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Quesito
Caro padre,
la saluto con cordialità.
Sono un catechista di nome … che crede con amore in Gesù e Maria.
Le volevo fare alcune domande
La prima è in merito al quesito “Sono rimasto sorpreso di sapere che addirittura un Santo sarebbe passato dal Purgatorio (28/09/2013)”. Ho letto che San Severino è passato per il Purgatorio perchè è morto senza confessare la trasgressione delle norme ecclesiastiche…
La seconda: anche noi laici dobbiamo pregare mattina e sera?
Quindi il rosario va diviso fra mattina e sera, per esempio 3 decine di mattina e 2 decine di sera?
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. la canonizzazione è la solenne sentenza con la quale il papa dichiara – dopo approfondito e maturo esame dell’apposita congregazione dei santi – che quella determinata persona si trova attualmente in Paradiso e che pertanto gode della visione beatifica di Dio e della gloria celeste.
Proprio per questo la Chiesa la presenta ai fedeli perché si possano appellare ai suoi meriti per l’intercessione davanti a Dio e come esemplare di vita cristiana da imitare.
Dal momento che la Chiesa dice che “attualmente” si trova in Paradiso, nulla vieta di pensare che qualcuno di questi sia passato anche per il Purgatorio.
2. Sul fatto che San Severino sia passato dal purgatorio non lo sappiamo con certezza.
Vi possono essere rivelazioni private.
Ma bisogna vedere se queste rivelazioni private sono state autenticate dalla Chiesa.
Inoltre, anche qualora le Chiesa le autenticasse, non farebbero mai parte della fede divina e cattolica, ma solo della fede privata, alla quale ognuno aderisce di sua spontanea volontà senza la necessità di un impulso divino.
3. Rimane un fatto e cioè che l’Apocalisse dice che nella Gerusalemme celeste, e cioè in Paradiso, non vi entrerà nulla di impuro (Ap 21,27).
Il Purgatorio non è una punizione, ma l’ultima misericordia che Dio concede prima di entrare in Paradiso: quella di potersi presentare davanti a Lui come santi e di essere eternamente santi tra santi.
4. Mi chiedi se anche i laici debbano pregare mattina e sera.
Ti potrei rispondere con una domanda: anche i laici debbono mangiare mattina e sera?
Certo, uno potrebbe mangiare anche solo una volta al giorno e in maniera abbondante.
Ma l’esperienza e la saggezza hanno portato a suddividere l’assunzione dei pasti per non appesantire il corpo e per renderci sempre in forma.
La stessa cosa avviene per la preghiera, che giustamente è stata definita da Sant’Agostino come il nutrimento dell’anima.
La preghiera è la stessa cosa che entrare in comunione personale con Dio, ricevere la sua luce e il suo aiuto.
Il Signore ha parlato della necessità di pregare sempre senza stancarsi mai (cf Lc 18,1ss).
Qualcuno ha notato che non ha chiesto agli uomini di lavorare sempre senza stancarsi mai, o di far altro senza stancarsi mai.
Ma per la preghiera ha chiesto proprio questo.
5. Preghiamo in continuazione quando viviamo in grazia e offriamo tutta la nostra vita a Lui.
In maniera più espressa preghiamo quando interrompiamo le altre attività per stare solo in comunione col Signore.
La tradizione, e cioè l’esperienza e la saggezza, ci hanno portato a parlare di preghiera fatta al mattino e alla sera, e cioè in due momenti particolarmente significativi della nostra vita: all’inizio e al termine.
Non si tratta solo di dire le preghiere, ma di stare in preghiera, in comunione col Signore.
Il Santo Rosario è una forma particolare che aiuta a stare in preghiera, perché sollecita a stare per un tot di tempo e con dei contenuti particolari in comunione col Signore e con la sua vita.
6. Concretamente il Rosario si può suddividere secondo le tue indicazioni.
Ma credo che quando uno comincia a dire il Rosario tutti i giorni succederà che poco per volta senta l’esigenza di dire tutte le cinque decine al mattino e altre cinque decine la sera.
Questo fa parte della prima grazia che riceve chi porta la Corona benedetta del Santo Rosario e soprattutto se lo recita: quella di una crescente devozione e attrazione per il Signore.
Perché tu riceva questa bella grazia, ti assicuro la mia preghiera e ti benedico.
Padre Angelo