò comunque con piacere.
Grazie ancora!
°Michele°
(adesso con lei mi firmerò così, almeno mi distinguerà meglio da tutti gli altri "Micheli" che le scrivono)
Risposta del sacerdote
Caro °Michele°,
1. avrei potuto tenere nascosta una riflessione così lusinghiera per il nostro sito e per il mio servizio.
Sono stato spinto a pubblicarla per le seguenti parole che mi hai scritto: “Ero pieno di pregiudizi che, come il ghiaccio, pian piano si sono sciolti da soli leggendo le domande poste dai vari fratelli e le relative risposte dalla precisione chirurgica”.
2. Tutti i visitatori del nostro sito, con le domande che pongono, inconsapevolmente sono umili lavoratori nella vigna del Signore, come ha detto Benedetto XVI nel giorno del sua elezione a sommo Pontefice.
Esponendo le proprie domande o i propri problemi, ognuno si rende vicino a molti altri, che proprio in quelle domande e in quei problemi si riconoscono.
Non ci si sente soli quando si viene a sapere che altri giovani la pensano come la pensiamo noi o hanno le medesime prove che abbiamo noi.
Tutti i nostri visitatori, dunque, con le loro domande, fanno apostolato e avvicinano a Cristo.
3. Da parte mia cerco di essere preciso e di presentare la salutare dottrina di Cristo.
Sono convinto che solo la luce derivante da Cristo è una luce che salva.
A volte le risposte potrebbero dar l’impressione di chiedere cose troppo ardue.
Ma il Signore non ci chiede la santità?
4. Non posso dimenticare quanto Giovanni Paolo II, che proprio domani – 1 maggio 2011 – sarà proclamato beato, disse ai vescovi piemontesi in occasione della sua vista a Torino nel primo centenario della morte di San Giovanni Bosco: “Possiamo dire che oggi l’Europa, in diversi paesi, anche con la collaborazione molto valida di tanti studiosi di teologia, soprattutto morale, si difenda molto efficacemente dalla necessità della conversione.
Una volta il compito della teologia, soprattutto morale, era come seguire, come accompagnare il processo della conversione. Adesso si cerca come liberare la persona umana, nel nome della sua dignità, dalla necessità della conversione” (3.9.1988).
Ebbene, il nostro umile sforzo è quella di indicare continuamente l’obiettivo proposto a tutti e in ordine al quale tutti i problemi trovano la loro più esatta collocazione: la santificazione.
Alla luce di questo obiettivo tutto si illumina e ogni sforzo verso il meglio viene più facilmente compreso.
5. Colgo l’occasione anche per dire che la gran parte o quasi totalità delle mail che mi giungono ricevono risposta privata a motivo della delicatezza e della segretezza dei problemi.
Sicché il lavoro svolto è immensamente più ampio di quello che appare.
6. Ringrazio in particolare il webmaster per tutto il lavoro che compie con gran competenza e dedizione. Il Signore lo ricompensi largamente.
Ringrazio anche te, caro Michele, per quello che hai scritto.
So che molti giovani come te hanno trovato nel nostro sito quel richiamo che ha permesso loro di “riaggiustare” il loro rapporto col Signore.
Sono sicuro che sono pronti a sottoscrivere quello che mi hai scritto: “Per fare un’ampia curva di alcune centinaia di metri bisogna spostare il volante di appena qualche centimetro, o si rischia di perdere il controllo del veicolo e sbandare.
Lei mi ha aiutato a sterzare bene e molte curve sono state superate”.
La strada che stiamo percorrendo non è un gioco.
Ne può andare di mezzo il nostro destino eterno.
La posta in gioco è sempre dunque molto alta.
A tutti e a te in particolare assicuro la mia preghiera, il mio ricordo nella S. Messa e la mia benedizione.
Padre Angelo