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Quesito

Caro Padre,
ho scoperto per caso il vostro sito e dato che ho visto risposte a molti quesiti spero che ce ne sia una per me.
Purtroppo io ho un problema molto serio perché da anni, quando prego e penso al Signore, sento che il demonio (altri non può essere) mi bestemmia in testa tutti i secondi. Difficilmente trovo pace. Inizia una lunga estenuante e sottile lotta mentale fra chi ha l’ultima parola di benedizione verso Dio, ma purtroppo molte volte vengo sconfitto e mi devo autoconvincere che Dio è con me comunque. Io non ho alcuna intenzione neanche lontana anni luce di dire certe cose, anzi, più le ricaccio e più rivengono – ma io non le voglio neanche sentire! Purtroppo, per mia somma sfortuna in casa mia mio padre ha sempre bestemmiato e qualche volta io e mio fratello l’abbiamo purtroppo "emulato". Ma io quando qualche volta le ho dette, poche in verità, non l’ho mai fatto con vera intenzione, più per ignoranza e rabbia profonda perché mi avevano fatto arrabbiare oltremodo. Ne sto provando molte di astuzie mentali contro satana, ma anche con l’aiuto di Dio, purtroppo devo sopportare quei fastidiosi "titoli", chiamiamoli così….Dico il rosario e faccio anche dei fioretti, forse a satana questo dà fastidio? Sono dei tic mentali? Boh….!! Non ci capisco più nulla
Cosa si deve fare in queste difficili lotte? Mi auguro che Iddio non mi voglia addebitare nulla, ma mi sento così impresentabile con la mia misera condizione anche se cerco di essere un suo "guerriero spirituale" cercando di pregare ed invocarlo in mia difesa il più possibile.
Grazie per il consiglio che saprà darmi.
Un caro saluto,
Alessandro P.


Risposta del sacerdote

Caro Alessandro,
1. San Pietro ricorda che il nostro avversario gira attorno a noi come un leone ruggente cercando chi divorare (1 Pt 5,8).
Alcune circostanze della tua vita gli hanno fornito l’occasione per assediarti: ci sono anzitutto le bestemmie di tuo padre, quelle che tu stesso un tempo hai proferito e forse anche una certa stanchezza.
Tuttavia non c’è da disperare, perché tu non vuoi affatto proferire bestemmie.
Anzi, vedo che il tuo avversario sta facendo il tuo gioco perché ti costringe ad esercitarti come un guerriero spirituale. E forse questi accorgimenti neanche li cercheresti se tu non fossi accerchiato.

2. Ad una giovane, bersagliata come te dalle bestemmie mentali e che mi chiedeva se questo succedesse solo a lei, avevo riposto così: “Non preoccuparti di questi attacchi. Non sei l’unica persona al mondo alla quale succedono queste cose. L’esperienza del confessionale mi testimonia che non sono pochi quelli che vengono tormentati in questa maniera. Questi fenomeni possono nascere per tentazioni del nostro avversario o molto più semplicemente per una certa stanchezza del nostro organismo o della nostra psiche. Le due cause a volte s’incrociano, perché il nostro avversario approfitta della nostra stanchezza. La tua reazione pronta e piena di amore per il Signore è il motivo per cui questi assalti si allontanano e ti lasciano in pace. Ma come avvenne per le tentazioni di Gesù, che il diavolo se ne andò per tornare al tempo fissato, così avviene analogamente per le nostre tentazioni”.
A questa giovane ricordavo il limpido insegnamento di Santa Caterina da Siena: “E anche se l’anima fosse tutta piena d’ansia e d’angoscia per molti e diversi pensieri e tentazioni causate dal demonio o dalle creature o perché la fragile carne le facesse guerra con disordinati movimenti: se la volontà sta salda e ferma, e non solo non acconsente ma gli dispiacciono fino a preferire la morte, non pecca; merita, anzi, e cresce a maggiore perfezione. Se, almeno, vuoi conoscere la verità e considera che Dio permette queste cose per farla venire a più perfetto conoscimento di sé e della bontà di Dio in sé: per il quale conoscimento cresce in maggiore amore e umiltà” (Lettera 201).
Un giorno il Signore disse a Santa Caterina: “I demoni dunque sono miei ministri nel tormentare i dannati nell’inferno e nell’esercitare e provare la virtù dell’uomo in questa vita.
L’intenzione del demonio non è di provare e temprare la vostra virtù, perché in lui non vi è la carità, ma è di privarvi della virtù: ma ciò non può fare se voi non volete. Grande è perciò la stoltezza dell’uomo che si fa debole laddove io l’ho fatto forte e da sé medesimo si mette nelle mani del demonio” (Dialogo 43).

3. Capisco benissimo che tu vorresti avere pace interiore. Ma se questa non ti viene data in maniera perfetta, offri la tua pena al Signore in riparazione delle tante bestemmie per cui continua a essere offeso. E offrila anche perché il Signore dia la pace vera ai peccatori, il cui cuore, come riferisce la Sacra Scrittura, è come un mare in tempesta.
 Continua a dire il Rosario che, secondo una bella espressione di san Giovanni Bosco, è la bancarotta del diavolo.
E continua a fare dei fioretti.
Sono certo che, accanto ai tormenti delle bestemmie mentali, la tua vita è segnata da tante grazie e misericordie del Signore. E queste sono il segno più bello che il Cielo ti dà per manifestarti il suo gradimento e che devi andare avanti nel bene così.

Ti  saluto, ti seguo con la preghiera e ti benedico.
Padre Angelo