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Caro Padre Angelo,
sono studente di medicina e appassionato inesperto di teologia.
Don Amorth ha detto che Dio non ha creato il male e ci ha fatto buoni e liberi. Il male deriva dal libero arbitrio dell’uomo. E Lucifero era l’angelo più bello e intelligente che in virtù del suo libero arbitrio ha deciso di ribellarsi a Dio e ora tenta l’uomo al male.
Mie domande: se Dio è onnisciente sapeva già che Lucifero si sarebbe ribellato ma soprattutto… perché Dio è stato imparziale e ha creato Lucifero migliore di altri angeli che invece sono stati relegati a ruoli inferiori. È ingiusto nei loro confronti.
E ancora se Lucifero era l’angelo più intelligente perché si è ribellato a Dio?
Forse perché essere intelligenti significa ribellarsi a Dio o ribellarsi a Dio significa essere intelligenti?
Lucifero era il più perfetto e il più perfetto è stato il primo a scegliere la ribellione.
È un messaggio fortissimo.
Carissimo,
rispondo partitamente alle tue domande.
1. La prima: “se Dio è onnisciente sapeva già che Lucifero si sarebbe ribellato”.
Dio ha creato Lucifero non come demonio, ma come Angelo.
Questi era libero come tutti gli altri Angeli.
Chiedo: per gli Angeli che attualmente formano la corte celeste certamente è un bene l’esistenza?
Certamente sì.
E perché a motivo di Lucifero e del cattivo uso della sua libertà Dio avrebbe dovuto privare del Paradiso le migliaia e le miriadi di Angeli che attualmente lo abitano?
Certo si potrebbe obiettare ancora: sarebbe stato meglio non creare solo gli Angeli che poi si sarebbero ribellati.
Ma allora sarebbe stata vera la libertà quella che ha dato agli Angeli e che poi ha dato anche agli uomini?
In teoria sì, poteva essere vera libertà anche se tutti ne avessero usato bene.
Per questo, pur rispondendo a molte domande e pur cercando di dare risposte giuste e logiche sembra che ci sfugga sempre qualche cosa.
Questo qualche cosa è il di più che separa la nostra intelligenza da quella di Dio.
Questo di più non è una cosa da poco, ma un abisso infinito.
Per cui quando pensiamo al modo di fare di Dio che ci pare incomprensibile dobbiamo concludere, sebbene in un contesto diverso, con le parole di Giobbe: “Ecco, non conto niente: che cosa ti posso rispondere? Mi metto la mano sulla bocca. Ho parlato una volta, ma non replicherò, due volte ho parlato, ma non continuerò” (Gb 40,4-5).
2. La seconda domanda: “perché Dio è stato imparziale e ha creato Lucifero migliore di altri angeli che invece sono stati relegati a ruoli inferiori. È ingiusto nei loro confronti”.
La risposta: Dio sarebbe ingiusto se fosse obbligato dare a tutti nel medesimo modo, come sarebbe ingiusto chi a parità di condizioni non desse il medesimo stipendio a tutti i lavoratori.
Ma poiché Dio non ha alcun debito di giustizia nel trarre dal nulla gli esseri che chiama all’esistenza, può fare delle cose sue quello che vuole.
Diversamente anche noi potremmo replicare e dire: perché non ci ha fatto Angeli, ma solo uomini?
Tuttavia per noi essere uomini è già una grazia inestimabile. Non abbiamo nessun diritto ad essere Angeli.
3. La terza domanda: “E ancora se Lucifero era l’angelo più intelligente perché si è ribellato a Dio?”.
Da nessuna parte della Bibbia si dice che Lucifero fosse l’Angelo più intelligente.
In Isaia 14,12 si legge: “Come mai sei caduto dal cielo, Lucifero, figlio dell’aurora? Come mai sei stato steso a terra, signore di popoli?”.
La Bibbia di Gerusalemme commenta: “I Padri hanno visto nella caduta della stella del mattino (Lucifero) la caduta del principe dei demoni”.
Sì, è il principe dei demoni, ma non è detto che fosse l’Angelo più intelligente.
È vero che la tradizione cristiana ha voluto leggere la caduta del re di Tiro come in analogia con la caduta di Lucifero e farne un cherubino (Ez 28,14).
Ma il capitolo 28 di Ezechiele – che parla di tale caduta – non menziona né Lucifero né alcun altro Angelo. Piuttosto dice: “Poiché il tuo cuore si è insuperbito e hai detto: Io sono un dio, siedo su un seggio divino in mezzo ai mari, mentre tu sei un uomo e non un dio, hai uguagliato la tua mente a quella di Dio” (Ez 28,2).
4. La quarta domanda: “Forse perché essere intelligenti significa ribellarsi a Dio o ribellarsi a Dio significa essere intelligenti?”
No, essere intelligenti non equivale ribellarsi a Dio. San Tommaso è stato indubbiamente una delle menti più intelligenti non solo del suo tempo ma di sempre. E tuttavia è stato umilissimo.
Non di meno però la grandezza di una persona può costituire un motivo in più per peccare di superbia.
Ugualmente ribellarsi a Dio non è sintomo di intelligenza, ma di cattivo uso della propria intelligenza.
5. La quinta domanda: “Lucifero era il più perfetto e il più perfetto è stato il primo a scegliere la ribellione. È un messaggio fortissimo”.
Non sappiamo se fosse il primo fra tutti gli Angeli.
Fu certamente il primo dei ribelli, il principe dei demoni.
In ogni caso hai ragione nel dire che si tratta di un messaggio fortissimo.
Per cui la Sacra Scrittura dice: “Quanto più sei grande, tanto più umìliati; così troverai grazia davanti al Signore” (Sir 3,18).
Con l’augurio che possiamo sempre trarre profitto dal messaggio fortissimo che hai colto dalla ribellione di lucifero, ti ricordo al Signor e ti benedico.
Padre Angelo