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Caro Padre,
ho letto il Vangelo di ieri con molto interesse e mi sono accorto che mi è spontaneamente sorto un dubbio non da poco.
Le sarei grato se volesse chiarirmelo.
Gesù si chiede: “chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?” e risponde: “chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre”.
Ed ecco il dubbio.
Ma allora si è fratelli solo in Cristo e si è fratelli in Cristo solo se si fa la volontà di Dio? Non c’è quindi una fratellanza universale. O no?
Una breve ricerca per chiarire la questione mi ha condotto a esplorarne un’altra, collegata alla prima questione.
“Siamo tutti figli di Dio”?
Nel bellissimo prologo del Vangelo di Giovanni infatti c’è scritto:
“Venne (la luce vera) fra la sua gente, ma i suoi non l’hanno accolto. A quanti però l’hanno accolto, ha dato il potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati”.
Capisco che le mie domande possano apparire semplicistiche ma volevo andare al nocciolo delle questioni senza farle perdere tempo.
Grazie tante,
Carmelo
Caro Carmelo,
sono diverse le domande che mi hai posto.
1. La prima è la seguente: dal momento che Gesù ha detto che è sua sorella, suo fratello e sua madre chi fa la sua volontà, sarebbe fratello del Signore solo chi fa la sua volontà.
Questo è vero.
Ed è vero perché il vincolo che ci unisce a Cristo è di ordine soprannaturale perché si tratta di persone che hanno ricevuto una nuova generazione.
E nientemeno che da Dio!
San Giovanni nel prologo del suo Vangelo scrive: “A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali …. da Dio sono stati generati” (Gv 1,12-13).
2. Nella vita umana noi siamo stati generati dai nostri genitori.
Per natura biologica sono essi il nostro padre e la nostra madre.
Ma noi che abbiamo accolto la vita santa di Dio siamo stati generati nella vita soprannaturale da Dio stesso, il quale ha deposto in noi un germe di vita divina che ci fa pensare come pensa Dio (la fede) e ci fa amare come ama Dio (la carità).
3. Per cui sono fratelli in Cristo tutti coloro che sono stati innestati in Lui mediante la grazia.
Quelli che non sono ancora stati innestati mediante la grazia sono chiamati a diventare fratelli di Cristo, ma per ora lo sono solo potenzialmente.
4. Va detto anche che il vincolo qui è ancora più forte di quello della fraternità umana, perché secondo il linguaggio stesso di Gesù ci fa diventare anche padri e madri suoi.
In altre parole, quel vincolo ci rende una sola cosa con Cristo.
5. La seconda domanda, che è consequenziale, è la seguente: “Siamo tutti figli di Dio”?
La risposta è chiara dal versetto di Giovanni che ti ho citato: “A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio” (Gv 1,12).
Pertanto figli di Dio non lo si nasce, ma lo si diventa.
Tanti confondono la nozione di figliolanza divina, che è prettamente di ordine soprannaturale, con quello di creaturalità.
6. San Giovanni torna ancora su questo tema nella sua prima lettera quando scrive: “Chiunque è stato generato da Dio non commette peccato, perché un germe divino rimane in lui, e non può peccare perché è stato generato da Dio” (1 Gv 3,9).
Finché rimaniamo uniti a Dio non pecchiamo.
Pecchiamo solo dal momento in cui ci stacchiamo da Dio e deroghiamo da Lui.
7. Allora alla tua seconda domanda possiamo rispondere così:
Sono figli di Dio in atto tutti coloro che l’hanno accolto.
Tutti quelli che non l’hanno accolto sono figli di Dio in potenza, e cioè non lo sono ancora, perché devono ancora diventarlo.
8. Ciononostante Dio ama tutti con amore di Padre nel senso che governa la vita di tutti perché siano infine in grado di accogliere la sua vita santa dentro di sé.
9. Pertanto Dio ama tutti con amore di Padre.
Ma sono suoi veri figli per adozione solo coloro che hanno ricevuto la sua vita santa, la grazia.
Gli altri non lo sono ancora.
Potrei dire che lo stanno diventando. Ma potrebbero anche non diventarlo mai.
10. Sant’Agostino dice nelle sue omelie su Giovanni: “Per diventare figli di Dio e fratelli di Cristo è certo che essi devono nascere: se non nascono, come possono essere figli di Dio?
I figli degli uomini nascono dalla carne e dal sangue, dalla volontà dell’uomo e dall’amplesso coniugale.
E i figli di Dio come nascono?… non da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono nati”.
In altre parole, nascono da Cristo che ci comunica la sua vita divina mediante la grazia.
La fratellanza universale è quella che abbiamo in Adamo.
Ti ringrazio del quesito, ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo