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Quesito
Buongiorno padre,
io ho sempre saputo che mancare alla Messa domenicale per propria negligenza è un peccato mortale da confessare, perché viola il comandamento di santificare le feste.
Tuttavia un giorno parlando con una parrocchiana, che penso sia stata anche catechista, questa mi disse che si trattava solo di un precetto della chiesa e quindi non comportante un peccato mortale ma solo veniale.
Un sacerdote mi ha già detto che andare a messa la domenica non deve essere considerato solo un obbligo ma un desiderio di incontro con Cristo.
Tuttavia vorrei sapere come mi devo comportare qualora mi ricapitasse di perdere la Messa.
Grazie
Risposta del sacerdote
Carissima,
1. Il Catechismo della Chiesa Cattolica dice: “Coloro che deliberatamente non ottemperano a questo obbligo commettono un peccato grave” (CCC 2181).
2. Giovanni Paolo II nell’esortazione post sinodale Reconciliatio et paenitentia ha detto: “Il peccato grave si identifica praticamente, nella dottrina e nell’azione pastorale della Chiesa, col peccato mortale” (RP 17).
Va precisato che l’ha detto proprio in riferimento ad alcuni che volevano distinguerlo dal peccato mortale.
3. Ciò significa che chi “deliberatamente” non partecipa all’eucaristia senza essere dispensato da un motivo grave, pecca mortalmente e non può fare la Santa Comunione senza premettere la confessione sacramentale.
4. Sempre Giovanni Paolo II ha detto nell’enciclica Ecclesia de Eucaristia: “Desidero quindi ribadire che vige e vigerà sempre nella Chiesa la norma con cui il Concilio di Trento ha concretizzato la severa ammonizione dell’apostolo Paolo affermando che, al fine di una degna ricezione dell’Eucaristia, «si deve premettere la confessione dei peccati, quando uno è conscio di peccato mortale” (EE 36).
5. È vero che la partecipazione alla Messa è un precetto della Chiesa, ma è radicato nel terzo comandamento dato da Dio e che suona così: Ricordati di santificare le feste.
Nello stesso tempo è radicato nella prassi della Chiesa fin dai suoi tempi apostolici.
Inoltre va detto che la Chiesa ha ricevuto da Cristo il potere di legare e di sciogliere: “In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo” (Mt 18,18).
Ciò significa che la Chiesa può fissare norme che obbligano sotto peccato grave. Tali, ad esempio, sono la proibizione di consacrare vescovi senza il mandato pontificio, le norme riguardanti il digiuno, l’astinenza, la confessione almeno annuale e la Comunione pasquale…
6. Pertanto l’amica catechista su questo punto è in grave errore e ha il dovere di correggere gli errori che hai insegnato.
È un dovere grave di riparazione.
7. Il sacerdote interpellato ha detto che andare a Messa deve essere un desiderio. Questo è vero.
E tuttavia poiché i desideri, essendo dei sentimenti, vanno e vengono, è necessario che vengano sorretti anche dal dovere. È questo il senso delle norme.
Non si fa così in tutti gli ambiti della vita umana? Molto di più lo si deve fare con il Signore.
Pertanto qualora capitasse di aver omesso la partecipazione alla messa per un motivo di negligenza, è necessario premettere la confessione sacramentale prima di fare la Santa Comunione.
Ti auguro ogni bene, ti benedico e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo